ISOLA DEL GRAN SASSO (TE) - Castello dell'Insula
L'antico borgo era cinto anticamente da una cerchia
muraria di cui sono ancora visibili alcuni
tratti anche se inglobati in più tardi edifici ad uso abitativo. La
fortificazione era realizzata in muratura di pietrame e ciottoli di fiume
legati da poca malta e, quando ancora se ne possono ravvisare gli elementi
interni, presenta volte a botte e a crociera. Tratti della fortificazione sono
visibili lungo via degli Abruzzi, dove sopravvivono elementi di architetture
fortificate con basamento a scarpa ad andamento inclinato e scarsi resti
dell'alzato nel quale si inseriscono edifici ad uso abitativo ottocenteschi e
moderni. Da questa parte della cinta fortificata si apriva una delle porte del castrum,
la porta Canapina. Lungo il perimetro esterno orientale, sulla sponda destra
del Mavone è ugualmente presente il basamento a scarpa mentre gli alzati
appaiono adattati ad abitazione successivamente (XV sec.). Su un avancorpo a
torre è un loggiato con archi a tutto sesto, che fa da elementi di raccordo per
gli ambienti di abitazione laterali. Ad esso se ne sovrappone un secondo
certamente posteriore. Sul corpo di fabbrica più arretrato si apriva una bella
bifora con archetti trilobi e occhione centrale, asportata di recente. Una
parte di questo complesso è oggi coperta da costruzioni moderne, ma era ancora
in vista alla fine dell'Ottocento. Sul retro del complesso, alla via Mezzanotte
è visibile uno degli ingressi, ad arco ogivale, con, nella chiave d'arco, uno
stemma datato 1461, e al di sopra una bella bifora ad archi trilobi ed occhione
centrale. Essa richiama la bifora della cinta fortificata di Castel Castagna e
quella più elaborata di Tossicia, di chiara ispirazione veneta. Lungo la via
Roma si apre, in una possente torre difensiva rimaneggiata, la Porta del
Torrione con arco a tutto sesto, presso la quale sorge la chiesa di S. Massimo,
le cui strutture hanno inglobato i tratti della preesistente cinta fortificata.
L'inserimento di una chiesa lungo una cinta muraria è riscontrabile anche a
Civitella del Tronto. Nel tempo, numerosi sono stati gli interventi sui tratti
superstiti della cinta muraria. Molto interessante risulta ancora oggi lo
schema urbanistico del borgo medievale che è organizzato secondo percorsi ortogonali
ove quelli longitudinali, rispetto alla porta d'ingresso occidentale,
rappresentano i principali, importanza dovuta, oltre alla forma della parte
superiore della rupe, anche dalla necessità di orientare l'impianto secondo il
miglior grado di solarizzazione dei percorsi interni. L'impianto risulta molto
compatto nel suo insieme e ciò è dovuto al limitato spazio che esso ha avuto a
disposizione, ma nonostante questa difficoltà di ordine naturale che poi
costituiva l'aspetto difensivo dell'insieme, esso risulta estremamente
ordinato, caratteristica questa che, secondo lo Stuard, può essere stata
originata da una precedente tessitura organizzata secondo il tipico schema del
castrum. Il borgo conserva nel suo interno molti dei tratti del periodo
medievale e in particolare in alcune abitazioni ove sono ancora leggibili le
forme architettoniche di quell'epoca. Nel borgo si stanno operando diverse e
inopportune radicali trasformazioni. NOTIZIE STORICHE: 1063: Adelberto, figlio
di Giovanni, dona alla chiesa cattedrale di S. Maria a Teramo la porzione di
sua proprietà del "castello dell'Isola". (DAT)(Iaconi)(Chiarizia)
XII, prima metà: fu fondo del conte Attone (stuard) 1120: Berardo, vescovo
aprutino dà in feudo a Enrico e Matteo, conti di Aprutium, e a Roberto, Guglielmo,
Attone, Tancredi, loro fratelli, per la difesa e la protezione della chiesa
cattedrale di S. Maria di Teramo, il castello dell'Insula. (Iaconi)(DAT)
1150-1168: (Catalogus Baronum) Oderisio di Collepietro detiene Insulam.(DAT)
1273: Carlo I d'Angiò nomina Egidio de Sancto Liceto guistiziere di Abruzzo
Ultra; include nel giustizierato Insula.(DAT) 1279: Isola è iscritta tra i
possedimenti di Tommasa, contessa di Manoppello. (DAT)(Iaconi) Seconda metà del
XIII: nasce qui Niccolò dell'Isola, che, eletto tribuno del popolo in L'Aquila,
si pone a capo delle lotte contro gli abusi dei signori feudali dell'aquilano a
partire da 1289 fino al 1293 quando Carlo II d'Angiò preoccupato dalla sua
popolarità e dal suo potere, lo fa avvelenare. (DAT) 1120-1340: feudo dei conti
Pagliara, nobile famiglia, il cui rappresentante più illustre fu S. Berardo,
divenuto in seguito protettore di Teramo.(Bellotta)(Stuard) 1419: Giovanna II
vende Isola assieme ad altri castelli della Valle a Francesco Riccardi di
Ortona, ma questo li rende subito in cambio del castello di Pescara. In questo
stesso anno Isola redige i suoi Statuti. (DAT) (Iaconi) 1454: Alfonso re
concede a Giacomoantonio Orsini, alla morte del padre Giovanni, il possedimento
di Isola. (DAT) (Iaconi) 1479: Antonello Pietrucci vende a Pardo Orsini, in
occasione delle nozza di quest'ultimo con la figlia Dianora, le terre e i
castelli di "Vallis Sicilianae", tra cui Isola. (DAT) 1495: Carlo
VIII re conferma a Pardo Orsini i diritti sulla Valle Siciliana. (DAT) (Iaconi)
1496: nelle lotte tra Carlo VIII e Ferdinando II d'Aragona, Isola, spaventata
dalle rovine causate dalle truppe aquilane sostenitrici dei Francesi nel
territorio della vicina Tossicia, apre le porte. Ma l'anno successivo
Ferdinando riconquista l'Aquila e unisce Isola al contado aquilano. (DAT) 1502:
Luigi XII re restituisce a Pardo Orsini le terre i titoli e i diritti che egli
vanta in Abruzzo ultra e citra; nell'elenco menziona "Insule".(DAT)
1526: con privilegio di investitura Carlo V imperatore nomina Ferdinando de
Alarçon y Mendoza marchese della Valle Siciliana, fino ad allora baronia
infeudata a Camillo Pardo Orsini; tra le terre del feudo è Isola. Per
approfondire consiglio di andare su: http://turismo.egov.regione.abruzzo.it/web/guest/scopriabruzzo/arteestoria/castelloisolagransasso;jsessionid=ZJoAB71DtmnRMmWJKTnYmg**?p_p_id=DLpresentation&p_p_lifecycle=0&p_p_state=maximized&p_p_mode=view&p_p_col_id=column-5&p_p_col_count=1&_DLpresentation_struts_action=%2Fext%2FDLpresentation%2Fview&_DLpresentation_redirect=%2Fweb%2Fguest%2Fscopriabruzzo%2Farteestoria%2Fcastelloisolagransasso&_DLpresentation_lang=it_IT&idBene=123456789/2860
Fonti: http://www.isoladelgransasso.it/aree-di-interesse/il-castello-dellinsula/,
http://turismo.egov.regione.abruzzo.it/web/guest/scopriabruzzo/arteestoria/castelloisolagransasso,
http://www.ilturista.info/guide.php?cat1=4&cat2=8&cat3=11&cat4=17&lan=ita#.VBw8HDccR9M
Foto: la prima è di Anselmi su http://turismo.provincia.teramo.it/il-territorio/i-comuni/isola-del-gran-sasso;
la seconda è presa da http://www.mondimedievali.net
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