SALISANO (RI) – Rocca Baldesca
Il castello di Rocca Baldesca, che si erge su un'altura a
sud di Salisano circondata da due fiumi che confluiscono nel Farfa, è con molta
probabilità stato costruito come avamposto di guardia di Salisano prima che il
paese diventasse castello (1050). Anche se le citazioni della Rocca si trovano
solo a partire dal XIII secolo essa è senz'altro molto più antica (fondata nel
V secolo dalla famiglia romana dei Tebaldi da cui ne prende il nome). Nell'VIII
sec. fu feudo dell'Abbazia di Farfa e nel XIV sec., come risulta dal libro
dell'Episcopato Sabino, ebbe una produttività economica pari a quella di
Salisano. Nel 1200 venne modificata l’edilizia all’interno della Rocca, con
l’aggiunta inoltre di un’imponente torre a pianta pentagonale, ancora oggi
visibile, ed ulteriormente incrementate le costruzioni nel 1400, con
conseguente ripopolamento del castello. Rocca Baldesca fu e successivamente
abbandonata a causa dell'insalubrità del clima e della posizione infelice che
la sottoponeva a numerosi saccheggi e invasioni di briganti della zona. Tale
evento si verificò negli anni compresi tra il pontificato di Sisto V e quello
di Clemente VIII, gli abitanti si rifugiarono nei castelli vicino, vi rimasero
finché Clemente VIII non ripristinò l'ordine. In seguito a ciò, gli esuli
fecero ritorno alla Rocca, ma vennero subito gravati da tributi e, trovandosi
nell'impossibilità di pagarli, vennero condannati al carcere o costretti a
sopportare ogni sorta di vessazione da parte dei commissari apostolici. Fu così
che, nel 1592, una rappresentanza della Rocca si presentò al Palazzo comunale
di Salisano per esporre i problemi e, nel gennaio dello stesso anno, come
risulta da una delibera conservata nell'Archivio Storico di Salisano, gli
abitanti di Roccabaldesca vennero accolti nel territorio. Iniziò così il lento
declino dell'abitato di Rocca Baldesca di si possono tuttora ammirare le
rovine. Dell’antica Rocca rimangono ancora oggi diversi edifici oltre alla
torre, tra cui un edificio a due piani con frantoio e macine e poco distanti
sei pozzi per il grano. Restano anche tratti di mura e basi di torri. Recentemente
sono stati realizzati degli scavi curati dalla Sovrintendenza archeologica del
Lazio, che hanno riportato alla luce interessanti reperti tra cui dei mosaici.
Altri link consigliati: http://www.salutepiu.info/rocca-baldesca/,
https://illaziodeimisteri.wordpress.com/tag/roccabaldesca/,
http://blog.aioe.org/index.php/galleria-fotografica-di-roccabaldesca/
(con diverse foto)
Fonti: http://www.salisanoinsabina.it/rocca-baldesca.html,
http://www.comune.salisano.ri.it/elenco.aspx?c=2&sc=55
Foto: la prima è di Luca Bellincioni su https://illaziodeimisteri.files.wordpress.com/2014/08/roccabaldesca-veduta-2-bn-rcrlb.jpg,
la seconda è presa da http://www.matteo-one.it/images/album/salisano/rocca%20baldesca%201.jpg
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