CASTRI DI LECCE (LE) – Palazzo Ducale Vernazza
Dai pochi documenti storici esistenti si apprende che nel 1190 il casale di
Castri fu donato alla Chiesa di Lecce dal conte normanno Tancredi d’Altavilla.
Appartenne alla mensa vescovile di Lecce fino al 1262, anno in cui il casale fu
frazionato in due parti (Castrifrancone e Castriguarino). Una parte di esso fu
ceduto a Olivi De Lettere, un'altra parte andò invece alla famiglia Bonsecolo.
In particolare:
- (Castrifrancone) -
Nel 1353 il casale dai De Lettere venne acquistato dalla famiglia
napoletana dei Frantone. Nel corso dei secoli, il feudo passò, per motivi
di eredità, sotto il controllo di varie famiglie della nobiltà leccese
quali i Dell'Acaya, i Valentini, i Grimaldi, i Mattei e i Cicala.
- (Castriguarino) - La
parte della famiglia dei Bonsecolo passò, nel 1302, ad Agostino Guarino da
cui derivò il nome di Castriguarino. In seguito, dopo varie vicissitudini
feudali, venne acquistata nel 1709 dalla famiglia genovese dei Vernazza.
Dal 1709 entrambi i casali appartennero ai Vernazza; tuttavia continuarono
ad esistere due distinte realtà. In seguito alla delibera consiliare del 12
novembre 1891, per regio decreto, la divisione fu annullata e si procedette
all'unificazione dei due casali. Il Palazzo Ducale Vernazza fu in origine
realizzato già nel Cinquecento dai Guarino, di cui conserva l’impianto
fortificato originario, ma venne radicalmente trasformato da Aniello Vernazza
(figlio di Andrea) alcuni anni dopo l'acquisto dei feudi-casali di
Castrifrancone e Castriguarino, avvenuto nel 1709 da parte della famiglia
Vernazza. I lavori furono iniziati verso il 1714, quando era ancora in vita
Andrea padre di Aniello e dopo varie vicissitudini furono terminati da
quest'ultimo nell'anno 1724, come risulta anche da un'incisione esistente sul
prospetto principale del palazzo e dopo che la famiglia Vernazza ottenne sui
due casali di Castri e sul feudo di Gramignano il titolo ducale. La maestranze
che eseguirono i lavori di costruzione del "Palazzo Vernazza" furono
locali. All'edificazione parteciparono i capimastri fratelli Francesco e
Pasquale Margoleo di Martano, il maestro orlando Lazzaro della stessa località
ed i fratelli Stefano e Camillo Comi di Corigliano d'Otranto. La sfarzosa e
lunga facciata è caratterizzata da un ampio portale bugnato con loggia
sovrastante, ornato da festoni floreali e sovrastato da un balcone barocco
decorato con putti e maschere di leoni. Le stanze interne, ricche di motivi
architettonici di gusto settecentesco, si distribuiscono intorno al cortile
centrale. Attualmente il
Palazzo è privato, ma i diversi proprietari si sono già detti
disponibili a vendere la proprietà. L’obiettivo è infatti quello di portarlo a
nuova vita e destinarlo ad attività culturali che possano attrarre i turisti. A tale scopo nello scorso aprile
, 25 giovani universitari provenienti dalle Università e-Campus e
la Sapienza di Roma, con le quali l'Amministrazione Comunale ha sottoscritto un
protocollo d'intesa e partenariato, sono venuti a Castri per effettuare una
serie di rilevazioni sull’edificio. I lavori completi verranno successivamente
donati all'amministrazione Comunale. Ecco un brevissimo video sul palazzo,
a cura del Comune di Castri:
https://www.youtube.com/watch?v=g5_fvC1xRCM
Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Castri_di_Lecce,
http://www.nelsalento.com/guide/castri-di-lecce.html,
http://www.trnews.it/2016/04/05/palazzo-vernazza-a-castri-giovani-architetti-progettano-il-suo-futuro/123142827/,
https://www.facebook.com/events/603472993134369/,
http://www.mondimedievali.net/Castelli/Puglia/lecce/provincia000.htm
Foto: la prima è di Lupiae su
https://it.wikipedia.org/wiki/Castri_di_Lecce#/media/File:Palazzo_Castri_di_Lecce.jpg,
la seconda è presa da
http://lecce.bakeca.it/dettaglio/vendita-case/vendita-multilocale-in-castri-jmy599345625
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