venerdì 26 settembre 2014

Il castello di venerdì 26 settembre





MONTORO INFERIORE (AV) - Castello longobardo in frazione Borgo

Situato a circa 320 metri sul livello del mare, nei pressi della chiesa di San Pantaleone, è forse il monumento più importante di Montoro. Di esso ci restano oggi solamente dei ruderi, sufficienti però a svelarci tutta la maestosità e la bellezza che caratterizzava l'edificio feudale. Si tratta di un'imponente fortificazione costruita dai Longobardi per proteggere i confini dei Principati di Salerno e di Benevento, nominata per la prima volta in un documento del 1022, ma la cui esistenza è accertata già secoli prima. Abitato nell'867 da Guaiferio, il castello passò nel 987 nelle mani del conte Malefrat e di altri conti longobardi. Appartenne poi ai normanni, in particolare alla famiglia Sanseverino, e successivamente alla famiglia Zurlo. Fra il 1150 ed il 1160, sappiamo che Guglielmo Sanseverino da qui inviò trenta armigeri alla spedizione in Terra Santa. Nel 1461 il castello fu assediato dalle truppe della regina Giovanna d'Angiò guidate da Giacomo Piccinino, che non riuscirono a espugnare il maniero. Con l'introduzione della polvere da sparo, il maniero non si rivelò più adatto alle esigenze difensive, perse così la sua importanza e fu abbandonato durante il XV secolo. Dal 1555 fino alla seconda metà del XVIII secolo appartenne ai Di Capua, fino ll'abolizione dei diritti feudali nel 1806. Il castello sorge nel punto più alto della collina su un banco di roccia, ha un impianto rettangolare con un cortile quadrato e torri angolari. Gli ambienti del lato est, probabilmente la parte residenziale, sono quelli meglio conservati. Attualmente sono ancora visibili una torretta a pianta quadrangolare, una torre alta circa sei metri e il mastio che si eleva per oltre 15 metri, oltre a parti di cortine murarie e ad un torrione cilindrico. Segni degli incassi delle travature lignee dei piani superiori e delle finestre, prive ormai di ornamenti lapidei, si rilevano entrando all'interno dell'edificio. Si narra che nel maniero ci fosse un antico tesoro, abbandonato dai signorotti in fuga: gemme, gioielli, monete che appartengono alla fantasia popolare e che non sono mai stati trovati. Un'altra leggenda tra le più raccontate è quella ispirata alla millenaria tradizione orale e scritta della tragedia della famiglia Ragno, scoppiata presso l’antico castello dove c’era il Vescovato di Montoro intorno all’anno Mille. La tradizione ci tramanda che Montoro, investita della dignità episcopale, fu in breve privata dal grande privilegio per la scelleratezza dell’omicidio commesso nella persona del Vescovo di Cenamo. Di esso è ripetuto persino il cognome dei colpevoli ritenuti appartenenti alla famiglia di un tal Melchiorre Ragno, della Contrada Borgo. Essi, secondo la tradizione, uccisero il Vescovo, che vestito dei Sacri paramenti celebrava la S. Messa nel giorno di Pasqua e consumato l’assassinio, precipitarono il cadavere in una botte per le rupe del castello. All’omicidio seguì un orrendo massacro tra i parenti dell’assassino e i dipendenti del vescovo al rione Mercatello alle porte del paese. La fantasia popolare designava il luogo dove nei giorni di tempesta, “sotto l’acqua e sott’ò viento”, si celebravano gli incontri delle streghe di Montoro. Il casale Mercatello oggi è tutt’uno con il casale di Borgo. Il castello longobardo rappresenta una ricchezza inestimabile di Montoro, un patrimonio storico e artistico che vive in uno stato di abbandono e di precarietà, ma che deve essere senz'altro riportato al suo antico splendore. Ruderi che ci parlano di un mondo lontano, ma che non possono essere visitati tranquillamente perché pericolosi e malridotti. Oltre ad una valenza più propriamente culturale, i ruderi longobardi rappresentano per tutti gli abitanti delle due Montoro il simbolo dell'unità dei due comuni, il luogo da cui partire per costruire un solo paese, per rimettere insieme quindici frazioni, due comuni, che condividono le stesse tradizioni e la stessa storia. E il castello è proprio a metà. Da un lato Borgo di Montoro Inferiore, dall'altro Banzano, di Montoro Superiore. Il punto d'incontro, dove storia e tradizione hanno bisogno di rinascere. Ecco un video che documenta il triste presente di questo antico edificio: http://www.dentrolanotizia.tv/index.php?Itemid=6&option=com_hwdvideoshare&task=viewvideo&video_id=68

Fonti: http://www.montorocrea.it/montoroinvolo/castello.php, http://www.terredicampania.it/terre-di-castelli/i-castelli/120-montoro-inferiore.html, http://www.icastelli.it/castle-1236960417-castello_di_montoro_inferiore-it.php, http://www.borgocarnevale.altervista.org/borgo.htm

Foto: da http://www.montorosuperiore.com/montoro/montoro_14-7-02/P1010004.jpg e da http://campaniachetipassa.myblog.it/media/02/01/184894830.jpg

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