martedì 6 settembre 2016

Il castello di martedì 6 settembre







AQUILA D'ARROSCIA (IM) - Castello dell'Aquila dei Clavesana 

Il borgo di Aquila e altri luoghi della valle Arroscia entrarono dal 1202 a far parte del Marchesato di Clavesana - alleato della Repubblica di Genova - e furono i marchesi ad erigere, intorno all'XI secolo, il locale castello su una sommità rocciosa di una collina e a ridosso del paese. E collegato al maniero deriverebbe, secondo alcune supposizioni, il toponimo Aquila: una leggenda popolare farebbe infatti riferimento a questo rapace che usualmente si stanziava nei pressi della collina, detta poi "dell'Aquila". Un'altra versione dell'origine toponomastica, considerata più verosimile, si collegherebbe invece ad un'importante famiglia del luogo - i Cha - che nel proprio stemma araldico aveva la raffigurazione di due aquile sormontate da una corona imperiale. Nel 1328 il borgo e il castello furono occupati dal marchese Giorgio Del Carretto, che rilevò il possedimento dal vassallo dei Clavesana Oberto Cepolla, salvo poi in epoca successiva ritornare tra i territori del marchesato. Nel 1386 il territorio di Aquila e parte della valle Arroscia passarono sotto il controllo diretto della repubblica genovese, che inserì Aquila nel vicariato di Ranzo e poi nel capitaneato di Pieve di Teco. Fu questo un periodo fortunoso per l'economia del paese e del territorio per l'intensificarsi dei traffici commerciali tra la valle, il Piemonte e la costa ligure. Seguì quindi le sorti del marchesato di Zuccarello e con esso rientrò, dopo la guerra tra Genovesi e Sabaudi nel 1624, tra i possedimenti della Repubblica di Genova, che sottopose Aquila alla giurisdizione del commissariato zuccarellese. Con la dominazione francese il territorio di Aquila rientrò dal 2 dicembre 1797 all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 fece parte del I cantone, con capoluogo Albenga, della Giurisdizione di Centa e dal 1803 centro principale del III cantone di Pieve nella Giurisdizione degli Ulivi; nel 1804 aggregò il territorio del soppresso comune di Gavenola. Annesso al Primo Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento di Montenotte. Il castello sarebbe stato eretto nel 1090 ma mancano notizie precise fino al 1202, quando il territorio, nel frattempo entrato a far parte del marchesato di Clavesana, fu oggetto di alleanza con Genova. Nel 1286 Albenga avrebbe voluto impadronirsene ma Emanuele l, che vi aveva preso dimora, lo difese strenuamente. Se ne impossessò invece il marchese Giorgio Del Carretto nel 1346. Trascorsi pochi anni il feudo tornò ad essere dominio dei Clavesana e ciò fino al 1393, quando il marchese Giovanni di Saluzzo lo vendette al Comune di Genova del quale, da questo momento, Aquila d'Arroscia seguì il destino. Del castello sono ancora visibili le vecchie mura merlate e i quattro lati della torre poligonale mozzata. Altri link sull'argomento: http://www.giorgiorigon.it/magazin/evocazioni/vestigia/castellaquila.htm, http://aquilacomune.it/la-storia/

Fonti: http://www.quotazero.com/forum/viewtopic.php?f=55&t=11700&p=292021, http://www.micologicovoghera.it/castellermo2011.html, https://it.wikipedia.org/wiki/Aquila_d%27Arroscia#Architetture_militari

Foto: entrambe di Piervi, prese da http://www.quotazero.com/forum/viewtopic.php?f=55&t=11700&p=292021, la terza è presa da http://www.gulliver.it/uploaded/2013/large/20130524002050.jpg

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