mercoledì 7 settembre 2016

Il castello di mercoledì 7 settembre





RANZO (IM) - Castello Clavesana

Il toponimo è attestato per la prima volta intorno al XIII secolo nella versione Rancio, derivante probabilmente dal termine romano gentilizio Rantius. È probabile che anche questa zona della valle Arroscia fosse abitata già in epoca protostorica dove, alle primitive popolazioni dedite alla caccia e alla pastorizia, subentrarono poi i Liguri Ingauni durante l'epoca preromana e che "colonizzarono" l'intero entroterra ligure. Alla caduta dell'Impero romano d'Occidente (476) anche il territorio di Ranzo fu interessato dalle invasioni barbariche, a cui seguirono le dominazioni da parte dei Longobardi - nel 643 - e dei Franchi fino all'888. Nel periodo carolingio entrò assieme ad altri paesi del fondovalle fra i possedimenti del Contado di Albenga e, successivamente, nella Marca Arduinica sotto giurisdizione dello stesso comitato albenganese. Con la dissoluzione della marca il feudo di Ranzo fu sottoposto al controllo dei marchesi di Clavesana e a tale periodo risalirebbe la costruzione presso il paese di una fortificazione per proteggere il territorio dalle mire espansionistiche del Comune di Albenga. Nel 1233 la popolazione ranzese partecipò assieme ad altri borghi della valle Arroscia alla fondazione di Pieve di Teco. Al 1355 è datata la cessione da parte dei marchesi di Clavesana di una parte del territorio di Ranzo ai marchesi Emanuele e Aleramo Del Carretto; la restante parte venne comunque poi ceduta nel 1358 alla Repubblica di Genova che mantenne il marchese Emanuele di Clavesana quale suo feudatario in loco. Nuovi scontri tra le famiglie feudali dei Ceva, Del Carretto e Clavesana per altri possedimenti all'interno del territorio ranzese portarono nel 1386 ad un intervento diretto del doge di Genova Antoniotto Adorno. Il lodo dogale stabilì la cessione da parte dei Del Carretto di tre quarti di Ranzo alla repubblica genovese, legando però la facoltà di conservarli come semplici feudi: la famiglia carrettesca risultò quindi proprietaria esclusiva di un quarto del territorio ranzese e feudataria, per conto di Genova, dei restanti tre quarti di Ranzo. Fu il nobile Giovanni di Saluzzo, marchese di Clavesana, a cedere definitivamente l'intero territorio di Ranzo alla Repubblica di Genova nel 1393 che sottopose questa parte di territorio nel capitaneato di Pieve di Teco sino alla dominazione napoleonica di fine XVIII secolo. Con la dominazione francese il territorio di Ranzo rientrò dal 2 dicembre 1797 all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 fece parte del VI cantone, come capoluogo, della Giurisdizione di Centa e dal 1803 centro principale del III cantone di Pieve nella Giurisdizione degli Ulivi; nel 1804 aggregò i territori dei soppressi comuni di Bacelega e Costa Bacelega. Annesso al Primo impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento di Montenotte. Oggi nei dintorni rimangono solo i ruderi del castello eretto dai marchesi di Clavesana nel Basso Medioevo, anche se la tradizione popolare riferirebbe di una prima postazione difensiva risalente ad un periodo interiore all'anno Mille per scongiurare le frequenti incursioni saracene.

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Ranzo

Foto: non avendo trovato alcuna immagine del castello sul web (magari qualcuno che abita in zona potrebbe procurarne qualcuna e condividerla qui...), ho deciso di inserire lo stemma dei Marchesi di Clavesana.  

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