mercoledì 31 ottobre 2012

I castelli di mercoledì 31 ottobre





GAGLIOLE (MC) – Castello Varano e Rocca della Bisaccia

Tratto dal sito www.comune.gagliole.mc.it:
"Struttura difensiva edificata dai Da Varano nel 1274 per la tutela del territtorio del proprio ducato. Al periodo immediatamente successivo all'annessione di Gagliole alla signoria dei Varano risale, con ogni probabilità, il primo intervento fortificato sull'antico cassero, di cui si conserva intatta la torre in arenaria, con la base terrapinata (per 6 mt. circa) ed i tre lati E-N-O. La torre fu inglobata, anzichè soppressa, in vista di un successivo riuso, da lavori di generale ristrutturazione, avviati negli ultimi due decenni del XIII e proseguiti nella prima metà del secolo successivo, che determinarono l'ampliamento dimensionale e la sopraelevazione della struttura. La difesa del sito, sicuramente imposta dalle circostanze storiche e politiche (la contesa del castello di Gagliole tra i Varano e gli Smeducci perdurò fino a tutto il XV sec.), impose nel 1438, al conte Pietro Brunoro di S.Vitale di Pama, la necessità di rafforzare anche la cortina muraria ai lati N-E e S-O con tre torrioni cilindrici scarpati e muniti ognuno di troniere circolari in pietra. Mentre sul mastio, privo di bombardiere, sono state rilevate caditoie di appoggio ai beccatelli che coronavano in origine la parte sommitale. Gagliole ha tutte le caratteristiche proprie della rocca con funzione esclusivamente militare destinata alla guardia e alla difesa del sito, con capacità ridotta di ospitare anche un presidio militare. Eretta su uno sperone roccioso arenoso che a nord viene a costituire un naturale piedistallo, la rocca di Gagliole è stata costruita in pietra a cortine verticali, con l' imponente mastio pentagonale - unico esempio nel sistema difensivo varanesco - circondato da mura. Vi si accede a sud per mezzo di una porta, voltata a sesto acuto e profilata a conci di pietra calcarea, in posizione avanzata rispetto alla parete della rocca. Al mastio si accede percorrendo un breve tratto del terrazzamento, poichè l' ingresso alla corte interna, anch'esso lievemente a sesto acuto e piuttosto basso, non è in asse con l'altro. La cinta muraria, costruita nelle locali pietra calcarea biancastra o rosa del lias ed arenaria del terziario, ha due porte di accesso: quella principale aperta a nord, costruita in conci di pietra arenaria con arco a sesto acuto, affiancata a destra dalla chiesa di San  Giuseppe e l' altra a sud, orientata verso la valle del Potenza, detta porta Zingarina, ricavata da una torre cubica e munita di feritoia verticale sopra l'arco. La cinta muraria risulta rafforzata da cinque torrioni: a ovest da due cilindrici ed uno quadrato, mentre ad est da un torrione cilindrico ed uno quadrato. Dalla Rocca Varano è visibile la collinetta boscosa (730 mt. s.l.m.) di Ancagliano, su cui sono rinvenibili ruderi dell'antica rocca della Bisaccia fatta edificare dagli Smeducci nel 1334. Oggi la rocca varanesca è proprietà comunale."

Rocca della Bisaccia

Attualmente la rocca è pressocchè scomparsa, rimangono di essa pochi avanzi su una collinetta denominata appunto "della rocca". La rocca è posta nell'angolo formato dalla strada che dalla località Bergoni sale ai prati di Gagliole con la strada che ascende dalla chiesa di San Giovanni di Acquosi. In questa zona, guardando verso il basso, si scorge una collinetta che emerge dalla fitta vegetazione ed isolata dalla montagna da una sorta di fossato asciutto. Su di essa si notano le fondamenta delle mura di cinta della rocca ed al centro il basamento della torre (mastio?) con una porzione di mura alta circa due metri. L'erezione della rocca risale al 3 novembre 1334. A questa data infatti la licenza di costruire una nuova fortezza concessa dal Vicario Generale della Marca, Pietro da Galliata al signore di San Severino, Smeduccio degli Smeducci. La costruzione era terminata sicuramente nel 1342, anno in cui essa fu venduta ed è ricordata anche nella Descriptio Marchiae dell'Albornoz nel 1356 e in un atto di vendita dei beni di Pietro di Stefano Smeducci nel 1386. Nell'atto di vendita c'è la descrizione del complesso e se ne deduce l'esistenza di torri, di un palazzo, di alcune case all'esterno, di fossati e di altre fortificazioni. Dal XVI sec., poichè Gagliole fu assegnata definitivamente a Camerino, anche la rocca fu assegnata alla stessa città e quindi fu abbandonata e demolita per prelevarne materiali da costruzione. Non ho trovato alcuna foto sul web....se qualcuno in futuro me ne manderà, provvederò a includerle nel post.

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