MATERA - Castello Tramontano (di Mimmo Ciurlia)
Il castello Tramontano è situato su una collinetta, chiamata
collina di Lapillo, sovrastante il centro storico della città. La vicenda che
ruota attorno alla sua edificazione rappresenta una pagina amara nella storia
di Matera. Il nuovo Re di Napoli, Ferdinando II, aveva promesso ai Materani di
non cedere più la città ad alcun feudatario, dopo che questa si era già
liberata più volte dal giogo feudale pagando diversi riscatti per restare città
libera ad autonomo reggimento, cioè dipendente direttamente dalla Corona Reale.
Invece il 1° ottobre del 1497 egli concesse la Contea di Matera al conte Gian
Carlo Tramontano, già maestro della Regia Zecca aragonese, nato a Santa
Anastasia (NA), che vantava crediti nei confronti dell'Erario Reale. Grande
uomo d'affari, cercò di impadronirsi dei commerci della lana che venivano dalla
Calabria e delle saline nel metapontino gestite dalle famiglie nobili del
territorio. Il conte si rese presto inviso ai materani in quanto con il passare
del tempo si riempì di debiti, per far fronte ai quali tassava la popolazione
con gravose imposte. Si circondò quindi di nemici non solo tra le famiglie
nobili, ma anche tra il popolo, visto che le fonti tramandano che avesse
imposto molte tasse e che esercitasse lo "ius primae noctis". Nel
1501 per evidenziare il suo dominio a Matera, iniziò la costruzione del
castello, situato su una collina dominante la città, al di fuori delle mura
cittadine, con lo scopo di controllo "feudale" dei terreni
circostanti più che di difesa della città stessa. Per la costruzione del castello
furono spesi ben 25.000 ducati e ciò andò a gravare ancor di più sulla
popolazione. Fu così che alcuni cittadini, stanchi dei continui soprusi, si
riunirono nascosti dietro un masso, che da allora fu chiamato "u pizzon'
du mal consigghj" cioè la pietra del mal consiglio, ed organizzarono
l'assassinio. Il 29 dicembre 1514 il Conte, appena uscito dalla Cattedrale, fu
assassinato in una via laterale della stessa, che fu successivamente chiamata
in modo eloquente Via del Riscatto. La città, dopo che fu commesso un fatto
tanto grave, l'uccisione del feudatario, rischiava di essere rasa al suolo e
cosparsa di sale, ma ciò non accadde, poichè i nobili si presentarono alla
corte del re di Napoli, chiedendo l'indulto in cambio di un sacco di monete
d'oro. Il Quadro della concessione dell'indulto da parte del re di Napoli è esposto
negli uffici del Sindaco di Matera. Il castello restò dunque incompiuto e mai
abitato. In stile aragonese, con un maschio centrale e due torri laterali
rotonde, smerlate e dotate di feritoie, ha mantenuto il fossato e l'imbocco del
ponte levatoio. Benché incompiuto, appartiene a una tipologia caratteristica
dell’architettura castellana tardo-medievale. Alla fine del XV secolo, la
preponderanza delle bombarde e in genere delle armi da fuoco aveva apportato
dei sostanziali mutamenti agli impianti castellari. Per resistere ai proiettili
dei cannoni avversari, come anche per assorbire il rinculo dei pezzi difensivi
e favorirne gli spostamenti, non servivano più le torri mastodontiche e
quadrate, o le mura alte e le merlature spiccate, che anzi offrivano un
bersaglio più agevole alle cannonate. Era piuttosto necessario ridurre lo
specchio murario, ispessire le fabbriche, conferire un’altezza uniforme alle
diverse parti della fortificazione e accentuarne la scarpatura, apprestando dei
rinforzi cilindrici casamattati, più bassi e grossi del solito. L’uso delle
«rondelle» tondeggianti o delle torri profilate «a mandorla» diminuiva in
effetti le superfici rettilinee dei castelli, che quindi potevano schivare
meglio le palle in pietra o in ferro sparate dalle artiglierie nemiche. Pare
che poi la costruzione avesse dovuto comprendere altre torri di difesa, una
delle quali è stata rinvenuta sotto la centrale piazza Vittorio Veneto di
Matera insieme ad altri ambienti ipogei. Dal 2008 al 2011, il castello è stato
interessato, insieme al parco circostante, da lavori di restauro e non è
visitabile internamente.
Fonti: http://it.wikipedia.org/wiki/Castello_Tramontano
http://www.visitmatera.it/castello-tramontano.html
http://guide.travelitalia.com/it/guide/matera/castello-tramontano/
http://iltaccodibacco.it/basilicata/guida/5634/
http://www.guidematera.it/monumenti/castello-tramontano-di-matera_15.html
http://www.centocitta.it/index.cfm/dettaglio/Matera/52/Castello-Tramontano
http://www.sassiweb.it/matera/la-citta-di-matera/castello-tramontano/
http://www.mondimedievali.net/castelli/Basilicata/matera/matera.htm
http://www.visitmatera.it/castello-tramontano.html
http://guide.travelitalia.com/it/guide/matera/castello-tramontano/
http://iltaccodibacco.it/basilicata/guida/5634/
http://www.guidematera.it/monumenti/castello-tramontano-di-matera_15.html
http://www.centocitta.it/index.cfm/dettaglio/Matera/52/Castello-Tramontano
http://www.sassiweb.it/matera/la-citta-di-matera/castello-tramontano/
http://www.mondimedievali.net/castelli/Basilicata/matera/matera.htm
Foto: la prima è una cartolina della mia collezione, la
seconda è presa da www.sassiland.com
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