mercoledì 14 gennaio 2015

Il castello di mercoledì 14 gennaio






CASTELPIZZUTO (IS) - Castello baronale

Non abbiamo notizie di Castelpizzuto anteriori alla dominazione angioina. Nel 1269 Carlo I d'Angiò lo assegnò in feudo a Tommaso d'Evoli. Al declinare del secolo, Castelpizzuto venne diviso in tre parti, e i tre utilisti furono Gualtiero da Ponte, Nicola Roccafoglia e, forse, Alferio d'Isernia. Morto Gualtiero senza prole nel 1312, la quota a lui intestata venne incamerata e venduta al predetto Alferio. Alferio d'Isernia nel 1316, avendo acquistato la quota del Roccafoglia divenne signore integrale di Castelpizzuto e nel 1333 gli successe il primogenito Nicola. Si ignora quanto tempo durò la signoria dei d'Isernia, quantunque si possa presumere che si sia protratta per tutto il secolo XIV. Castelpizzuto divenne in tale periodo feudo dei Gaetani, che ne erano in possesso certamente nel 1456, anno in cui ne figura titolare Giacomo Gaetani. In seguito fu feudo dei Pandone ai quali successero i Capece Galeota, il cui dominio fu brevissimo. Dai Galeota il fuedo passò alla famiglia d'Agostino; e Silvia d'Agostirio isernina (consorte di Cesare di Blasio, triventino) ebbe a successivi eredi nel feudo i figli Giulio Cesare e Donato. La d'Agostino nel 1575 vendette Castelpizzuto ai Terzi che a loro volta cedettero il feudo ad un membro della famiglia Monacello. Nel 1597 Silvia d'Agostino riscattò il feudo che più tardi, o per vendita o per eredità, passò in dominio dei Marchesano, che lo vendettero in favore della casa di Blasio. Ai di Blasio successe casa Sommaia, ed a questa la famiglia de Vincentiis anteriormente al 1640, e fino al 1713, quando morì Francesca de Vincentiis consorte di Carlo Terzi cavaliere di San Giacomo. In tal modo, Castelpizzuto tornò alla famiglia Terzi, che la detenne in feudo sino all'eversione della feudalità, col titolo di Conte. L'ultimo titolare dei Terzi per Castelpizzuto fu il Conte Pasquale Terzi, in vita nel 1806. Il castello conserva nella struttura le forme tipiche di un edificio medioevale adibito a scopi militari - sono infatti visibili segni delle antiche fortificazioni - e poi rimaneggiato secondo una prassi altrettanto tipica in epoca rinascimentale per assecondare esigenze non più difensive. Nell'edificio è inserita una torre angolare di forma cilindrica e mozza. Nello scorso secolo il palazzo è stato diviso tra i nuovi proprietari, subendo ulteriori modifiche e divisioni interne. L'edificio si affaccia davanti alla chiesa del paese, su una piccola piazza. La sua facciata originale è stata definitivamente compromessa, in parte è stata intonacata e sono state create nuove aperture. Nulla è rimasto della sua antica imponenza. Si distinguono due piani. Al primo piano, centralmente rispetto alla facciata, si apre il portone principale, in pietra con arco a tutto sesto. Alla sua destra vi è un altro portone, di dimensioni minori, anch'esso in pietra, che oggi probabilmente costituisce l'ingresso di un'altra abitazione. Ai due lati dei portoni vi sono oggi due garages. Nel piano superiore si aprono tre finestre di scarso valore artistico. Nello zona retrostante l'edificio si conserva la torre medievale circolare: questa si affaccia sul cortile, al quale si può accedere da un cancello posto a sinistra rispetto alla facciata. Il piano basso è quello che è riuscito a conservarsi meglio dai lavori di ristrutturazione e di adattamento che l'edificio ha subìto. Non è stato così per il secondo piano, radicalmente trasformato. Il palazzo oggi non è visitabile in quanto è un’abitazione privata.

Fonti: http://www.comune.castelpizzuto.is.it/pag_storia.html, http://www.mondimedievali.net/Castelli/Molise/isernia/provincia000.htm#castelpizz, http://www.molise.org/territorio/Isernia/Castelpizzuto/Arte/Monumenti/Palazzo_Baronale

Foto: premesso che non sono sicuro che l'edificio inquadrato sia proprio il castello.....da http://www.fotoeweb.it/molise/Castelpizzuto/Foto%20di%20Castelpizzuto.jpg e di Christian Del Pinto su www.mondimedievali.net

Nessun commento: