RANZO (IM) - Castello Clavesana
Il toponimo è attestato per la prima volta intorno al XIII secolo nella
versione Rancio, derivante probabilmente dal termine romano gentilizio Rantius.
È probabile che anche questa zona della valle Arroscia fosse abitata già in
epoca protostorica dove, alle primitive popolazioni dedite alla caccia e alla
pastorizia, subentrarono poi i Liguri Ingauni durante l'epoca preromana e che
"colonizzarono" l'intero entroterra ligure. Alla caduta dell'Impero
romano d'Occidente (476) anche il territorio di Ranzo fu interessato dalle
invasioni barbariche, a cui seguirono le dominazioni da parte dei Longobardi -
nel 643 - e dei Franchi fino all'888. Nel periodo carolingio entrò assieme ad
altri paesi del fondovalle fra i possedimenti del Contado di Albenga e,
successivamente, nella Marca Arduinica sotto giurisdizione dello stesso
comitato albenganese. Con la dissoluzione della marca il feudo di Ranzo fu
sottoposto al controllo dei marchesi di Clavesana e a tale periodo risalirebbe
la costruzione presso il paese di una fortificazione per proteggere il
territorio dalle mire espansionistiche del Comune di Albenga. Nel 1233 la
popolazione ranzese partecipò assieme ad altri borghi della valle Arroscia alla
fondazione di Pieve di Teco. Al 1355 è datata la cessione da parte dei marchesi
di Clavesana di una parte del territorio di Ranzo ai marchesi Emanuele e
Aleramo Del Carretto; la restante parte venne comunque poi ceduta nel 1358 alla
Repubblica di Genova che mantenne il marchese Emanuele di Clavesana quale suo
feudatario in loco. Nuovi scontri tra le famiglie feudali dei Ceva, Del
Carretto e Clavesana per altri possedimenti all'interno del territorio ranzese
portarono nel 1386 ad un intervento diretto del doge di Genova Antoniotto
Adorno. Il lodo dogale stabilì la cessione da parte dei Del Carretto di tre
quarti di Ranzo alla repubblica genovese, legando però la facoltà di
conservarli come semplici feudi: la famiglia carrettesca risultò quindi
proprietaria esclusiva di un quarto del territorio ranzese e feudataria, per
conto di Genova, dei restanti tre quarti di Ranzo. Fu il nobile Giovanni di
Saluzzo, marchese di Clavesana, a cedere definitivamente l'intero territorio di
Ranzo alla Repubblica di Genova nel 1393 che sottopose questa parte di
territorio nel capitaneato di Pieve di Teco sino alla dominazione napoleonica
di fine XVIII secolo. Con la dominazione francese il territorio di Ranzo
rientrò dal 2 dicembre 1797 all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile
del 1798 fece parte del VI cantone, come capoluogo, della Giurisdizione di
Centa e dal 1803 centro principale del III cantone di Pieve nella Giurisdizione
degli Ulivi; nel 1804 aggregò i territori dei soppressi comuni di Bacelega e
Costa Bacelega. Annesso al Primo impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814
venne inserito nel Dipartimento di Montenotte. Oggi nei dintorni rimangono solo
i ruderi del castello eretto dai marchesi di Clavesana nel Basso Medioevo,
anche se la tradizione popolare riferirebbe di una prima postazione difensiva
risalente ad un periodo interiore all'anno Mille per scongiurare le frequenti
incursioni saracene.
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Ranzo
Foto: non avendo trovato alcuna immagine del castello sul
web (magari qualcuno che abita in zona potrebbe procurarne qualcuna e
condividerla qui...), ho deciso di inserire lo stemma dei Marchesi di
Clavesana.
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