CALDES (TN) – Rocca di Samoclevo
Lo storico edificio, ormai in rovina, si trova sulle
pendici del Monte Vesa a 983 m s.l.m. sopra l'abitato di Samoclevo, frazione
del comune di Caldes. La rocca risale probabilmente a un periodo antecedente al
XII secolo. Veniva usata come postazione per il controllo dei traffici
commerciali lungo la val di Sole e come sede del Giudizio della zona.
Inizialmente faceva parte dei domini dei Caldesio, in seguito passò ai Cagnò e
infine ai Thun. Fu sempre oggetto di contesa tra i Principi Vescovi di Trento e
i duchi di Tirolo. Nel 1525, durante la guerra rustica, fu assaltata dai
rivoltosi, ma non fu espugnata. Col tempo la rocca perse di importanza, finché
nel XVII secolo fu definitivamente abbandonata e cadde in rovina a favore del
sottostante Castel Caldes. Fu acquistata da contadini che ne trasformarono una
parte in abitazioni rurali. Dal 2006 è tutelata dalla sovrintendenza per i beni
culturali della provincia di Trento, ma ad oggi non è ancora partito alcun
progetto di risanamento. La rocca era costituita originariamente soltanto da
una casatorre quadrangolare. Nel '400 furono aggiunti una cappella, palazzi residenziali
e delle mura a loro difesa. Dopo la riconversione ad uso rurale, solo i palazzi
verso valle sono stati risanati e mantenuti abitabili, mentre le strutture
vicino al mastio, compresa la cappella gotica e le mura, sono state abbandonate
ed usate anche come cava per materiale edilizio. Esse si trovano tutt'oggi allo
stato di ruderi. La rocca è raggiungibile con un sentiero dalla frazione di
Samoclevo. Oggi è stata in parte ricostruita ed è pertanto visitabile. Secondo
una leggenda, quando i Signori di Castel Caldés, crudeli di per sé, si
allearono con i tiranni del sovrastante Castello di Samoclevo, per la gente del
luogo non rimase che fuggire. Ripararono nella vicina Val di Rabbi ma non
avevano fatto i conti, poveretti, con il terribile Gròtol, il boia e aguzzino
al soldo dei nobili castellani, che lasciava in vita i furfanti e uccideva
invece gli innocenti. Questi imperversò per anni, su e giù per la Valle di Sole
in cerca dei fuggitivi di Caldès; quando li trovava, i malcapitati venivano
trascinati al castello e qui finiti con strazianti torture. Finalmente un bel
giorno un giovane robusto e coraggioso riuscì a uccidere il Gròtol, ma il suo
fantasma prese ben presto a perseguitare il giovane, tanto che dovette chiedere
l’aiuto di un prete per relegare lo spettro sul lontano Doss de la Cros. Altri
link suggeriti: http://www.trevenezie.it/it/rocca-di-samoclevo/,
http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/trento/cronaca/2011/11/11/news/valorizzate-la-rocca-di-samoclevo-segnala-1.4041621
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Rocca_di_Samoclevo, http://www.tr3ntino.it/it/cultura-e-territorio/castelli/rocca-di-samoclevo/, http://www.valdisole.net/it/Comune-Caldes-SAMOCLEVO/, http://www.infotrentino.com/Trentino/IT/c/1766/1/230/Samoclevo.html
Foto: la prima è presa da http://maker.videovivo.it/images/a9b78209-307d-4157-9090-b59af41f7989, la seconda è presa da http://www.trevenezie.it/it/wp-content/uploads/2013/08/samoclevo.jpg
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