CARPINO (FG) – Castello normanno-svevo
Le origini di questo paese
risalgono all'anno Mille quando gli ultimi abitanti dell'antica Uria,
importante città che in passato sorgeva sulle rive dell'attuale laguna, si
rifugiarono tra i boschi di carpino a pochi chilometri dal Lago di Varano, in
cerca di luoghi meno insalubri. Il primo documento in cui si menziona Carpino è
la bolla del 1 gennaio 1158, con la quale il Papa Adriano IV, il solo pontefice
di nazionalità inglese, confermava alla badia di Monte Sacro i privilegi sulle
chiese di San Pietro e di Santa Maria presso il "Castellum Caprelis"
, già concessi dai suoi predecessori Onorio II, Innocenzo II ed Eugenio III. Per
quanto riguarda il nome, sembra correlato alla presenza di caprioli nei
dintorni o ai carpini, alberi dal fusto alto diffusi in questa parte del
territorio. Con il passare dei secoli mutò prima in Crapino e poi
successivamente in Caprino, fino all'attuale Carpino, così come riportato in un
documento locale del 1628. Il paese fu meta di diversi popoli dai nomi
altisonanti come i Normanni, gli Angioini e gli Aragonesi. Ed è proprio ai
Normanni che si deve la costruzione del castello, che con la sua imponente mole
domina tutto il centro storico. Essi, infatti, tra il 1150 ed il 1160 estesero
la loro dominazione su tutto il versante settentrionale del Gargano, per questo
eressero dapprima il torrione come segno di possesso del territorio, a cui
seguì la costruzione del castello e del sistema murario a protezione del borgo.
Successivamente con gli Svevi, fu restaurato ed ampliato, accentuando la sua
funzione difensiva. Dopo gli Svevi e gli avvenimenti svevo-angioini, a detenere
il feudo di Carpino per oltre un secolo e mezzo furono i Della Marra, i quali
regnando i D'Aragona furono spodestati per la disobbedienza del loro erede
Giovanpaolo. Assegnato ai Di Sangro di Torremaggiore, questi lo possedettero
per circa un decennio, fino a quando re Federico, succeduto al padre lo assegnò
a Troiano Mormille. Era un'epoca non felice per il centro abitato tanto che la
popolazione di Carpino nel 1532 contava appena 46 fuochi ed era assiepata tra
le mura di cinta ancora visibili intorno al rione ora denominato " Terra
Vecchia". Nel 1526 il Sacro Consiglio ordinò la vendita di Cagnano e
Carpino per soddisfare i creditori del feudatario Fabrizio Mormille ed il feudo
fu acquistato da Antonio Loffredo. Ai Loffredo succedettero i Nava; nel 1616
signori di Carpino erano Alonso de Vargas e la moglie Zenobia Nava. Nel 1680 erano
ancora i Vargas a detenere il feudo con il titolo di principato, mentre nel
catalogo pubblicato da Francesco Ricciardo risultavano baroni di Carpino i
Vargas-Cussavagallo. Ultimi feudatari furono i Brancaccio, come risulta da un
lapide murata nell'ex chiesa del Purgatorio. I due feudi di Carpino e di
Cagnano pervennero a tale famiglia quando una Vargas sposò un Brancaccio. Del castello
di Carpino, posto nella parte più alta del paese, che una volta doveva apparire
come una solida e imponente costruzione, non resta che una torre, formata da
una base piramidale quadrangolare, sovrastata da una costruzione cilindrica.
Tra la torre ed il resto del castello si nota una differenza di epoca di
costruzione. La prima, infatti, è anteriore e venne edificata in epoca normanna.
Successivamente il castello venne ampliato ad opera degli Svevi.
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Carpino_%28Italia%29#Castello, http://www.comunecarpino.it/la_storia.html
Foto: di Emanuele Ubaldi su https://www.facebook.com/308856780344/photos/a.10152093023455345.1073741971.308856780344/10150957084930345/?type=3&theater e di Carlo Giancri su http://www.lepietredelgargano.it/gallery/castello1.jpg
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