venerdì 25 settembre 2020

Il castello di sabato 26 settembre



CRUCOLI (KR) - Castello normanno (o del Marchese)

Il centro abitato di Crucoli si sviluppò nel medioevo come un'area fortificata, delimitata da mura, dirupi e porte d'accesso. Al centro dell'abitato, sul promontorio che domina il paese, venne realizzata una Torre a pianta quadrata, che fu ampliata poi in un castello sede baronale prima e dei marchesi poi. Dall'eversione della feudalità (1806) il castello venne abbandonato, ed oggi restano solo le possenti mura e le torri circolari a testimoniarne l'esistenza. La matrice originaria del castello, la torre quadrata, a parere unanime degli storici, può essere fatta risalire all’epoca normanna, verosimilmente agli anni tra il 1158 ed il 1166, durante le dominazioni di Guglielmo I il Malo e Guglielmo II il Buono, quando era già da tempo avviato il processo di “incastellamento” delle campagne. Di questo primitivo nucleo normanno, successivamente ampliato e stravolto, oggi rimangono ancora ben visibili l’impianto costruttivo della torre a pianta quadrata posta a sud-est della struttura e gli adiacenti contrafforti. L’importanza cui, nei secoli successivi, dovette assurgere il baluardo difensivo crucolese, nell’ambito delle strutture difensive locali, può essere comprovata anche dalla sua menzione nella nota carta geografica del Regno di Napoli del 1583 realizzata da Cola Antonio Stigliola e, successivamente, anche all’interno delle tavole illustrate nell’“Additamentum quintum Theatri orbis terrarum” dell’Ortelio del 1595, dove trova puntuale indicazione la struttura fortificata qui in esame. Hanno invece struttura più recente le torri circolari delimitanti il perimetro della struttura da attribuirsi all’epoca della successiva dominazione aragonese.Nella stratigrafia della struttura emergono, infatti, i segni dei numerosi rifacimenti di cui la stessa, in particolar modo tra il XV ed il XVII secolo quando il feudo di Crucoli fu retto da varie famiglie tra cui i D’Aquino prima e gli Amalfitano poi (ma ricordiamo anche i Gentili, i Caponzacco, e i Torres). Il rifacimento fu necessario dapprima dopo che il 14 dicembre 1674 un incendio divampato casualmente aveva avvolto l’intera struttura e poi, appena ricostruito, il 20 agosto 1697, dopo che un assalto di pirati turchi aveva apportato nuovamente danni significativi. Al momento dell'incendio il castello era "consistente di ventitré stanze". Nel Catasto onciario di Crucoli del 1784 (atto notarile rogato dal notaio De Luca) il castello del Marchese è descritto come “magnifico ed inespugnabile castello, posto in mezzo all’abitato, che certamente ha dovuto essere di regia erezione, e per tale nelle antiche croniche viene portato. In questo castello si sale per una nobil insilciata, e lunga, che fa un falso piano, per cui anco vi si può salire in carozza. Infine della grada vi è un atrio scoverto, e questa fabbrica è separata dal castello, col quale comunica per mezzo d’un ponte di legname. Tal castello è fortificato da sei bastioni, o turrioni, che guardano in differenti punti dell’orizzonte... In mezzo di tal castello v’è una specie di rocca, o sia fortezza, e le muraglie tutto che antichissime, ed abbandonate pure si mantengono per più secoli. Per comodo di questa gran fortezza vi sono tre cisterne, cantine, guardarobe, quartini abitabili al piano del gran cortile, e quarti nobili superiori, talché in caso di necessità possonci acquarterare fino a mille persone”. L’utilizzo del castello quale dimora è durato fino alla prima metà del XIX secolo. L'abbandono del territorio degli Amalfitano ha comportato la cessione della struttura e la sua trasformazione d'uso dapprima come deposito del grano per il locale Monte Frumentario, e poi a sede delle vasche dell'acquedotto municipale, sancendone la definitiva decadenza. Da un altro atto notarile, datato 1900, e richiesto dal Comune al notaio Iuzzolini, si viene a sapere di “sei torrioni che si distribuiscono lungo le mura di cinta” e di una rocca posta al centro del castello che, già in stato di rovina, probabilmente era ciò che restava del dongione, la torre più alta, così progettata sia come punto di osservazione che di ultimo rifugio in caso di presa del resto della rocca da parte dei nemici. Lo stesso notaio descrive il castello che “si estende per tutti i lati al punto che la sola prospettiva è teatrale; infatti si vede sia il mare, sia i monti uniti da colline e pianure, la cui vista rende felice chiunque guardi”. Altri importanti atti della fine del 1900 ne comprovano l’evidente stato di abbandono. Più volte, infatti, le amministrazioni comunali succedutesi negli anni hanno cercato di riportarlo alla sua bellezza originaria. Si arriva così al progetto di recupero fortemente voluto dall’amministrazione comunale su proposta dell’assessore alla Cultura Francesco Siciliani, il quale ha sottolineato l’importanza di tale traguardo “in quanto ciò è una prima tappa che ci dovrà consentire di sperare in un futuro più positivo per intervenire sui ruderi del castello e poter recuperare eventuali locali esistenti, ma oggi sotterrati”. Dopo uno studio volto alla ricerca storica, architettonica e di confronto con gli altri castelli presenti sul territorio, è previsto un proseguimento sul piano diagnostico e con un progetto di recupero che ora, dopo l’ambito riconoscimento, pare finalmente possibile. Nel 2013 il monumento è stato riconosciuto ufficialmente di interesse storico. Per approfondimenti suggerisco questi link: https://www.comune.crucoli.kr.it/index.php?action=index&p=10339, http://www.archiviostoricocrotone.it/chiese-e-castelli/il-castello-e-la-torretta-di-crucoli/, https://www.youtube.com/watch?v=xKK9kViu2is (video con drone di Angelo Magliano)

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Crucoli#Il_Castello_del_Marchese, testo di Sara Camposano su https://www.calabriaonweb.it/index.php/news3/ambiente/1389-crucoli-un-castello-normanno-dinteresse-storico, http://atlante.beniculturalicalabria.it/schede.php?id=114, https://www.strill.it/citta/crotone/2013/02/crucoli-kr-il-castello-riconosciuto-ufficilamente-dinteresse-storico/

Foto: la prima è presa da https://www.calabriaonweb.it/index.php/news3/ambiente/1389-crucoli-un-castello-normanno-dinteresse-storico, mentre la seconda è di Ingcelsi su https://it.m.wikipedia.org/wiki/File:Crucoli_TorreNormanna.jpg. Infine la terza è una cartolina della mia collezione.

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