COLLEGNO (TO) - Castello dei Provana
Il
Castello di Collegno, situato sulla riva destra della Dora Riparia, era
anticamente un feudo dell’Impero, sul quale avevano delle pretese i Vescovi di
Torino. Esso costituisce il nucleo centrale del centro abitativo. Fonti
storiche ne attestano l’edificazione intorno all’anno 1171, al tempo di Umberto
III Conte di Savoia detto “il Beato”. L’originario impianto del complesso
comprendeva cinque torri a pianta circolare con accesso attraverso un
ponte levatoio, mentre sul versante verso la Dora, un profondo dirupo lo
rendeva inaccessibile. L’Imperatore Federico II lo donò a Tomaso II di Savoia,
Conte di Piemonte, (1248). Questa donazione fu confermata dall’Imperatore
Guglielmo, successore di Federico (1252). Tomaso II fu fatto prigioniero dagli
Astigiani e costretto a cedere Collegno (trattato di Torino 1257), ma
l’Imperatore Riccardo respinse il trattato (Aix 1258) e Collegno tornò in piena
sovranità dei Savoia Principi d’Acaja. Tomaso III con un nuovo trattato
acquistò dal Marchese di Monferrato le pretese da lui vantate sul Castello e su
Collegno (1280). Collegno rimase quindi ai Savoia Principi d’Acaja, che
assunsero il titolo di Conti di Collegno e di Altessano (Antelmo), la cui
discendenza sopravvisse fino alla fine delXVI sec. Il feudo di Collegno tornò
allora alla Corona Ducale. Nel corso del secolo XIII, il castello venne in gran
parte distrutto ad opera dei Torinesi, in lotta contro Tommaso di Savoia, fu
ricostruito intorno alla fine del secolo per opera di Guglielmo VII di
Monferrato. Carlo Emanuele I Duca di Savoia, concesse il titolo di Conte di
Collegno (1599) al suo fedele Giovanni Francesco Provana di Carignano, divenuto
poi Gran Cancelliere di Savoia (1602). Il Castello in cattivo stato,
comprendeva la torre quadrata e il maschio circostante. I discendenti di
Giovanni Francesco, Ottavio e poi Carlo e Antonio, iniziarono la costruzione
del nuovo castello (con apporto progettuale di Guarino Guarini a cui è
attribuita la facciata, completata intorno al 1700), e quindi, Giuseppe Ignazio
affidò il progetto a Filippo Juvarra (1720 circa) e ne iniziò la costruzione,
ben presto nuovamente interrotta. Questa fu ripreso solo dopo le vicende
Napoleoniche e il periodo francese (restaurazione 1815), sul nuovo progetto
affidato dal Conte Giuseppe Maria all’Arch. Talucchi che lo realizzò come oggi
si presenta. La nipote Luisa Provana di Collegno, ultima rimasta del ramo
primogenito, sposò Alessandro Guidobono Cavalchini Garofoli, Barone di San
Marzanotto, Conte di Sciolze e Signore di Carbonara, di origine tortonese (1878).
Tuttora il prestigioso edificio è abitato da discendenti della nobile famiglia.
Dell'antica fortificazione restano pochi elementi: una torre quadrata e tratti
di muratura inseriti nella successiva struttura residenziale. Da ricordare il
caratteristico Rastel del Cunt ovvero l’entrata principale del castello aperta
soltanto in circostanze speciali. Il castello è circondato da un ampio parco
contraddistinto da piante secolari di maestose dimensioni. Altro link suggerito:
http://www.vivant.it/pagine/attivita_1_5_7.htm
Fonti: http://www.comune.collegno.gov.it/amministrazione/dettaglio.aspx?a=2840,
http://www.geoplan.it/luoghi-interesse-italia/monumenti-provincia-torino/cartina-monumenti-collegno/monumenti-collegno-castello-provana.htm,
http://salimei.eu/matr.html, testo sulla pubblicazione " Castelli in
Piemonte" di Rosella Seren Rosso (1999)
Foto: la prima è
una cartolina della mia collezione, mentre la seconda è di Marco Gallo su http://www.panoramio.com/photo/1643397
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