AQUILA D'ARROSCIA (IM) - Castello dell'Aquila dei Clavesana
Il borgo di Aquila e altri luoghi della valle Arroscia entrarono dal 1202 a
far parte del Marchesato di Clavesana - alleato della Repubblica di Genova - e
furono i marchesi ad erigere, intorno all'XI secolo, il locale castello su una
sommità rocciosa di una collina e a ridosso del paese. E collegato al maniero
deriverebbe, secondo alcune supposizioni, il toponimo Aquila: una leggenda
popolare farebbe infatti riferimento a questo rapace che usualmente si
stanziava nei pressi della collina, detta poi "dell'Aquila". Un'altra
versione dell'origine toponomastica, considerata più verosimile, si
collegherebbe invece ad un'importante famiglia del luogo - i Cha - che nel
proprio stemma araldico aveva la raffigurazione di due aquile sormontate da una
corona imperiale. Nel 1328 il borgo e il castello furono occupati dal
marchese Giorgio Del Carretto, che rilevò il possedimento dal vassallo dei
Clavesana Oberto Cepolla, salvo poi in epoca successiva ritornare tra i
territori del marchesato. Nel 1386 il territorio di Aquila e parte della valle
Arroscia passarono sotto il controllo diretto della repubblica genovese, che
inserì Aquila nel vicariato di Ranzo e poi nel capitaneato di Pieve di Teco. Fu
questo un periodo fortunoso per l'economia del paese e del territorio per
l'intensificarsi dei traffici commerciali tra la valle, il Piemonte e la costa
ligure. Seguì quindi le sorti del marchesato di Zuccarello e con esso rientrò,
dopo la guerra tra Genovesi e Sabaudi nel 1624, tra i possedimenti della
Repubblica di Genova, che sottopose Aquila alla giurisdizione del commissariato
zuccarellese. Con la dominazione francese il territorio di Aquila rientrò dal 2
dicembre 1797 all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 fece
parte del I cantone, con capoluogo Albenga, della Giurisdizione di Centa e dal
1803 centro principale del III cantone di Pieve nella Giurisdizione degli Ulivi;
nel 1804 aggregò il territorio del soppresso comune di Gavenola. Annesso al Primo
Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento di
Montenotte.
Il castello sarebbe stato eretto nel 1090 ma mancano
notizie precise fino al 1202, quando il territorio, nel frattempo entrato a far
parte del marchesato di Clavesana, fu oggetto di alleanza con Genova. Nel 1286
Albenga avrebbe voluto impadronirsene ma Emanuele l, che vi aveva preso dimora,
lo difese strenuamente. Se ne impossessò invece il marchese Giorgio Del
Carretto nel 1346. Trascorsi pochi anni il feudo tornò ad essere dominio dei
Clavesana e ciò fino al 1393, quando il marchese Giovanni di Saluzzo lo vendette
al Comune di Genova del quale, da questo momento, Aquila d'Arroscia seguì il
destino. Del castello sono ancora visibili le vecchie mura merlate e i
quattro lati della torre poligonale mozzata. Altri link sull'argomento: http://www.giorgiorigon.it/magazin/evocazioni/vestigia/castellaquila.htm,
http://aquilacomune.it/la-storia/
Fonti: http://www.quotazero.com/forum/viewtopic.php?f=55&t=11700&p=292021,
http://www.micologicovoghera.it/castellermo2011.html, https://it.wikipedia.org/wiki/Aquila_d%27Arroscia#Architetture_militari
Foto: entrambe di Piervi, prese da
http://www.quotazero.com/forum/viewtopic.php?f=55&t=11700&p=292021, la
terza è presa da http://www.gulliver.it/uploaded/2013/large/20130524002050.jpg
Nessun commento:
Posta un commento