sabato 21 luglio 2012

Il castello di domenica 22 luglio




VENTIMIGLIA (IM) – Forte sabaudo dell’Annunziata

Assieme alla fortificazione di Castel d’Appio e al Forte San Paolo fa parte degli antichi edifici difensivi eretti a Ventimiglia durante la dominazione genovese e, successivamente, durante il periodo napoleonico. La fortezza, così come oggi ci appare, fu realizzata nei primi decenni del XIX secolo a seguito del Trattato di Parigi del 1815 convocato dopo la caduta dell'imperatore francese Napoleone Bonaparte. Nel trattato l' Impero austriaco impose che una parte dell'indennità imposta allo stato francese venisse assegnata invece al Regno di Sardegna per fortificare i confini occidentali alpini del Piemonte e della Liguria. Fu il giovane Carlo Alberto a farsi esecutore del grande programma di fortificazioni sul confine con la Francia, arrivando a far raddoppiare le fortificazioni che chiudevano i passi delle Alpi. Inoltre l'apertura della nuova strada costiera verso la Francia, l'attuale via Aurelia, voluta da Napoleone dopo le ostilità, fece sì che l'Austria intraprendesse nuove lamentele; si decise pertanto di erigere a Ventimiglia - considerata un luogo strategico - una cittadella fortificata per contrastare e controllare il facile passaggio costiero verso il nord ovest italiano e la pianura padana. Originariamente, dal 1503, la struttura era adibita a convento dei Frati Minori Osservanti, con il nome di Convento dell'Annunziata. Nel 1831 il colonnello Malaussena e il tenente colonnello Podestà furono incaricati del progetto di trasformazione dell'edificio in un'opera di sbarramento in casamatta; agli studi partecipò anche il luogotenente Camillo Benso Conte di Cavour, all'epoca diciottenne. La progettazione seguì i criteri del campo trincerato, visto anche la limitata portata delle artiglierie dell'epoca, aggiungendo le innovazioni introdotte dai generali napoleonici. La nuova fortezza fu collegata con una possente cinta muraria e tramite cunicoli sotterranei con il già preesistente Forte San Paolo del XIII secolo. Nel luglio del 1833 con decreto reale si ordinò la cessazione di ruolo di piazzaforte per Ventimiglia e nel 1884 la Ridotta dell'Annunziata venne disarmata e trasformata in una caserma di fanteria. In seguito abbandonata, dopo la Seconda Guerra Mondiale il demanio militare la cedette al Comune di Ventimiglia che a sua volta passò la proprietà all'Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo. Dal 1990 il piano rialzato ospita il Museo civico archeologico Girolamo Rossi, che espone reperti di Arte Romana rinvenuti nel Sito Archeologico dell' Anfiteatro a Ventimiglia. All’esterno del forte vi sono due targhe commemorative, apposte in periodi differenti, a ricordo di eventi diversi: in quella superiore si pone a memoria il pernottamento presso il Forte di importanti personaggi della Monarchia Sabauda; in quella inferiore vi è una rappresentazione per i caduti in guerra, realizzata dai membri dell' 89° Rgt. Fanteria. Il forte ha un suo sito internet sul quale trovare, certamente, molte altre informazioni: http://www.fortedellannunziata.it

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