CARPANETO PIACENTINO (PC) – Castello di Zena
E’ un complesso di sei edifici storici, situato nella Pianura Padana, tra i
torrenti Riglio e Chero, 5 km a sud della Via Emilia, più vicino alla città di Fiorenzuola
che a Piacenza. Oltre ad essere una testimonianza storica del Medioevo e del Rinascimento,
esso è oggi il punto di riferimento per ricerche, studi, riflessioni e
confronti sul tema del restauro, della funzionalizzazione e della
valorizzazione del patrimonio culturale edificato. Non si conosce la data
esatta della sua fondazione, benché sia probabile che parti della cantina
risalgano all’epoca romana. Le prime notizie relative alle vicende storiche
risalgono al 1216, anno in cui risulta che, durante una marcia di avvicinamento
a Pontenure, fanti e cavalieri delle truppe cremonesi distrussero il castello o
parte di esso. A questo fatto potrebbe essere ricondotto il ritrovamento in
alcuni ambienti di affreschi bruciati risalenti a quel periodo. Si ha poi
notizia di una guerra condotta dalla Chiesa contro i Visconti nel 1373, anno in
cui il castello venne conquistato da Francesco Confalonieri. Altri riferimenti
certi sono il 1494, quando, dopo altri cambiamenti di proprietà, il castello fu
acquistato da Francesco Sforza di Santa Fiora, ed il 1531, quando divenne
residenza di Costanza Del Carretto (detta
Madama la Grande), vedova di Galeazzo
Sanseverino. Da lei il maniero passò al nipote Gilberto Sanvitale, il quale,
come ricordano documenti d’archivio, vi entrò “levando e abasciando il ponte
levatoio e la ponticella di detto castello, aprendo e chiudendo le porte del
fortilizio stesso e camminando in esso”. Nel 1702 il duca Francesco Farnese
donò il feudo di Zena ai fratelli Pier Francesco e Giuseppe Anviti. Ciò avvenne
perché Pier Francesco aveva esercitato con competenza e fedeltà l’incarico di
segretario presso diversi principi di casa Farnese, seguendoli in diverse corti
europee, mentre Giuseppe aveva magistralmente ordinato e diretto l'archivio
pubblico e segreto della Camera Ducale. L’ultimo maschio della famiglia Anviti
fu il conte Luigi, colonnello dell'esercito di Carlo III di Borbone, che dopo
l’annessione del Ducato di Parma e Piacenza allo Stato Piemontese fu arrestato,
incarcerato e poi linciato dalla folla inferocita. Fu un episodio terribile che
suscitò l’ira di Massimo d’Azeglio, il quale ebbe dure parole nei confronti dei
responsabili di questo delitto di Stato. Il castello passò agli attuali
proprietari (famiglia Perotti) verso la metà dell’800, attraverso il parmigiano
Luigi Allegri. Il complesso si sviluppa su una superficie complessiva di 4.000
mq, inseriti in un’area verde di circa 20.000 mq. Il castello ha struttura
massiccia con pianta quadrata, dei quattro corpi di fabbrica che circondano il
cortile interno uno fu demolito nel '700, per cui ora ha forma di ferro di
cavallo con un lato del cortile chiuso da un muro sormontato da colonne. Si
possono vedere, sul fronte ovest, le tracce del ponte levatoio, sostituito da
uno in muratura, e quelle del fossato che lo circondava. All'interno si possono
ammirare pregevoli affreschi e sovraporte, un ampio camino sormontato dagli
stemmi della famiglia Rossi che ne fu feudataria. Gli ultimi parziali
interventi di restauro vennero realizzati all’inizio degli anni ‘70, dopodiché
si giunse all’attuale progetto di riuso generale. La quasi totalità degli
edifici e le aree circostanti sono soggetti a vincolo per il loro valore
storico e architettonico e l’edificio principale, cioè il castello, contiene
numerosi ambienti affrescati. È affiancato da un’azienda agricola di circa 40
ettari, in un contesto territoriale di alto valore paesaggistico. Questo
compendio di edifici storici, grazie al progetto innovativo in corso di
redazione, si propone come grande vetrina di soluzioni tecnologiche ed
impiantistiche non meno che di restauro, e costituisce una grande opportunità
di aggregazione di partner industriali interessati ai vari temi concernenti la
valorizzazione del patrimonio edilizio. Il castello, oggi apprezzata location per
ricevimenti di nozze, ha un sito web ufficiale:
http://www.castellodizena.it. Altri
link per approfondire:
https://sites.google.com/site/labarcheoarchibo/ricerca/castello-di-rontana,
http://www.altavaltrebbia.net/castelli/val-chero/2199-castello-di-zena.html,
http://www.preboggion.it/Castello_di_CarpanetoPiacentino_Zena.htm
(con altre foto molto belle)
Fonti:
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