giovedì 15 ottobre 2015

Il castello di giovedì 15 ottobre






SINAGRA (ME) - Castello

L’ubicazione a ridosso della fiumara, un tempo navigabile e quindi unica via di comunicazione tra l’entroterra ed il mare, fa supporre che Sinagra sia stato uno dei primi insediamenti dell’area nebroidea. Il significato del nome riconduce alla dominazione romana. Secondo gli studiosi, infatti, l’etimo Sinagra potrebbe derivare dal latino “sinus”, (insenatura) nome peraltro coerente con la posizione del paese, o da “sinus agri” (campo nei pressi del fiume”, o ancora “sine agro” (senza campo) perché tutto era ricoperto da boschi. Un’ultima interpretazione sull’origine del nome fa riferimento a “sinus aggeris” insenatura arginata. Di questi argini, sembra che vi siano tracce ancora oggi. Le prime notizie documentate su Sinagra sono comunque da collocare in epoca normanna. In una bolla di Papa Eugenio III, datata 1082, si legge dell’assegnazione, fra l’altro, del casale di Sinagra alla chiesa di Messina. Si dice che nel 1053, il Conte Ruggero, ospite del Monastero di San Nicolò di Raccuja, uno dei più importanti cenobi brasiliani dei Nebrodi, girando per i feudi di Sinagra, Naso e Ficarra, abbia voluto farne dono ai numerosi ordini monastici attivi sul territorio. Dopo i Vespri siciliani, le terre tolte ai francesi furono divise ed assegnate ai nuovi feudatari. Il territorio di Sinagra fu restituito alla famiglia Lancia, marchesi del Vasto e del Monferrato, che lo aveva perso qualche anno prima a conclusione delle sanguinose lotte tra Angioini e Svevi per avere servito questi ultimi, essendo imparentata con il grande sovrano Federico II, sposo di Bianca, rampolla dell’aristocratica famiglia. Sotto il dominio dei Lancia, la nuova baronia conobbe un lunghissimo periodo di splendore. Fu ampliato il castello, costruite chiese, conventi e dato impulso alle attività produttive. Nel 1460, la baronia era talmente potente da avere concessa da re Giovanni la giurisdizione criminale su tutto il feudo. Dal XVI secolo, a governare la baronia di Sinagra fu la famiglia Afflitto. Quest’ultima, legata più al feudo di Mezzogiorno che avrebbe voluto trasformare il principato, cedette Sinagra ai Ventimiglia, già signori del centro nebroideo. In seguito, mancando eredi maschi, con il matrimonio tra Laura Ventimiglia e Girolamo Ioppolo, la baronia passò a quest'ultima famiglia che unì così sotto un unico dominio Sinagra e Naso. Tra alterne vicende, la baronia rimase nelle mani della nobile famiglia fino all'abolizione dei diritti feudali, nel 1812, anno in cui Sinagra divenne comune autonomo. Il castello sorgeva isolato sulla cima di un cocuzzolo sulla destra della fiumara di Sinagra, e abbastanza lontano dal nucleo abitato di primo impianto, in una posizione, però, che consente il controllo diretto sulla sottostante fiumara e sulla via di penetrazione verso l’interno che essa rappresenta. Allo stato attuale risultano leggibili gli avanzi di parte delle mura perimetrali e la torre cosiddetta “dell’orologio”. Breve cronistoria su Sinagra ed il suo castello:
nel 1081 la località è citata nel privilegio istitutivo della diocesi di Troina – Pirri 1733, p.495.
Nel 1248 è menzionato come casale – ivi, p. 777.
Nel 1250 è prerogativa del vescovo di Patti – Principato 1988, ad vocem.
Nel 1308-10 è menzionato il casale – Sella 1944, p.54.
Nel 1320 è acquisita dai Lancia e sarà portata in dote da Margaritella ad Antonio Ventimiglia (1364) – Principato 1988.
Nel 1396 Enrico Rosso consigliere regio, figlio di Guglielmo barone di Cerami riceve, per 1000 fiorini d’oro, la terra cum fortilicio di Sinagra, che erano stati confiscati ad Antonio Ventimiglia – Palazzolo 1998, p. 9.
Nel 1400 la baronia, restituita ad Antonio Ventimiglia, rimane in potere di tale famiglia fino al XVI sec. – ibidem.
Nel 1400 è menzionata la terra e castello – Mazzarese Fardella 1983, p. 221.
Nel 1750 ca. il castello è ancora integro ed insieme all’annesso palazzo ducale e alla cappella di Sant’Antonio sovrasta l’abitato – Amico 1855-56, II, pp. 502-503. Altro link sull'argomento: http://web.tiscali.it/valdemone/COMUNI%20%20VALDEMONE/Elenco%20ALFABETICO%20comuni%20-%20definitivo/Sinagra/Sinagra.htm

Fonti: scheda del Dott. Francesco Cimino su http://www.icastelli.it/castle-1234884911-castello_di_sinagra-it.php, http://www.comunedisinagra.gov.it/pagina.php?tab=menu_left&id=1&liv1=Il%20Comune&liv2=&liv3=,

Foto: da http://www.lasiciliainrete.it/castelli/MESSINA/sinagra.jpg e di rob.lof su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/394129/view

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