TREVIOLO (BG) - Castello dei Solza
Al termine della dominazione romana si pensa che Treviolo, Albegno e
Curnasco abbiano attraversato una fase di spopolamento, terminata con l'arrivo
dei Longobardi, i quali istituirono un
fundo Curnasco, citato in
documenti dell'anno 774. Di poco successivi, precisamente dell'871, sono gli
atti in cui si menziona
Albineas (poi traslato, già dal 964 in
Albigna),
mentre
Trevilio appare in carte risalenti al 910 (soltanto nel 1174
apparirà come
Triviliolo). Erano gli anni in cui l'intera zona era stata
assoggettata al dominio del Sacro Romano Impero, i cui reggenti istituirono il feudalesimo.
Questi affidarono al Vescovo di Bergamo i territori di Treviolo già nel XII
secolo, ma la loro posizione di vicinanza al capoluogo orobice li rese
particolarmente ambiti dalle fazioni guelfe e ghibelline, che miravano ad
assumerne il controllo. Numerose furono le devastazioni territoriali, alle
quali si cercò di porre fine con la costruzione, nel XIII secolo, di un
imponente castello nella frazione di Albegno, ai tempi separata
amministrativamente sia da Treviolo che da Curnasco: in quel contesto la zona
venne occupata dalla famiglia Suardi, di schieramento ghibellino, che diede
grande importanza strategica al borgo. Gli scontri raggiunsero l'apice nel
corso dell'anno 1405, quando Treviolo fu sottoposto ad un violento attacco
perpetrato dalla famiglia guelfa dei Colleoni di Trezzo sull'Adda, che
distrussero edifici ed uccisero numerosi abitanti schierati con la fazione a
loro avversa. La situazione ritornò alla normalità soltanto all'inizio del XV
secolo, quando irruppe la Repubblica di Venezia che, grazie ad una serie di
interventi mirati, riuscì a ristabilire un equilibrio sociale ponendo fine alle
lotte ed a risollevare l'economia, favorendo lo sviluppo agricolo. Questo
nonostante i terreni non fossero particolarmente fertili, a causa della loro
natura alluvionale e ghiaiosa, a cui si pose rimedio creando una serie di
piccoli canali irrigui. Il luogo di maggior rilevanza è il castello di Treviolo,
risalente al periodo medievale, esistente già nell'XI secolo e menzionato tra i
castelli di quel periodo posti a difesa della città di Bergamo. Le vestigia di
tale edificio si trovano sulla piazza Monsignor Benedetti, la principale del
paese. Distrutto dai Colleoni di Trezzo con il pretesto della guerra fratricida
tra guelfi e ghibellini, ma solo ed esclusivamente per mire espansionistiche e
di possesso del territorio, dopo la pace di Ferrara ritornò di proprietà dei
nobili Solza, la famiglia che dal 1300 circa ne è rimasta proprietaria fino
all'inizio del XIX secolo. Dell'edificio sono rimasti la torre, l'ingresso e
una porzione della cinta muraria. La testimonianza più evidente e significativa
dell'antico maniero si trova oggi sul lato occidentale, a metà lunghezza, da
cui si innalza una torre di ingresso sporgente verso l'esterno e con tracce di
ponte levatoio. Le murature sono in ciottoli disposti a spina di pesce nei
corpi di fabbrica, e in mattoni rinforzati agli angoli da cantonali di pietra
nella torre. A questo link potete trovare qualche foto del monumento: https://www.tripadvisor.it/Attraction_Review-g1060078-d5827959-Reviews-Castello_di_Treviolo-Treviolo_Province_of_Bergamo_Lombardy.html
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Albegno, https://it.wikipedia.org/wiki/Treviolo,
http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/RL560-00103/
Foto: la prima è presa da https://media-cdn.tripadvisor.com/media/photo-s/05/28/48/78/castello-di-treviolo.jpg,
la seconda invece da https://media-cdn.tripadvisor.com/media/photo-s/05/28/48/6f/castello-di-treviolo.jpg
1 commento:
Grazie per questa preziosa testimonianza del castello che appartenne ai miei avi.
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