venerdì 20 luglio 2012

Il castello di sabato 21 luglio




VALDERICE (TP) – Torre di Bonagia

Situata sul luogo del presunto seppellimento di Anchise, padre di Enea, la Tonnara di Bonagia è tra le più antiche e pregevoli, già in attività nel 1266 sotto gli Angioini ma probabilmente esistente anche in epoca normanna. Sorta in quella cala che nel 1496 fu elevata al rango di porto, qualifica riconfermata da Ferdinando II, venne citata dal frate bolognese Leandro Alberti che, nel 1526, ne descrisse la Torre di avvistamento, progettata dal Camillani. Tale fortificazione, a pianta quadrata, faceva parte di un sistema di difesa costiero contro gli attacchi dei pirati i quali assaltavano la popolazione lungo le coste e catturavano molti schiavi. Articolata in più piani, in quello terreno aveva una cisterna a sezione circolare che comunicava coi piani superiori mediante un pozzo; al primo piano vi era un ambiente unico con una sola finestra, una porta d’ingresso e una scala che conduceva al piano superiore. Lì si trovavano un camino e una fornace. L'attuale costruzione non è, tuttavia, la stessa magnificata dallo studioso: nel giugno del 1624, infatti, una banda di pirati mise a ferro e fuoco la Tonnara distruggendone, appunto, la Torre. Sulle sue macerie venne subito ricostruita, secondo il disegno della precedente, quella che, ancora oggi, possiamo ammirare e che fu terminata nel 1626, come testimonia la data scolpita sull'architrave della porta d'ingresso. Nel 1638 la tonnara venne venduta a donna Caterina Stella dei duchi di Casteldimirto, che la detennero fino al XIX secolo. Il figlio Antonio ottenne, perciò, il privilegio di barone della tonnara di Bonagia, titolo di cui la famiglia si fregiò ancora alla fine dell’800. Verso il 1840, con l’estinzione del ramo ducale interessato, la tonnara passò per lascito testamentario alle suore di S. Chiara di Palermo. Subì un periodo d'abbandono che terminò nel 1876 quando venne riattivata e riportata alla produttività. La Tonnara di Bonagia rese parecchio a suoi proprietari poiché di buona e costante pesca. Ha funzionato fino ai tempi recenti. Il complesso è stato interamente ristrutturato nel 1996, trasformando gli antichi stabilimenti dedicati alla pesca e alla lavorazione del tonno in un complesso turistico alberghiero che racchiude in sé una storia secolare e peculiare e i tanti segni di una cultura nata e vissuta con il mare. La Torre - che conserva ancora la struttura del baglio, con l’ampio cortile interno su cui si affacciano gli ambienti dei magazzini a pianoterra e le abitazioni del primo piano - ospita oggi il Museo della Tonnara dove cimeli, reperti, una fedele riproduzione in miniatura di una tonnara vera e propria, antichi arnesi da lavoro. Ecco il sito come è stato trasformato ai giorni nostri: http://www.tonnaradibonagia.it

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