NOGAREDO (TN) - Palazzo Lodron
Le prime notizie di Nogaredo risalgono all'XI secolo, la sua storia è
principalmente legata alla dinastia Lodron. Nel 1456 Giorgio Lodron e Pietro
Lodron conquistarono ai Castelbarco i castelli di Castellano e di Castelnuovo
di Noarna, incorporando anche Nogaredo nel Feudo di Castellano-Castelnuovo.
Nogaredo fu una delle sedi centrali, dopo Castellano del feudo lodronico, che
cessò di esistere nel 1703. Il palazzo Lodron è una delle principali fonti
storiche che riconducono al passato di Nogaredo. Venne eretto nel XVI secolo su
preesistenti mura. Nicolò Lodron fu il primo committente importante. La sua
statua in grandezza naturale é posta in una nicchia sopra il portale principale.
Nel 1628 avvenne l'i
naugurazione del
palazzo ristrutturato e della cappella aggiunta. Il Principe Arcivescovo
di Salisburgo Paride Lodron incaricò il capomastro Santino Solari con lavori di
ristrutturazione e ampliamento della casa dei propri genitori a Nogaredo. L'edificio
era la sede del tribunale dell'inquisizione che nel 1647 tenne uno degli ultimi
processi alle streghe in Trentino: vi furono condanne per stregoneria e per
essere causa di malattie. Queste vicende vengono ricordate annualmente con la
manifestazione “Calendimaggio delle strie”. Anche se l'influenza lodroniana fu
grande, il popolo di Nogaredo riuscì ad adottare, nel 1760, uno statuto dei
capi famiglia che fu reso esecutivo grazie all'approvazione da parte del conte Ernesto
Maria Lodron. La carta di regola fu poi proibita sotto il dominio austriaco in
quanto considerata “illecita combriccola di popolo”. Per la vicinanza tra il
palazzo dei Lodron e la casa della famiglia Mozart si svilupparono intensi
contatti fra le due famiglie. Wolfgang Amadeus e la sua sorella Nannerl diedero
lezioni di pianoforte ai figli del conte Lodron. Mozart compose per la contessa
Antonia e le sue figlie Aloisia e Josepha Lodron il concerto per tre pianoforti
in fa maggiore (KV 242), il concerto Lodron - tenendo in considerazione le loro
capacitá. Il concerto e due divertimenti, meglio noti come
Lodronsche
Nachtmusiken (serenate lodroniane), furono dedicate alla contessa Antonia
Lodron, sua sostenitrice ed ammiratrice. Inoltre il giovane compositore durante
il suo viaggio in Italia si fermò anche a Rovereto (1769), entusiasmando il
pubblico nei diversi palazzi della cittá. Tale periodo lasció anche traccia
nell´opera di Mozart. Don Giovanni, in un duetto con il suo servo Leporello,
canta del Marzemino, vino tipico della zona: "Versa il vino! Eccellente
Marzemino! …". Nel 1990 l
a
famiglia Volpini de Maestri, discendenti dei conti Lodron,
ha aperto la casa al pubblico per eventi. I Volpini si sono dedicati con cura alla manutenzione ed al restauro
dell´ereditá storica. Lo stemma della famiglia Lodron viene così descritto: il
campo dello scudo è di colore rosso con un leone rampante d'argento, con la
coda bifida intrecciata tre volte - cimiero: il leone del campo dello scudo
nascente dalla corona. Oltrepassato il portone che immette nel palazzo da Via
Conti Lodron, ci si immerge nel verde del giardino dei ciliegi (come dice il
nome, con molte piante di ciliegio); verso monte, un muro di cinta con una
bella fontana con un leone che regge il motto "Fortitudo", emblema
dei Conti Lodron. L'ingresso nobile del palazzo è sormontato da una statua in
pietra calcarea che rappresenta un ufficiale imperiale in armatura
(probabilmente lo stesso Nicolò). La porta nord immette in un bel viale
alberato con ippocastani, fra due mura, che conduce alla località S.Lucia. Il
cortile è aperto al pubblico. Il palazzo è disposto su tre lati: un lungo corpo
centrale e due ali. Il corpo centrale è difeso verso valle da un muro con torri
agli angoli. Il viale d'accesso è compreso fra due torri con naselli e
feritoie. Nelle sale del palazzo oggi si tengono concerti, manifestazioni
culturali, si festeggiano matrimoni. Nel salone ogni autunno, in occasione del
Festival Mozart di Rovereto viene fra altro eseguita la "Serenata Lodron
("Lodronische Nachtmusik"), che Mozart aveva composto a Salisburgo
per i Lodron. Il centro del Palazzo è formato dalla sala del giudizio, dove
furono tenuti i processi alle streghe. Il salone fu anche adibito a salone per
concerti e Mozart pare fosse rimasto entusiasta dall'acustica di questa sala.
Anche oggi, come allora, serate musicali, concerti o conferenze trovano in
questa sala un ambiente ideale e speciale. Il soffitto della sala da pranzo è
arricchito da un affresco del XVI secolo racchiuso da una cornice ovale di
stucchi. Un artista sconosciuto dipinse il Conte Ludovico Lodron in battaglia
contro i Turchi. Si trova poi un grande tavolo per 16 persone, i cassettoni e
un grande armadio. Il salotto è dominato da una stufa a ole del XVII secolo e il pavimento è
quello originale. Dal balcone in legno (costruito agli inizi del 1900) si può
ammirare un bel panorama sulla Vallagarina. Altro link suggerito: http://www.visitrovereto.it/scopri/palazzi/palazzo-lodron/
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Nogaredo, http://www.palazzolodron.org/storia/,
http://www.comune.nogaredo.tn.it/Territorio/Luoghi-e-punti-di-interesse/Cosa-puoi-visitare2/I-Conti-Lodron-e-Palazzo-Lodron
Foto: la prima è presa da http://www.ladigetto.it/files.php?file=Rubriche/Nadia_Covelli_4_244045987.jpg,
la seconda, invece, da http://www.mondimedievali.net/Castelli/Trentino/trento/nogaredpal02.jpg
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