CALLIANO (TN) - Castel Pietra
L'origine esatta di Castel Pietra, situato alla pendice del dosso del Castel
Beseno, non è databile ma già nel XII secolo alcuni documenti citano "la
Pietra", appellativo dato dagli abitanti del luogo al castello. Il nome
richiama i macigni caduti in tempi remoti dal sovrastante Cengio Rosso, sui
quali il maniero è stato costruito ed ampliato nei secoli, come avvenne per la
parte gotica nel XIV secolo. Diversi stili convergono nella struttura, ma è
evidente al primo sguardo che la finalità è la difesa ed il controllo del
territorio. Sin dal XIII secolo dipese dal Castel Beseno, in mano alla famiglia
dei Da Beseno. L'importanza storica di Castel Pietra deriva soprattutto dalla
posizione strategica: qui il fiume Adige formava una grande ansa e la Strada
Imperiale passava nel punto più stretto della Vallagarina. Castel Pietra era
collegato fino al fiume da una massiccia muraglia merlata (il "murazzo"),
di cui rimangono poche tracce, munita di una fortissima porta in ferro che
aveva il compito di controllare la strada di transito e per la quale si poteva
passare solamente dopo aver pagato il dazio. Per molti anni e fino alla
sconfitta definitiva di Venezia nei primi anni del XVI secolo il castello si è
trovato al confine tra il Tirolo, il Principato vescovile di Trento e la
Repubblica di Venezia. Quando i Veneziani tentavano di spingersi a Nord, tra il
Quattrocento e il Cinquecento, vennero fermati dal Principato e dagli Austriaci
con importanti battaglie campali che si svolsero nei pressi del castello. La
famosa battaglia di Calliano del 10 Agosto 1487 in cui le truppe veneziane
comandate dal generale Sanseverino furono pesantemente sconfitte fu solo una di
una lunga serie di combattimenti che vide Castel Pietra come protagonista. Alcuni
storici e letterati ritengono che la ruina narrata da Dante nell'Inferno (XII,
4-9) sia identificabile con la grande frana sui cui sorge proprio Castel
Pietra. Tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo, Castel Pietra fu
teatro di importanti battaglie combattute tra i francesi di Napoleone e gli
austriaci. Nel 1796 Napoleone Bonaparte fece trasportare alcuni cannoni a metà
del Cengio Rosso e le truppe austriache non poterono fare altro che arrendersi,
non potendo difendersi da un bombardamento dall'alto. Durante la Grande Guerra
Castel Pietra fu severamente danneggiato nel lato est da alcune cannonate
italiane sparate dal vicino fronte. Anche i bombardamenti della II Guerra
Mondiale portarono distruzione: le bombe destinate alla vicina ferrovia
colpirono invece un rifugio pieno di sfollati ubicato all'interno delle mura.
Fortunatamente la solida struttura salvò le persone che avevano cercato riparo
al suo interno nonostante un parziale crollo. Castel Pietra appartiene alla
stessa famiglia dal 1738. Nei secoli il castello ha subito bombardamenti e
ruberie ma è giunto intatto e ben conservato fino ai nostri tempi grazie alle
cure delle persone che lo hanno abitato. Le sue sale presentano uno stile
gotico. Al suo interno si possono trovare delle importanti testimonianze medioevali:
è degna di nota la "Sala del Giudizio", ambiente rigorosamente gotico
illuminato da finestre con la particolare forma a guelfo e ornato da affreschi quattrocenteschi
(Giudizio di Salomone, Caccia al cervo, Caccia all´orso). Di grande fascino ed
importanza sono anche la torre delle impiccagioni, la sala degli armigeri e le
prigioni. Il Castello, visto da lontano, quasi si confonde con la natura
circostante, fatta di massi caduti dalla montagna arida e brulla ma di una
suggestione unica. Il nucleo romanico sta in alto, sulla cuspide della roccia,
ed avvolge la pietra che ne costituisce la colonna vertebrale. Alla porta
romanica si accede dall’alto, attraverso un sentiero tortuoso che si perde nei
boschi: al’interno sono visibili gli ambienti due-trecenteschi. Le sale di
soggiorno, la sala degli armigeri, le scale coi meccanismi che governano la
saracinesca della porta a valle ed una lugubre cantina dove si narra che
vivessero i condannati, costretti a far girare la ruota di un mulino. Gli altri
ambienti legati alla roccia, più in basso, conservano anch’essi un’atmosfera
misteriosa: la sala del Giudizio già citata, il corridoio di ronda, la torre
delle impiccagioni e poi, verso l’uscita al livello inferiore, la grande e
comoda scala a chiocciola in pietra ed il rivellino che dà su un cortile
interno, riparato da una cortina di mura appoggiata alla roccia, dove nel XVII
secolo sorse il palazzo baronale, dimora più comoda ed aperta verso l’esterno. Di
grande suggestione il piccolo giardino all’italiana che ancora si conserva sul
lato sud-ovest del Castello, con le viste della Valle dell’Adige. Il castello,
dopo un complesso ed accurato restauro di quasi 2 anni (2013-14) finanziato
interamente dalla proprietà, può essere visitato dal pubblico mediante visite
guidate e ospitare manifestazioni, convegni e spettacoli di ogni genere. Di
proprietà privata, è abitato ma è possibile visitarlo previa prenotazione direttamente
sul sito
www.CastelPietra.info nei giorni
elencati oppure per gruppi organizzati su appuntamento. Contatto:
info@castelpietra.info
Telefono (Famiglia Bertagnoli) 373 5039419. Segnalo questo interessante video
sul castello (di Portobeseno su https://www.youtube.com/watch?v=c8vnD75wDQ4)
Fonti: http://www.castelpietra.info/il-castello (sito
ufficiale), http://it.wikipedia.org/wiki/Castel_Pietra_(Calliano), http://www.comune.calliano.tn.it/Territorio/Da-visitare-a-Calliano/Castel-Pietra-testimone-dell-epica-battaglia-di-Calliano
Foto: di Mirko01 su http://it.wikipedia.org/wiki/Castel_Pietra_(Calliano)#mediaviewer/File:Castel_Pietra.JPG
e da http://www.maurograziani.org/wordpress/archives/category/mus/contemporanea/my-music
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