PANICALE (PG) - Castello di Montalera
Immerso tra elci e querce, il castello di Montalera è una castello fortificato del X secolo sito
su di un'altura, affacciata sul lago Trasimeno, nei pressi di Panicale in provincia
di Perugia. Il toponimo Montalera è fatto risalire dagli eruditi sette -
ottocenteschi ad una accezione mitologica greca: il monte di Era, monte cioè
dedicato, sin dall'epoca etrusca, ad Hera (Giunone), la sposa di Zeus (Giove)
il re dell'Olimpo. La forma della cinta segue la naturale morfologia della
sommità del colle, disegnando un esagono con due lati più lunghi (sul versante
sud-occidentale) e quattro più brevi (sul versante nord-orientale, verso
Perugia), difesi da bastioni e salienti. Il perimetro è di oltre 300 metri ed
in alcuni tratti la cortina muraria supera i dieci metri: sono ancora visibili
resti del fossato e del ponte levatoio. Nel rispetto delle realizzazioni cinquecentesche
le mura sono a scarpa per gran parte dell’altezza, racchiudono il terrapieno e
sono di grande spessore per poter sopportare i colpi di cannone; le uniche
aperture sono costituite da feritoie orizzontali donde bersagliare gli
assedianti. L’ingresso alla fortezza avviene attraverso un arco bugnato che
immette alla corte interna dopo aver percorso una galleria ed una breve rampa.
Tra i vari edifici addossati alla cinta muraria, la mole maggiore è data dal
maschio, a pianta rettangolare, con finestre ogivali, in parte murate, e
bucature difensive. Il torrione medievale, “donjon”, è l’elemento meglio
conservato dell’impianto primitivo. Il palazzo residenziale è disposto di
fianco al “donjon”, con una lunga e bassa facciata ad L, risultante dalle svariate
modifiche succedutesi nel tempo. Dell’impianto cinquecentesco, restano le
finestre rinascimentali che si aprono sulla facciata posteriore, verso il
giardino di tramontana. Il palazzo all’interno presenta un fronte molto
frastagliato essendo il risultato di ampliamenti avvenuti in epoche diverse. Il
giardino è attualmente di gusto romantico con fontane, alberature secolari ed
aiuole sinuose. Originariamente il giardino era diviso in sei aiuole dal viale
principale e da due secondari, queste erano bordate da siepi di bosso squadrate
e vasi di agrumi negli angoli. Nel bastione settentrionale era situato il
giardino del labirinto, con un ninfeo; un altro piccolo giardino, senza i
disegni delle aiuole, era posto dietro al palazzo ed era diviso dal primo dalla
limonaia. Ulteriori giardini senza disegno di aiuole erano all’esterno della
cinta, dal bastione meridionale a quello settentrionale ed antistanti
l’ingresso. Il castello fu probabilmente costruito nel XII secolo. Nel 1200
apparteneva a Giacomo ed Andrea Montemelini, appartenenti ad una delle famiglie
più potenti di Perugia. Nel XIV secolo passò sotto il comune di Perugia, e fu
in questo periodo che subì da parte di Pietro Tarlati, nel 1335, un grave
saccheggio con distruzione di buona parte della struttura. Nel 1393 fu
acquisito da Biordo Michelotti come acconto dei 14.000 fiorini che gli spettavano
per la riconquista di Castiglione del Lago. Nel 1416, ne entrò in possesso la
famiglia degli Oddi che lo tenne fino al 1488, quando venne cacciata dai Baglioni.
Leone X elevò il castello di Montalera a marchesato e ne legittimò il possesso
a Braccio II Baglioni che nel 1534 eseguì numerosi e significativi lavori su
progetto di Antonio da Sangallo il giovane: la fortezza divenne così una delle
strutture militari di concezione più moderna del territorio perugino. Nel 1535
il castello fu requisito e solo nel 1552 Carlo II Baglioni ne rientrò in
possesso e completò i lavori di costruzione della cittadella. Nel 1600,
Montalera passò ai potenti duchi della Corgna che lo possedettero fino al 1643;
un ventennio dopo, fu acquistato dal cardinale senese Francesco Cennini. Con
l’estinzione dell’asse ereditario maschile pervenne, nell’Ottocento, alla
marchesa Eleonora Cennini, moglie del conte perugino Cesare Montesperelli, il
quale apportò cambiamenti radicali alla fortezza. L’intero impianto fu reso più
confortevole, venne costruita la cappella in stile neoclassico ed intorno alla
metà del secolo vennero rialzate le cortine medievali, ampliata la limonaia,
costruiti gli edifici sul bastione meridionale e la torre loggiata sovrastante
l’ingresso. La fortezza assunse così l’aspetto di un sontuoso palazzo e nell’estate
del 1870 ospitò l’Imperatore d’Austria Francesco Giuseppe d’Asburgo. Gli eredi
Montesperelli lo rivendettero, nel 1873, a cavaliere Ferdinando Cesaroni, dal
quale lo acquistò il conte Agostino Oddi Baglioni, nel 1912, che trasformò la
tenuta in una delle aziende agricole più importanti della zona. Nel 1970 fu
venduto all’architetto Aladino Minciaroni di Roma che ne ha curato per anni il
restauro. Dal 1992 il castello è sede del centro di ricerca dell’Associazione
Italiaviva, presieduta dalla signora Elisabetta Minciaroni.
Fonti: http://www.benvenutiapanicale.it/castello_montalera.htm
(tratto da http://www.paesaggi.umbria2000.it), https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Montalera,
http://www.biblioteche.regioneumbria.eu/default.aspx?IDCont=202133
Foto: da http://hotel.umbria.it/borghiumbria.html e da http://www.umbriapaesaggio.regione.umbria.it/media/scopri-lumbria-dallalto-volo-5
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