CAULONIA MARINA (RC) - Torre Camillari
È una delle 72 torri fatte costruire, a
distanza di circa 6 miglia l'una dall'altra, da Fabrizio Pignatelli,
lungo il litorale calabrese, per far fronte alle continue incursioni saracene. La
torre, costruita intorno al 1550 tra l'Amusa e l'Allaro su un'altura
prospiciente l'attuale abitato di Caulonia Marina, viene comunemente detta dei "Camillari".
Nei documenti del tempo, riportati nelle "Ricerche
storiche su Caulonia" di Davide Prota, si trovano ampie descrizioni e
minuti regolamenti sul funzionamento di queste torri a testimonianza della loro
importanza per la difesa del territorio, dei beni e delle genti. Il servizio di
sorveglianza era assicurato dalle milizie cittadine con una certa continuità e
severissime erano le pene per la trasgressione ai regolamenti. Il
servizio di sorveglianza ed avvistamento doveva essere prestato da tutti i
cittadini (dai 15 ai 60 anni), divisi per norìe (contrade o circoscrizioni), i
quali, in caso di improvviso sbarco dei saraceni, dovevano effettuare i
convenuti segnali. La torre a forma cilindrica sorge in
posizione strategica sulla sommità di una collinetta e, pur essendo dal punto
di vista architettonico una delle torri meglio conservate in Calabria necessiterebbe
di urgenti restauri, ma la cosa più grave è che ormai la vetusta costruzione è
letteralmente soffocata dal cemento delle case sorte tutt' intorno in maniera
irrazionale e caotica negli ultimi venti anni. Solo il fazzoletto di terreno
che la circonda rimane da salvare dall'assalto di una edificazione invasiva. Ai
piedi della torre e nello strato immediatamente sottostante ad essa si sono
rinvenuti dei muri riferibili ad un insediamento di età greca. A tal proposito
M.T. lannelli così scrive: "Le indagini effettuate dalla Soprintendenza
Archeologica della Calabria nel sito della cinquecentesca torre di difesa
denominata Camillari, hanno dimostrato che il culmine della collinetta era
abitato fin dall'età greca. Risalgono infatti al V sec. a.C. i resti di quattro
vani con muri costruiti a secco, mediante l'impiego di grossi ciottoli fluviali
e qualche frammento di mattone. Sotto il crollo delle murature, conservatesi
solo per alcuni centimetri di altezza a causa del reimpiego del materiale nella
costruzione della torre, sono stati rinvenuti in grande quantità frammenti di
anfore greche, che hanno fatto pensare ad un deposito di derrate alimentari
connesso ad una costruzione di natura difensiva. Piuttosto che una fattoria
legata allo sfruttamento agricolo del territorio, la funzionalità dei ruderi
greci di contrada Camillari è stata collegata alle caratteristiche topografiche
del luogo che ne definiscono con chiarezza la funzione strategica. Prima della
cementificazione selvaggia di tutta la zona, dall'alto della collina di torre
Camillari era possibile scorgere protesa nel mare, la Punta Stilo, il
Promontorium Cocynthum dei Greci; non a caso in età più tarda lo stesso luogo
era stato prescelto per la costruzione della torre di guardia che doveva
proteggere dalle incursioni dei nemici che venivano immediatamente
avvistati". Dalla torre Camillari si può scendere verso la nazionale e percorrerla
in direzione nord per andare nella zona Aguglia-Mattanusa.
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Fonti: http://www.caulonia2000.it/pagine/guidatur/camillari.htm,
http://www.caulonia2000.it/pagine/itinerar/itine3-1.htm
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