PIEA (AT) – Castello
Il paese nel 1154, così risulta da una bolla del papa Anastasio IV , era
sotto la giurisdizione del Vescovo, e vi si fa riferimento al
".. comìtatum et castrum Plage", prima attestazione dell'esistenza di
un castello. A partire dalla metà del XII secolo, risultano possessori di beni
e terre in Piea i conti di Riva e di Biandrate. Questi ultimi, sconfitti
ripetutamente da Asti, persero tutti le loro proprietà
astigiane, compreso il feudo di Piea, a
beneficio dei Riva. Dopo pochi anni la parte posseduta un tempo dai Biandrate e
passata al capitolo della cattedrale in Asti, venne rivenduta al libero Comune
di Montechiaro. Più tardi, questa parte di feudo venne ceduta in parti uguali
ai
Roero
e ai Riva. Verso la fine del XIV secolo l'ultimo ramo della famiglia dei Riva
si estinse e la loro parte di feudo passò alla potente famiglia dei Roero che
già possedevano, dal 1349, un ottavo del feudo. La loro presenza in Piea
suscitò inizialmente un diffuso malcontento nella popolazione che sfociò in
sollevazioni nel 1358 e nel 1361. Subentrò, dall'inizio del '400, una fase in
cui porzioni di feudo passarono continuamente di mano, anche al di fuori delle
famiglie Roero e Riva. Dopo un breve dominio dei Savoia sul finire del 1500,
passò di nuovo sotto la dinastia di Carlo Roero fino alla fine del 1700. Nel
1793 Orsola, l'ultima discendente dei Roero, andò sposa al marchese Giuseppe
Faussone di Clavesana,
ma la giovane morì di parto con la bimba. Nel 1829 nella proprietà subentrò
Carlo Annibale dei Faussone di Clavesana. Estinta la dinastia di quel ramo
dei Roero, e con l'avvento dei vari statuti comunali, i proprietari del
castello mantennero solamente la rendita delle loro cascine e perdettero i
diritti sul paese di Piea. Il castello, che si erge imponente alla sommità del
colle, venne edificato prima del 1153, come attestano le strutture delle volte
delle cantine e del pianterreno e le fondamenta. All'inizio era una fortezza
circondata da mura, ma per la sua posizione panoramica. Fu restaurato nel XV
secolo e rifatto tra il 1724 e il 1762 per rimediare allo stato di abbandono in
cui si era venuto a trovare. Venne trasformato in palazzo gentilizio e furono abbattuti
i bastioni. Le decorazioni del salone centrale, di una galleria e di alcune
stanze sono opera dei fratelli Galliari, datate 1762. In quegli anni venne
impiantato il famoso "giardino all'italiana", rimasto per lungo
periodo oggetto di orgoglio. Nel 1850 subì parecchie trasformazioni. I
locali del pianterreno da cantine divennero stanze abitabili. Fu eretto sulla
facciata est un imponente scalone di forma ellittica. Una cappella neo-gotica
fu annessa al castello nella prima metà dell'Ottocento. Di notevole
importanza storica è sicuramente la lapide romana di forma rettangolare (cm.
115 x 48), dove si legge: "L. COMINIVS-L. L. CERVICLA-L. COMINIVS L. L.
-FVSCVS L.D." murata da secoli sulla facciata, lato destro. Dal
1800 vi furono diversi avvicendamenti nella proprietà: dai Roero ai Clavesana,
ai Bombrini e per ultimi ai Della Croce di Dojola, che lo vendettero nel 1999 a
privati. Attualmente il castello è residenza privata e sede prestigiosa
di un museo d'arte antica. E’ inserito nel circuito storico-museale dei "Castelli
Aperti" del Basso Piemonte. E’ aperto al pubblico per ospitare prestigiosi
eventi: pranzi e banchetti, cene di gala, meeting, mostre e manifestazioni. Una
romantica leggenda aleggia intorno al castello di Piea: una leggiadra
fanciulla parrebbe aggirarsi di notte nelle sale del maniero, la Dama
Bianca smaniosa di ritrovare i cari luoghi della sua pur breve esistenza
terrena. Il castello ha un sito ufficiale:
http://sito.castellodipiea.com/ Ecco
un video di R.Anelli, disponibile sul web:
https://www.youtube.com/watch?v=Fe7DawIq1T8
. Per ulteriori approfondimenti storici propongo il seguente link:
http://www.regione.piemonte.it/cultura/guarini/schede/at/dwd/piea.pdf,
http://sito.castellodipiea.com/cenni-storici
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