CIRO’ (KR) – Castello Carafa
Oggi conosciuto anche come Castello Sabatini domina, maestoso, l'intero paese e la vista che si gode dalle sue terrazze è spettacolare. Da studi recenti effettuati, pare che il maniero venne edificato, almeno il piano terra, nel 1496 dal Conte di Santa Severina Andrea Carafa, ma fu il nipote Galeotto a far costruire tutto intorno il muro di cinta che lo avrebbe protetto dalle incursioni saracene. Il castello fu ampliato ed ulteriormente fortificato; ne fu ricostruito il corpo ovest, più alto e più arretrato rispetto all’originario in precedenza crollato, e fu edificato il torrione pentagonale che oggi sovrasta Piazza Mavilia. La struttura acquistò cosi tratti tipicamente aragonesi. Probabilmente, però, esisteva già una fortificazione medievale sullo stesso sito, che appartenne anche agli Arcadi, i primi signori della città. Si racconta che all’interno del maniero vi siano ben 365 stanze, di cui una racchiuderebbe un gran tesoro, non ancora trovato. A forma trapezoidale, con quattro torri circolari ai vertici, ognuna con caratteristiche diverse, collegate da massicce mura. È composto essenzialmente in tre parti: i sotterranei (che per l'alone leggendario che li circonda, hanno sempre suscitato curiosità), i magazzini al piano terra, che si sviluppano attorno al cortile centrale, ed il piano superiore con due appartamenti nobiliari e le stanze per la servitù. A dir poco unica la pavimentazione in pietra locale del cortile, con una stella centrale a otto punte, ripetute in modo concentrico all'interno di un cerchio (in realtà è una meridiana con intorno tutti i segni dell’oroscopo), senza dubbio opera di un grande maestro: qualcuno ne attribuisce la progettazione addirittura a Luigi Lilio, matematico-astronomo nativo di Cirò, impiegato alla corte del principe e tra i riformatori del calendario gregoriano. Ma la maggior ricchezza del castello è quella di aver ospitato nella sua reggia, oltre al suddetto scienziato, personaggi illustri come Casoppero, il re Carlo III di Borbone. Col tempo poi il maniero, caduto il feudalesimo venne abbandonato. Messo all’asta nel 1842, fu comprato dalla famiglia Giglio, che fece costruire il secondo piano, come testimoniano alcuni dati sui muri esterni. Dal 1982 l’edificio è stato dichiarato monumento nazionale. Cercando sul web ho trovato la notizia (ma non so a quando risalga) che è stato Firmato uno storico accordo tra il sindaco Mario Caruso ed i proprietari del castello Carafa, che prevede l’acquisto del castello da parte dell’Amministrazione comunale attraverso i fondi POR 2007-2013. Per consentire questa operazione ha detto il sindaco Caruso:”i proprietari si sono impegnati a dare in comodato d’uso gratuito l’antico maniero per sei anni, fino alla durata dei Por per consentire all’Ente comune di accingere ai finanziamenti per il restauro e l’acquisto”. Come opzione, continua il sindaco Caruso, qualora non dovesse risultare impossibile l’acquisto nei termini previsti dei sei anni, i proprietari provvederanno a darci il castello sempre in comodato d’uso gratuito per venticinque anni dove i proprietari si sono impegnati di decurtare dal valore, che sarà stimato da esperti di beni monumentali, la somma di Euro 270 mila oltre accessori spese dal comune per la messa in sicurezza.
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