GRESSAN (AO) - Castello di Tour de Villa
A lungo detto anche
torre dei Poveri
(in francese
tour des Pauvres) è un castello privato che sorge su di una
modesta roccia granitica sul dolce declivio che ospita anche il borgo, ad ovest
della Cote de Gargantua, la morena laterale del ghiacciaio della conca di Pila
alla fine dell'impluvio del torrente Gressan. È un maniero di epoca medievale
poco noto, anche perché rispetto ad altri castelli valdostani, come Fenis o
Issogne gestiti dalla Regione, questo è meno imponente seppure sia in ottimo
stato di conservazione, ed è stato fino al 2011 abitato dai proprietari e non
visitabile. Già visibile dalla strada regionale di Gressan (SR 20), immerso tra
i meleti e i vigneti che caratterizzano il fertile territorio comunale, lo si
raggiunge prendendo la strada per la frazione omonima; da esso sono facilmente
raggiungibili con una breve passeggiata la torre de la Plantaz verso valle e la
chiesa di Sainte-Marie-Magdelaine de Villa, dalla facciata affrescata nel 1453,
verso est. Il castello, in origine costituito della sola torre a base quadrata
del XII secolo, venne eretto con blocchi di tufo e conci granitico-scistosi.
L'assenza di finestre, a creare una conseguente assenza di luce, era sopperita
dall'adozione di feritoie; la porta originaria, rialzata sul lato nord, a cui
si accedeva tramite una doppia scala mobile di legno, si trova a 7 metri di
altezza rispetto a quella odierna fatta aggiungere da monsignor Duc e presenta
lo stesso stile di quella presente nella vicina torre de la Plantaz; sopra la
porta si notano ancora le originarie mensole che reggevano il dormiente, ossia
la trave orizzontale di legno per la ripartizione del carico della struttura, a
cui si appoggiava una bertesca di legno, come si intuisce dai fori nel muro per
i supporti. La torre termina quindi con un tetto di piombo a piattaforma, una
sorta di belvedere sulla piana. La torre era circondata da una «breve cinta di
mura merlate». Il castello-torre, una volta caduta la stringente necessità
difensiva, fu quindi ampliato con un corpo di fabbrica semicircolare nel XV
secolo, adibito a zona residenziale di tre piani e oggi si presenta in due
corpi ben distinti l'uno dall'altro: quello del XII e quello del XV secolo. Il
castello della tour de Villa si ridusse a lungo a rudere. Durante l'abbandono
si perse la parte nord-occidentale, oggi sostituita da un cortile. Durante un
restauro fu rialzato e adornato di una nuova merlatura. In seguito, monsignor
Duc, vescovo di Aosta, volle trasformarlo in residenza estiva operando pesanti interventi:
fece abbattere parte della cinta muraria per sostituirla con un parapetto
merlato e fece aggiungere una porta a livello della strada, mentre conservò due
finestre binate, di stile valdostano e fornite di inferriate, al primo piano
del corpo di fabbrica che si addossa alla torre. All'interno, la torre è
composta di tre piani, di cui uno occupato dal granaio in legno accessibile
tramite una scala a chiocciola. Il corpo residenziale rinascimentale, invece, ospita un
salone monumentale per i ricevimenti, una cappella affrescata con dipinti
dovuti agli Artari, una
sala degli stemmi con la rappresentazione in
successione degli stemmi dei Savoia e delle famiglie nobiliari valdostane, così
come sono visibili anche nel cortile del castello di Issogne. Il castello,
secondo Francois-Gabriel Frutaz, ripreso dallo storico Giuseppe Giacosa, ha
preso il nome dai
Seigneurs de Villa au Gressan (o
de La Tour de
Villa) che lo fecero edificare intorno al 1191. Delle 220 famiglie nobili
valdostane, i de La Tour de Villa erano tra quelle più antiche: infatti la
famiglia dei signori de Villa è una delle 10 di cui si sa per certo che fossero
presenti tra il 1000 e il 1200. Sappiamo inoltre che nel XIII secolo tale
famiglia ebbe la carica di
vice-domini di Aosta. Della data di
edificazione del castello, seppure sia certamente stato costruito intorno al
XII secolo, non si può essere sicuri, infatti:
« Le date corrispondono ai primi atti dove le famiglie sono
menzionate, ma trattandosi di tali tempi, così scarsi di notizie e di
documenti, è da credere che queste fossero assai più antiche.». L’avo di
questa discendenza fu Guido, citato in un patto di alleanza con il Conte di
Savoia riguardante la presa della rocca di Bard nel 1242. Aymone de Graciano,
che visse nel 1281 e Rolet de La Tour de Graciano, che partecipò ai Colloqui
Generali del 1337, furono gli altri membri illustri di questa famiglia.
L’ultimo discendente maschio fu Grat Philibert de La Tour che morì nel 1693. Lo
stemma della famiglia rappresenta un leone dorato, con unghie e lingua rossa,
rampante su uno scudo nero, accompagnato dal motto Praecibus et Operibus (dalla
preghiera e dagli atti). Il castello passò in seguito per eredità agli Aymonier
e ai Carrel e finì poi nella cassa dei poveri della parrocchia di Saint Laurent
ad Aosta, per cui prese il nome di Tour des pauvres. Caduto in rovina, fu
venduto nel 1864 ad un certo Vincent Carlin che lo vendette, a sua volta, nel
1885, al vescovo di Aosta dell’epoca, Monsignor Auguste Duc, che lo restaurò e
ne fece la propria residenza estiva. Nel 1921, passò ai baroni Gerbore di St.
Nicolas e dal 1945, appartiene alla famiglia Arruga di Milano. Il castello,
fino al 2011 privato e non visitabile, è stato trasformato in struttura
ricettiva e ospita mostre temporanee; nel 2012 vi ha avuto sede parte degli
eventi per la Festa della Cultura del Comune di Gressan. Ecco il sito ufficiale
del castello: http://www.tourdevilla.it/. Altro link suggerito per
approfondire: http://chateautourdevilla.altervista.org/
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Tour_de_Villa, http://www.comune.gressan.ao.it/territorio-e-cultura/caseforti-e-castelli/castello-della-tour-de-villa,
Foto: di patafisik su https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Tour_de_Villa#/media/File:Castello_di_Tour_de_Ville_3.JPG
e di Sergio Minoggio su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/339638/view
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