GAGLIOLE (MC) – Castello Varano e Rocca della Bisaccia
Tratto dal sito www.comune.gagliole.mc.it:
"Struttura difensiva edificata dai Da Varano nel 1274 per
la tutela del territtorio del proprio ducato. Al periodo immediatamente
successivo all'annessione di Gagliole alla signoria dei Varano risale, con ogni
probabilità, il primo intervento fortificato sull'antico cassero, di cui si
conserva intatta la torre in arenaria, con la base terrapinata (per 6 mt.
circa) ed i tre lati E-N-O. La torre fu inglobata, anzichè soppressa, in vista
di un successivo riuso, da lavori di generale ristrutturazione, avviati negli
ultimi due decenni del XIII e proseguiti nella prima metà del secolo
successivo, che determinarono l'ampliamento dimensionale e la sopraelevazione
della struttura. La difesa del sito, sicuramente imposta dalle circostanze
storiche e politiche (la contesa del castello di Gagliole tra i Varano e gli
Smeducci perdurò fino a tutto il XV sec.), impose nel 1438, al conte Pietro
Brunoro di S.Vitale di Pama, la necessità di rafforzare anche la cortina
muraria ai lati N-E e S-O con tre torrioni cilindrici scarpati e muniti ognuno
di troniere circolari in pietra. Mentre sul mastio, privo di bombardiere, sono
state rilevate caditoie di appoggio ai beccatelli che coronavano in origine la
parte sommitale. Gagliole ha tutte le caratteristiche proprie della rocca con
funzione esclusivamente militare destinata alla guardia e alla difesa del sito,
con capacità ridotta di ospitare anche un presidio militare. Eretta su uno
sperone roccioso arenoso che a nord viene a costituire un naturale piedistallo,
la rocca di Gagliole è stata costruita in pietra a cortine verticali, con l'
imponente mastio pentagonale - unico esempio nel sistema difensivo varanesco -
circondato da mura. Vi si accede a sud per mezzo di una porta, voltata a sesto
acuto e profilata a conci di pietra calcarea, in posizione avanzata rispetto
alla parete della rocca. Al mastio si accede percorrendo un breve tratto del
terrazzamento, poichè l' ingresso alla corte interna, anch'esso lievemente a
sesto acuto e piuttosto basso, non è in asse con l'altro. La cinta muraria,
costruita nelle locali pietra calcarea biancastra o rosa del lias ed arenaria
del terziario, ha due porte di accesso: quella principale aperta a nord,
costruita in conci di pietra arenaria con arco a sesto acuto, affiancata a
destra dalla chiesa di San Giuseppe e l'
altra a sud, orientata verso la valle del Potenza, detta porta Zingarina,
ricavata da una torre cubica e munita di feritoia verticale sopra l'arco. La
cinta muraria risulta rafforzata da cinque torrioni: a ovest da due cilindrici
ed uno quadrato, mentre ad est da un torrione cilindrico ed uno quadrato. Dalla
Rocca Varano è visibile la collinetta boscosa (730 mt. s.l.m.) di Ancagliano,
su cui sono rinvenibili ruderi dell'antica rocca della Bisaccia fatta edificare
dagli Smeducci nel 1334. Oggi la rocca varanesca è proprietà comunale."
Rocca della Bisaccia
Attualmente la rocca è pressocchè scomparsa, rimangono di
essa pochi avanzi su una collinetta denominata appunto "della rocca".
La rocca è posta nell'angolo formato dalla strada che dalla località Bergoni
sale ai prati di Gagliole con la strada che ascende dalla chiesa di San
Giovanni di Acquosi. In questa zona, guardando verso il basso, si scorge una
collinetta che emerge dalla fitta vegetazione ed isolata dalla montagna da una
sorta di fossato asciutto. Su di essa si notano le fondamenta delle mura di
cinta della rocca ed al centro il basamento della torre (mastio?) con una
porzione di mura alta circa due metri. L'erezione della rocca risale al 3
novembre 1334. A questa data infatti la licenza di costruire una nuova fortezza
concessa dal Vicario Generale della Marca, Pietro da Galliata al signore di San
Severino, Smeduccio degli Smeducci. La costruzione era terminata sicuramente
nel 1342, anno in cui essa fu venduta ed è ricordata anche nella Descriptio
Marchiae dell'Albornoz nel 1356 e in un atto di vendita dei beni di Pietro
di Stefano Smeducci nel 1386. Nell'atto di vendita c'è la descrizione del
complesso e se ne deduce l'esistenza di torri, di un palazzo, di alcune case
all'esterno, di fossati e di altre fortificazioni. Dal XVI sec., poichè
Gagliole fu assegnata definitivamente a Camerino, anche la rocca fu assegnata
alla stessa città e quindi fu abbandonata e demolita per prelevarne materiali
da costruzione. Non ho trovato alcuna foto sul web....se qualcuno in futuro me
ne manderà, provvederò a includerle nel post.
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