VALDERICE (TP) – Torre di Bonagia
Situata sul luogo del presunto seppellimento di Anchise,
padre di Enea, la Tonnara di Bonagia è tra le più antiche e pregevoli, già in
attività nel 1266 sotto gli Angioini ma probabilmente esistente anche in epoca
normanna. Sorta in quella cala che nel 1496 fu elevata al rango di porto,
qualifica riconfermata da Ferdinando II, venne citata dal frate bolognese
Leandro Alberti che, nel 1526, ne descrisse la Torre di avvistamento, progettata
dal Camillani. Tale fortificazione, a pianta quadrata, faceva parte di un
sistema di difesa costiero contro gli attacchi dei pirati i quali assaltavano
la popolazione lungo le coste e catturavano molti schiavi. Articolata in più
piani, in quello terreno aveva una cisterna a sezione circolare che comunicava
coi piani superiori mediante un pozzo; al primo piano vi era un ambiente unico
con una sola finestra, una porta d’ingresso e una scala che conduceva al piano
superiore. Lì si trovavano un camino e una fornace. L'attuale costruzione non
è, tuttavia, la stessa magnificata dallo studioso: nel giugno del 1624,
infatti, una banda di pirati mise a ferro e fuoco la Tonnara distruggendone,
appunto, la Torre. Sulle sue macerie venne subito ricostruita, secondo il
disegno della precedente, quella che, ancora oggi, possiamo ammirare e che fu
terminata nel 1626, come testimonia la data scolpita sull'architrave della
porta d'ingresso. Nel 1638 la tonnara venne venduta a donna Caterina Stella dei
duchi di Casteldimirto, che la detennero fino al XIX secolo. Il figlio Antonio
ottenne, perciò, il privilegio di barone della tonnara di Bonagia, titolo di
cui la famiglia si fregiò ancora alla fine dell’800. Verso il 1840, con
l’estinzione del ramo ducale interessato, la tonnara passò per lascito
testamentario alle suore di S. Chiara di Palermo. Subì un periodo d'abbandono che terminò nel 1876
quando venne riattivata e riportata alla produttività. La Tonnara di Bonagia
rese parecchio a suoi proprietari poiché di buona e costante pesca. Ha
funzionato fino ai tempi recenti. Il complesso è stato interamente
ristrutturato nel 1996, trasformando gli antichi stabilimenti dedicati alla
pesca e alla lavorazione del tonno in un complesso turistico alberghiero che
racchiude in sé una storia secolare e peculiare e i tanti segni di una cultura
nata e vissuta con il mare. La Torre - che conserva ancora la struttura del
baglio, con l’ampio cortile interno su cui si affacciano gli ambienti dei
magazzini a pianoterra e le abitazioni del primo piano - ospita oggi il Museo
della Tonnara dove cimeli, reperti, una fedele riproduzione in miniatura di una
tonnara vera e propria, antichi arnesi da lavoro. Ecco il sito come è stato
trasformato ai giorni nostri: http://www.tonnaradibonagia.it
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