lunedì 6 giugno 2016

Il castello di lunedì 6 giugno






NOGAREDO (TN) - Palazzo Lodron

Le prime notizie di Nogaredo risalgono all'XI secolo, la sua storia è principalmente legata alla dinastia Lodron. Nel 1456 Giorgio Lodron e Pietro Lodron conquistarono ai Castelbarco i castelli di Castellano e di Castelnuovo di Noarna, incorporando anche Nogaredo nel Feudo di Castellano-Castelnuovo. Nogaredo fu una delle sedi centrali, dopo Castellano del feudo lodronico, che cessò di esistere nel 1703. Il palazzo Lodron è una delle principali fonti storiche che riconducono al passato di Nogaredo. Venne eretto nel XVI secolo su preesistenti mura. Nicolò Lodron fu il primo committente importante. La sua statua in grandezza naturale é posta in una nicchia sopra il portale principale. Nel 1628 avvenne l'inaugurazione del palazzo ristrutturato e della cappella aggiunta. Il Principe Arcivescovo di Salisburgo Paride Lodron incaricò il capomastro Santino Solari con lavori di ristrutturazione e ampliamento della casa dei propri genitori a Nogaredo. L'edificio era la sede del tribunale dell'inquisizione che nel 1647 tenne uno degli ultimi processi alle streghe in Trentino: vi furono condanne per stregoneria e per essere causa di malattie. Queste vicende vengono ricordate annualmente con la manifestazione “Calendimaggio delle strie”. Anche se l'influenza lodroniana fu grande, il popolo di Nogaredo riuscì ad adottare, nel 1760, uno statuto dei capi famiglia che fu reso esecutivo grazie all'approvazione da parte del conte Ernesto Maria Lodron. La carta di regola fu poi proibita sotto il dominio austriaco in quanto considerata “illecita combriccola di popolo”. Per la vicinanza tra il palazzo dei Lodron e la casa della famiglia Mozart si svilupparono intensi contatti fra le due famiglie. Wolfgang Amadeus e la sua sorella Nannerl diedero lezioni di pianoforte ai figli del conte Lodron. Mozart compose per la contessa Antonia e le sue figlie Aloisia e Josepha Lodron il concerto per tre pianoforti in fa maggiore (KV 242), il concerto Lodron - tenendo in considerazione le loro capacitá. Il concerto e due divertimenti, meglio noti come Lodronsche Nachtmusiken (serenate lodroniane), furono dedicate alla contessa Antonia Lodron, sua sostenitrice ed ammiratrice. Inoltre il giovane compositore durante il suo viaggio in Italia si fermò anche a Rovereto (1769), entusiasmando il pubblico nei diversi palazzi della cittá. Tale periodo lasció anche traccia nell´opera di Mozart. Don Giovanni, in un duetto con il suo servo Leporello, canta del Marzemino, vino tipico della zona: "Versa il vino! Eccellente Marzemino! …". Nel 1990 la famiglia Volpini de Maestri, discendenti dei conti Lodron, ha aperto la casa al pubblico per eventi. I Volpini si sono dedicati con cura alla manutenzione ed al restauro dell´ereditá storica. Lo stemma della famiglia Lodron viene così descritto: il campo dello scudo è di colore rosso con un leone rampante d'argento, con la coda bifida intrecciata tre volte - cimiero: il leone del campo dello scudo nascente dalla corona. Oltrepassato il portone che immette nel palazzo da Via Conti Lodron, ci si immerge nel verde del giardino dei ciliegi (come dice il nome, con molte piante di ciliegio); verso monte, un muro di cinta con una bella fontana con un leone che regge il motto "Fortitudo", emblema dei Conti Lodron. L'ingresso nobile del palazzo è sormontato da una statua in pietra calcarea che rappresenta un ufficiale imperiale in armatura (probabilmente lo stesso Nicolò). La porta nord immette in un bel viale alberato con ippocastani, fra due mura, che conduce alla località S.Lucia. Il cortile è aperto al pubblico. Il palazzo è disposto su tre lati: un lungo corpo centrale e due ali. Il corpo centrale è difeso verso valle da un muro con torri agli angoli. Il viale d'accesso è compreso fra due torri con naselli e feritoie. Nelle sale del palazzo oggi si tengono concerti, manifestazioni culturali, si festeggiano matrimoni. Nel salone ogni autunno, in occasione del Festival Mozart di Rovereto viene fra altro eseguita la "Serenata Lodron ("Lodronische Nachtmusik"), che Mozart aveva composto a Salisburgo per i Lodron. Il centro del Palazzo è formato dalla sala del giudizio, dove furono tenuti i processi alle streghe. Il salone fu anche adibito a salone per concerti e Mozart pare fosse rimasto entusiasta dall'acustica di questa sala. Anche oggi, come allora, serate musicali, concerti o conferenze trovano in questa sala un ambiente ideale e speciale. Il soffitto della sala da pranzo è arricchito da un affresco del XVI secolo racchiuso da una cornice ovale di stucchi. Un artista sconosciuto dipinse il Conte Ludovico Lodron in battaglia contro i Turchi. Si trova poi un grande tavolo per 16 persone, i cassettoni e un grande armadio. Il salotto è dominato da una stufa a ole del XVII secolo e il pavimento è quello originale. Dal balcone in legno (costruito agli inizi del 1900) si può ammirare un bel panorama sulla Vallagarina. Altro link suggerito: http://www.visitrovereto.it/scopri/palazzi/palazzo-lodron/

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Nogaredo, http://www.palazzolodron.org/storia/, http://www.comune.nogaredo.tn.it/Territorio/Luoghi-e-punti-di-interesse/Cosa-puoi-visitare2/I-Conti-Lodron-e-Palazzo-Lodron

Foto: la prima è presa da http://www.ladigetto.it/files.php?file=Rubriche/Nadia_Covelli_4_244045987.jpg, la seconda, invece, da http://www.mondimedievali.net/Castelli/Trentino/trento/nogaredpal02.jpg

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