sabato 20 ottobre 2012

Il castello di sabato 20 ottobre






PREMARIACCO (UD) – Rocca Bernarda

Il colle sul quale fu edificata, anticamente si chiamava Azzano, probabilmente dal nome di un colono romano (Azzio). Feudo del patriarcato aquileiese, fu in seguito donato alla comunità di Cividale che nel secolo XV lo lasciò alla famiglia di origine romana Capiferro la cui ultima discendente, Pantasilea, moglie di Giacomo Valvason di Maniago - appartenente ad un ramo dei signori di Maniago che per ragioni ereditarie aveva assunto il cognome Valvason - lo portò nella famiglia del marito. Ad opera di Ippolito Valvason e di suo figlio Bernardo, sulla sommità venne edificata la residenza fortificata su un preesistente complesso, ultimata nel 1567, che prese appunto il nome da Bernardo. Una iscrizione sul portone d’ingresso ricorda proprio l’anno di costruzione e gli autori. Successivamente la rocca passò ai conti Riccati di Castelfranco Veneto e infine, dopo altri proprietari, ai Perusini. Alla sua morte, nel 1977, lo storico friulano Gaetano Perusini la lasciò al Sovrano Militare Ordine di Malta. Il complesso, di grande bellezza, è il primo esempio di villa castello del Friuli, immerso in una vasto parco degradante sul colle e articolato attorno ad un piccolo e semplice giardino all'italiana. E’ dotato di quattro torri cilindriche di diversa tipologia agli angoli, non aventi funzione difensiva. L'edificio di residenza è a forma di L. Il cortile interno è rialzato di 3 m rispetto al piano di campagna. Una chiesetta rifatta nel 1638 è situata alla congiunzione delle due ali. La rocca subì delle modifiche nei secoli XVIII e XIX. Un suggestivo viale delimitato da ulivi secolari e rose conduce attraverso un primo ingresso ad una corte signorile sopraelevata che si apre in un piacevole e profumato giardino all'italiana, con siepi di bosso e un'ampia “orangerie”. La corte si apre su una splendida vista del paesaggio che dalle colline raggiunge la periferia di Udine. Un secondo ingresso porta il visitatore ad un livello inferiore, rispetto alla corte appena descritta, dove si trovano alloggiate le cantine, un ampio locale con volte a vela riservato alla produzione e all'invecchiamento di pregiati vini locali. L’accesso al maniero è possibile previo accordo con il Consorzio.

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