RIVIGNANO (UD) – Castello di Flambruzzo
La prima traccia storica del castello risale al 1258 anno in
cui Corrado e Rodolfo di Savorgnano restituirono al patriarca Gregorio di
Montelongo “castrum et villam inferiorem de Flambro”. Alla fine
del secolo XIII si trova cenno d'una investitura patriarcale ad Ermanno
d'Orensperch. In seguito il feudo fu ceduto al Conte di Gorizia che nel 1466 l’affidò
alla famiglia dei conti di Codroipo (che lo detenne sino ai primi del Novecento),
divenendo poi un contestato avamposto imperiale in territorio veneto. I feudi
del Conte di Gorizia passarono per eredità agli Asburgo ed anche il castello di
Flambruzzo fu “casa d’Austria” sino a Napoleone. Nel 1912 il castello fu acquistato
dal conte Francesco Rota di San Vito al Tagliamento. La famiglia Rota, di
origine bergamasca, si era stabilita in Friuli nel 1570 a Codroipo. In tale
famiglia si estinsero altre due importanti casate del Friuli: i de Rinaldis di
San Vito al Tagliamento ed i Bertoli di Mereto di Tomba. Francesco Rota
rivendette il Castello dopo pochi anni ma, dopo la seconda guerra mondiale, fu
acquistato da Mario Badoglio, marito di una delle figlie di Francesco ed è
ancor oggi abitato dalla sua famiglia. L'attuale fabbricato, denominato Villa
Codroipa, poi Rota, sviluppatosi attraverso diverse stratificazioni
architettoniche, evidenzia le caratteristiche tipiche dell'evoluzione da
fortilizio a villa settecentesca; ancora oggi, alcuni importanti elementi
architettonici, quali la torre-porta ed i fossati, sono da considerarsi le
testimonianze dell'antica struttura fortificata. La villa è circondata da un
ampio parco all'inglese, mirabilmente solcato da cristalline acque di sorgiva,
la cui prima sistemazione potrebbe risalire ai primi anni di questo secolo. La
parte più antica della casa è il lato prospiciente la strada con la torre
portaia a cui si accede attraversando l’ampio fossato con un ponte che una
volta era levatoio; alla destra della torre uno spigolo tondeggiante è quanto
rimane di un’altra torre circolare. A questo antico nucleo fu aggiunta l’ala
residenziale seicentesca che termina con un ampio oratorio (considerato ancor
oggi pubblico), consacrato alla Santa Croce nel 1598, riccamente decorato con
stucchi nel Settecento; tale parte rispetta i canoni della villa veneta con il
salone passante e le ali simmetriche. Un tempo una scala a due rampe portava
direttamente al primo piano. L’edificio, che su richiesta può ospitare
conferenze, è oggi visitabile su appuntamento. La Villa conserva gli arredi e
l’archivio dell’abitazione romana di Pietro Badoglio che fu assegnato allo
Stato Maggiore della 2ª Armata e al comando della 4ª divisione durante la prima
guerra mondiale. Ecco il sito web del castello: http://www.castellodiflambruzzo.it/
Fonti: http://www.mondimedievali.net/Castelli/Friuli/udine/provincia000.htm#flambruz,
http://www.consorziocastelli.it/icastelli/udine/flambruzzo,
http://www.turismofvg.it/Castelli/Castello-di-Flambruzzo,
http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html_519591636.html
Foto: da http://www.sabbiadoro.org/flambruzzo/castello_di_flambruzzo_26_09_2005_011.jpg
e da http://www.mondimedievali.net/Castelli/Friuli/udine/flambr01.jpg
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