BAGNI DI LUCCA (LU) - Rocca di Lucchio
L'insieme della roccia, della pietra del borgo medievale e
di quella della fortezza fuse in una oscura immagine di puro medioevo fanno di
Lucchio uno dei paesi più scenografici della Toscana più nascosta. Dire
nascosta è dir poco in quanto proveniendo da Lucca è quasi impossibile scorgere
il borgo, incastonato sul versante della montagna rivolto verso Pistoia, e il
suo castello, da questo lato fuso con la roccia. Diversa appare la scena per
chi giunge dalla direzione opposta, passato Popiglio dopo poche curve qualcosa
di anomalo sul versante di una dell tante valli rocciose dell'area attirerà la
vostra attenzione: sono le case di Lucchio, sovrastate dagli scarsi resti della
un tempo potentissima sua fortezza. Anche la tortuosa e stretta strada che
ancora oggi occorre percorrere per raggiungere l'abitato ci fa capire quanto
era inespugnabile il luogo. Un detto popolare della zona non ha bisogno di
commenti: le massaie del luogo metterebbero un sacchetto alla coda delle
galline per impedire alle uova di rotolare a valle... Il borgo è ancora oggi
tagliato da stradine percorribili solo a piedi e, dopo l'abbandono degli ultimi
decenni causato dalla sua posizione e dalla povertà delle sue terre, sta
lentamente risorgendo dal degrado e la rovina. Ancora oggi è dominato da i
resti, purtroppo ormai scarsissimi, del suo castello. Il fortilizio, risalente
all' XI secolo e sviluppatosi in piena età feudale, gode di una delle posizioni
di maggior dominio sul territoio circostante, e soprattutto sulla strada di
fondovalle che costeggia il corso del fiume Lima, riscontrabile fra i castelli
medievali Toscani. Eretto e scavato sulla roccia viva, tanto che in più punti
le mura non ne sono altro che un prolungamento, perennemente spazzato dal vento
ed ancora oggi difficilmente raggiungibile - attenzione al piccolo ripido
sentiero sconnesso, unica via di accesso - il castello di Lucchio è da sempre
oggetto di leggende popolari. La sua origine non è certa, forse anch'esso come
il vicino Limano risale alla Contessa Matilde di Canossa, o come indicherebbe
la toponomastica di alcuni paesi della valle come Vico Pancellorum o
Panulegium, oggi Palleggio, risalirebbe all'epoca Romana, o più semplicemente
fu un fotilizio di una delle tante famiglie feudali della zona come i
Suffredinghi o i Lupari o ancora come altri luoghi vicini fu un insediamento
Longobardo. Quel che è certo è che la città di Lucca ne fece nel XIV secolo un
punto di forza a guardia dei confini verso Pistoia. Castruccio Castracani pensò
bene di sfruttare la posizione strategica della rocca per controllare la
montagna pistoiese e contrastare l'avanzata fiorentina, che contava ben 80
cavalieri e 900 fanti. Alla morte di Castruccio, invece che appoggiare i suoi
discendenti, l'imperatore Ludovico il Bavaro, nonostante fosse stato aiutato dalla
famiglia dei Castracani, vigliaccamente cedette la Repubblica di Lucca al
miglior offerente, indebolendo le terre e esponendo il castello alla conquista
di Pistoia a cui si sottomise nel 1337. I figli di Castruccio cercarono negli
anni seguenti di riprendersi il castello fallendo miseramente, nonostante
l'appoggio dei Visconti. Fu tentato un attacco interno da parte di un gruppo di
pistoiesi senza peraltro riuscirci a causa anche di un incendio che distrusse
la Torre Ghibellina. Fu liberato in seguito nuovamente nel 1369 da Carlo IV di
Boemia e il castello finì nuovamente sotto il controllo lucchese di Paolo
Guinigi. Quest'ultimo troppo debole e preda del mercenario fiorentino Fortebraccia,
nonostante l'aiuto cospicuo di 2000 cavalieri e di 6000 fanti da parte di
Francesco Sforza, cadde a causa di un complotto ad opera dei Cenami e dei
Buonvisi che fecero passare la rocca sotto il dominio fiorentino fino al 1433
anno di un trattato di pace che riportò Lucchio sotto il dominio lucchese. Rimane
però nella memoria una curiosa vicenda che coinvolge due coraggiose fanciulle,
Anastasia e Lucia di Vico Pancellorum. Esse, nel giugno del 1437 scoprirono,
con gran scaltrezza femminile, il tradimento di Gasparo da Slazzema, Castellano
di Lucchio, e sventarono il tutto. Attirato con l’inganno, avrebbero scherzato
e giocato con lui, sfoderando armi femminili a cui nessuno ne sarebbe stato
immune. Ormai assoggettato alla loro seduzione, lo avrebbero immobilizzato e
legato, impedendo in tal modo l’assalto a sorpresa dei fiorentini. (Dissertazioni
sopra la storia lucchese, Volume 2 Di Antonio Nicolao Cianelli). Nel 1525 ci fu
un altro episodio che coinvolse la rocca di Lucchio. Due banditi, Vincenzo e
Francesco Poggi, fuggiti da Lucca, furono aiutati ad assediarla dal brigante
più famoso e conosciuto delle terre circostanti, Bernardino del Colle. Fu
allertata la Repubblica di Lucchio che si mosse prontamente con un esercito di
6000 combattenti per fermare l'assedio, i due fratelli però, approfittando di
un forte temporale riuscirono a fuggire, ingannando un'intera armata. Col
passare del tempo, il castello andò incontro ad un lento degrado che lo portò
ad essere smantellato dalle sue pietre per costruire le case del borgo sottostante.
Di esso non rimane ormai più nulla, costruito sopra la roccia viva, si è ormai
perso nei tempi, una rocca che era il prolungamento della montagna stessa, oggi
ne è stata riassorbita. Un tempo era un luogo agognato a tal punto che interi
eserciti percorrevano le ripide strade con in spalla 30 kg di armatura, oggi è
un borgo abbandonato, con la stessa difficoltà per raggiungerlo, con diversi
propositi ma con l’identica forte ed intensa emozione non appena lo si
raggiunge. Il batticuore della scalata si mescola al batticuore di fronte alla
Rocca di Lucchio. I ruderi sono liberamente visitabili, non perdetevi il
panorama! Altri link suggeriti: http://www.contadolucchese.it/Bagni_di_Lucca_5.htm,
http://www.alpiapuane.com/index.php?option=com_content&view=article&id=309:lucchio&catid=3&Itemid=29,
video di Canale di MediavalleGarfagnana https://www.youtube.com/watch?v=ZiiwExuXoVU
Fonti: http://www.castellitoscani.com/italian/lucchio.htm, articolo
di Isabella Dalla Vecchia su http://www.luoghimisteriosi.it/toscana/lucchio.html
Foto: la prima è presa da https://livingtuscany.files.wordpress.com/2011/07/lucchio2.jpeg,
la seconda proviene da http://irintronauti.altervista.org/il-paese-invisibile-di-lucchio/
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