sabato 14 luglio 2012

Il castello di domenica 15 luglio




QUERO (BL) - Castelnuovo

Costruito attorno al 1376 dal capitano della Serenissima di Venezia Jacopo Cavalli per controllare la strada Feltrina che congiungeva i monti bellunesi con la pianura trevigiana, rimase a lungo funzionante come dogana. La necessità era dunque di difendere la repubblica veneta dagli attacchi dei nemici, in particolare dalle forze dei duchi d'Austria. La maestosa costruzione, che sorge poco prima di Santa Maria, si articola in due grosse torri: la maggiore, fornita di caditoie, e la minore, poggiante sul letto del Piave. Quest'ultima era un tempo collegata ad un'altra torre sulla riva opposta mediante una catena che regolava i traffici sul fiume. A testimoniare l'importanza attribuita alla fortezza, detta Castelnuovo perché sostituiva un precedente sistema murario di difesa di origine longobarda o addiritura romana, è l'invio di castellani scelti fra le famiglie nobili, che vi rimanevano due anni con potere di giurisdizione sul territorio della pieve di Quero. Fra questi il più famoso è Girolamo Miani che nel 1511, durante la Guerra della Lega di Cambrai, si distinse per la strenua difesa del maniero, e della Repubblica Veneta, e venne fatto prigioniero dalle armate imperiali Austriache. Fu liberato, come egli stesso raccontò, per intervento della Madonna. Tale episodio straordinario lo indusse a riconsiderare gli scopi della sua vita. Dal 1528 al 1537, anno della sua morte, Girolamo Miani dedicò la sua vita interamente agli orfani e alla gioventù abbandonata, e fondò l'ordine dei PADRI SOMASCHI, che ancora oggi continuano la sua missione. Una vicenda che contribuisce ad accrescere il fascino di Castelnuovo, testimone non solo di fatti di sangue e rivoluzioni terrene, ma anche di rivoluzioni dell'animo. L'eco di questo avvenimento riecheggia fra le mura del castello, assieme alle grida delle guardie impegnate in battaglia, o alle voci dei dazieri che regolavano il passaggio delle merci attraverso il valico. Dopo la Guerra della Lega di Cambrai, durante la quale fu oggetto di contese, il fortilizio cominciò a decadere, venendo adibito dapprima ad osteria, quindi ad albergo. Oggi l’edificio è diventato Casa di Preghiera e Centro Religioso gestito dai Padri Somaschi che onorano il loro fondatore. S. Girolamo è stato proclamato dalla Chiesa Patrono universale degli orfani e della gioventù abbandonata. É un luogo nato per accogliere quanti sentono il bisogno di trovare pace, silenzio, spazio per ritrovare il "sè" che giorno dopo giorno rischia di rimanere sepolto da problemi, sofferenze, dubbi, paure, che forse percepiamo solo in superficie.

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