martedì 27 ottobre 2015

Il castello di martedì 27 ottobre






CARPINO (FG) – Castello normanno-svevo

Le origini di questo paese risalgono all'anno Mille quando gli ultimi abitanti dell'antica Uria, importante città che in passato sorgeva sulle rive dell'attuale laguna, si rifugiarono tra i boschi di carpino a pochi chilometri dal Lago di Varano, in cerca di luoghi meno insalubri. Il primo documento in cui si menziona Carpino è la bolla del 1 gennaio 1158, con la quale il Papa Adriano IV, il solo pontefice di nazionalità inglese, confermava alla badia di Monte Sacro i privilegi sulle chiese di San Pietro e di Santa Maria presso il "Castellum Caprelis" , già concessi dai suoi predecessori Onorio II, Innocenzo II ed Eugenio III. Per quanto riguarda il nome, sembra correlato alla presenza di caprioli nei dintorni o ai carpini, alberi dal fusto alto diffusi in questa parte del territorio. Con il passare dei secoli mutò prima in Crapino e poi successivamente in Caprino, fino all'attuale Carpino, così come riportato in un documento locale del 1628. Il paese fu meta di diversi popoli dai nomi altisonanti come i Normanni, gli Angioini e gli Aragonesi. Ed è proprio ai Normanni che si deve la costruzione del castello, che con la sua imponente mole domina tutto il centro storico. Essi, infatti, tra il 1150 ed il 1160 estesero la loro dominazione su tutto il versante settentrionale del Gargano, per questo eressero dapprima il torrione come segno di possesso del territorio, a cui seguì la costruzione del castello e del sistema murario a protezione del borgo. Successivamente con gli Svevi, fu restaurato ed ampliato, accentuando la sua funzione difensiva. Dopo gli Svevi e gli avvenimenti svevo-angioini, a detenere il feudo di Carpino per oltre un secolo e mezzo furono i Della Marra, i quali regnando i D'Aragona furono spodestati per la disobbedienza del loro erede Giovanpaolo. Assegnato ai Di Sangro di Torremaggiore, questi lo possedettero per circa un decennio, fino a quando re Federico, succeduto al padre lo assegnò a Troiano Mormille. Era un'epoca non felice per il centro abitato tanto che la popolazione di Carpino nel 1532 contava appena 46 fuochi ed era assiepata tra le mura di cinta ancora visibili intorno al rione ora denominato " Terra Vecchia". Nel 1526 il Sacro Consiglio ordinò la vendita di Cagnano e Carpino per soddisfare i creditori del feudatario Fabrizio Mormille ed il feudo fu acquistato da Antonio Loffredo. Ai Loffredo succedettero i Nava; nel 1616 signori di Carpino erano Alonso de Vargas e la moglie Zenobia Nava. Nel 1680 erano ancora i Vargas a detenere il feudo con il titolo di principato, mentre nel catalogo pubblicato da Francesco Ricciardo risultavano baroni di Carpino i Vargas-Cussavagallo. Ultimi feudatari furono i Brancaccio, come risulta da un lapide murata nell'ex chiesa del Purgatorio. I due feudi di Carpino e di Cagnano pervennero a tale famiglia quando una Vargas sposò un Brancaccio. Del castello di Carpino, posto nella parte più alta del paese, che una volta doveva apparire come una solida e imponente costruzione, non resta che una torre, formata da una base piramidale quadrangolare, sovrastata da una costruzione cilindrica. Tra la torre ed il resto del castello si nota una differenza di epoca di costruzione. La prima, infatti, è anteriore e venne edificata in epoca normanna. Successivamente il castello venne ampliato ad opera degli Svevi.

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Carpino_%28Italia%29#Castello, http://www.comunecarpino.it/la_storia.html

Foto: di Emanuele Ubaldi su https://www.facebook.com/308856780344/photos/a.10152093023455345.1073741971.308856780344/10150957084930345/?type=3&theater e di Carlo Giancri su http://www.lepietredelgargano.it/gallery/castello1.jpg

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