SCANDICCI (FI) - Castello dell'Acciaiolo
Chiamato anche Villa dell'Acciaiolo o, più semplicemente,
l'Acciaiolo, è una dimora storica gentilizia ora di proprietà pubblica. Si
trova a Scandicci in via Pantin. Le prime notizie sull'esistenza del complesso,
sorto in località Calcherelli o Carcherelli o ancora Carcheregli
( nei documenti antichi) , risalgono al XIV secolo quando era un fortilizio
merlato di Nardo di messer Bencivenni Rucellai, proprietario di numerosi
possedimenti in tutto il contado fiorentino. Il castello, chiamato all'epoca
fattoria di Carcherelli, aveva una posizione privilegiata rispetto alla valle
dell'Arno poiché permetteva un controllo militare sul fiume. Col passaggio ad
altri proprietari, nel tempo il castello perse la propria funzione difensiva,
diventando una residenza signorile. Nel XVI secolo la proprietà passo ai Davizzi,
come ricorda lo stemma ancora presente sulle torri nord e sud. Sotto la
proprietà di Neri di Pietro Davizzi il castello fu scenario di un fatto di
sangue: egli, dopo aver tenuto la moglie prigioniera nel maniero, se ne sbarazzò
avvelenandola a morte. Per il misfatto l'uomo subì una pesante condanna,
venendo permanentemente esisliato dal territorio fiorentino. Solo nel 1546, con
l'acquisto della struttura da parte del senatore Roberto Acciaioli, figlio di Donato,
la sede assunse l'attuale nome. L'ingresso, la scala, i soffitti a cassettoni e
l'imponente camino risalgono a questo periodo. Nel XVIII secolo fu edificata la
cappella dedicata alla Santa Croce, per opera della famiglia Gentile-Farinola
subentrata nella proprietà agli Acciaioli. Nel 1874 i Farinola ospitarono la
scrittrice inglese Ouida. I tre proprietari successivi furono i Capra, poi i
Caini e, dal 16 febbraio 1999, l'amministrazione comunale di Scandicci, che ne
ha avviato dal 2002 un restauro capillare, concluso nel 2008. Nel 2000 il
castello-villa è stato vincolato dalla Soprintendenza ai Beni Ambientali ed
Architettonici di Firenze, con un vincolo di scopo che lega l'uso della
struttura ad attività di formazione, impiego e ricerca. Il corpo centrale del
castello, dotato di giardino murato e circondato da un ampio parco oggi
destinato ad uso pubblico, ha subito varie modifiche nel tempo, ma ha mantenuto
un certo aspetto severo tre-quattrocentesco grazie alle due torri con merlatura
guelfa e alla cinta muraria in pietra a filaretto, con conci disposti a fascia
e in chiave, che circonda la struttura. All'interno gli ambienti sono
organizzati attorno a un cortile, con a ovest bassi edifici un tempo abitati
dai braccianti agricoli, e ad est gli ambienti signorili. Il nucleo più antico
di questa ala è la parte centrale, con i resti visibili in facciata di una
casa-torre in pietra concia alla quale vennero poi aggiunte due ali laterali
adiacenti: le stanze a sud sono più semplici, con alti soffitti a cassettoni,
ma più antiche, mentre quelle nella metà nord sono decorate da affreschi
sei-settecenteschi, tra cui spiccano quelli di vedute e finte rovine di una
stanza affacciata sul giardino. La cappella di famiglia è posta fuori dal
recinto delle mura, ma immediatamente adiacente ed accessibile dall'interno
tramite un passaggio con decorazioni a stucco a forma di conchiglia. È a pianta
quadrata e dotata, su ciascun angolo, di quattro nicchie semicircolare.
All'interno si trovano un busto di Paolo Valentino Farinola e due lapidi di
membri della famiglia, una recante la data 1821. Sull'altare in stucco si trova
una tela con l'Adorazione della Croce, che rimanda alla dedica alla
Santa Croce. Il giardino murato oggi presenta solo tracce dell'originario
impianto settecentesco, come l'esedra rustica decorata a mosaico in asse col
portale che conduce all'appartamento signorile. La limonaia, situata a nord,
era stata adibita anche a cantina. Oggi il Castello, che si trova nel centro
della città, con il suo parco di 36.000 mq è a disposizione dei cittadini. Dal
2008 il castello ha ospitato al suo interno una sede distaccata dell' Istituto Internazionale Fashion, design & Marketing Polimoda,
fino al trasferimento nel 2015 presso la sua nuova sede nell'area del Centro
Rogers. Il Castello dell’Acciaiolo è diventato nel 2011 sede dell' Istituto
Tecnico Superiore per il Made in Italy M.I.T.A., Fondazione
pubblico-privata (I.T.S.) promossa dal Ministero dell'Istruzione, Università e
Ricerca, dalla Regione Toscana, dal Comune di Scandicci e circa un centinaio di
Aziende
della moda del territorio, quale scuola di eccellenza per
facilitare lo sviluppo economico dei settori nazionali più competitivi. Uno
spazio ricco di laboratori e attrezzature che consentono di accogliere
un'affluenza giornaliera di oltre 80 studenti, dedicato alla moda, alla
pelletteria e ai suoi accessori. Oltre ai locali concessi per fini formativi,
dal 2008, il cortile interno del Castello e gli spazi attigui sono stati
destinati dal Comune di Scandicci ad attività di ristorazione e promozione. La
gara è stata vinta da Slow Food Scandicci srl che qui vi ha aperto
un’osteria e la sede di una Fondazione per la biodiversità in cui vengono realizzate
attività di comunicazione, convegni e laboratori aperti. L'immenso parco del
castello, fin da subito aperto alla cittadinanza, dal 2001 è uno dei luoghi
protagonisti della manifestazione estiva Open City con concerti, spettacoli,
mostre e numerosi altri eventi culturali. Altri link suggeriti: http://www.castellitoscani.com/italian/acciaioli.htm,
http://www.acciaioloslow.it/storia-acciaiolo.php, http://www.turismo.intoscana.it/site/it/elemento-di-interesse/Visita-al-Castello-dellAcciaiolo-di-Scandicci/,
video di atlas1965ify: https://www.youtube.com/watch?v=3MNs0kqBZJM
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Villa_L%27Acciaiolo, http://www.scandiccicultura.eu/patrimonio-culturale/il-castello-dellacciaiolo.html,
Foto: la prima è presa da http://www.photocompetition.it/portfolio/castello-dellacciaiolo/411.html,
la seconda è di Kensimo su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/345902
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