L'AQUILA - Castello in frazione Camarda
Camarda ha origine durante l'Alto Medioevo, quando un'incursione di Longobardi
spinse molti abitanti di
Forcona (area archeologica sita nella zona di
Bagno - località Civita di Bagno) a rifugiarsi nei luoghi limitrofi. Secondo la
leggenda, il nome di Camarda deriverebbe dal grido "
Cama ardet!",
urlato dai contadini che videro bruciare i loro covoni, a cui alcuni soldati
Longobardi avevano dato fuoco. Successivamente, Camarda fu uno dei borghi che
contribuirono alla fondazione di L'Aquila. Da allora, questo borgo legò il suo
destino a quello della città. Nel XIX secolo, Camarda fu eletto Comune, ma
presto perse questo titolo, per diventare semplicemente una delle frazioni di
L'Aquila. Costruito nell'XI secolo, il castello è menzionato nel Chronicon
Farfense del decimo secolo, in cui è scritto che era proprietà del signore di
Intempera (oggi Tempera) Atenulfo nel 1173. Diverse volte citato nelle
documentazioni più importanti del Duecento, il castello fu comprato da Stefano
Valles di Napoli nel 1533. Da una descrizione affascinate e ricca, scritta dal
famoso storico aquilano
Antinori,
il maniero di Camarda risultava ancora ben efficiente e stabilmente usato nel
Settecento. Il recinto del castello era potenziato da quattro torrioni; quello
situato a settentrione, nel punto più alto, era il più elevato con il compito
di puntone di vedetta e di ultima difesa. All’epoca si poteva ancora vedere la
porta d’ingresso, successivamente distrutta, che permetteva ai mezzi agricoli
l’accesso nel recinto. Le torri di cinta sono state abbattute o convertite e
riusate mentre la torre principale si preserva tuttora, sebbene in condizioni
molto precarie poiché la copertura ha ceduto. Di forma quadrangolare, quest'ultima
era accessibile fino al 2009, quando il terremoto l'ha fatta crollare a metà. Il
castello era dunque assai modificato rispetto alla sua struttura originaria, ne
rimanevano tracce di mura inglobate nel centro storico. Si potevano ancora
riconoscere, in alcuni tratti delle mura, le cannoniere e le fuciliere
originarie. Al vertice dell’agglomerato edilizio di Camarda si ergeva, maestosa
e solenne, la torre, detta del Castello, che merita un cenno speciale. Questa
era composta da un muro, che girava in quattro angoli, non tutti uguali, con
altrettanti torrioni, dei quali quello posto a settentrione era il più alto,
l’attuale torre del castello. La sua costruzione è da ricondurre con ogni
probabilità al fenomeno dell’incastellamento, verificatosi intorno al Mille,
anche se l’impianto arrivato ai giorni nostri si riferiva ad un rifacimento del
tardo Quattrocento. Come in quasi tutti i castelli, fu quasi certamente la
torre principale ad essere edificata per prima, con funzione di avvistamento e
di controllo del territorio. Ad essa, in un secondo tempo, fu collegata la
muraglia, di forma trapezoidale, che comprendeva altre due torri rompi-tratta
ad ovest e una torre angolare a sud. L’insieme assumeva la classica
connotazione del castello-recinto, in questo caso assai prossimo al centro
abitato, con qualche edificio all’interno delle mura. Altro link sull'argomento:
http://www.regione.abruzzo.it/xcultura/index.asp?modello=torreaq&servizio=xList&stileDiv=monoLeft&template=intIndex&b=menuTorr21223&tom=1223
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Camarda, http://www.inabruzzo.it/camarda-castello-recinto.html,
http://www.mondimedievali.net/Castelli/Abruzzo/laquila/provincia000.htm
Foto: la prima è presa da http://www.iloveabruzzo.net/images/2015/luglio/camard02.jpg,
la seconda è di Giovanni Lattanzi su https://plus.google.com/photos/106464908274500266961/albums/5828880299855179217/5828880794274090194
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