CAPOSELE (AV) – Castello normanno
In località Castello (centro antico), sono ancora visibili i ruderi di una
fortezza della cui esistenza parlano già documenti dell’XI secolo, nei quali è
fatto cenno di un castello a forma di torrione quadrato su una roccia. A quell’epoca,
durante il periodo normanno, Caposele era già territorio del Principato di
Salerno, poi Principato Citra e nel 1160 Filippo di Balvano (o Balbano) divenne
il proprietario del castello. Interventi dei successivi feudatari in epoca
sveva e angioina migliorarono notevolmente la struttura, tanto che sotto il
dominio aragonese, vi venne celebrato lo sfarzoso matrimonio di Margherita
d'Aragona (1375). Una parte del feudo, probabilmente la zona chiamata
Capodifiume, venne data a Jacopo Sannazzaro. Nel 1416 la regina Giovanna II di
Napoli affidò le entrate del feudo ad Antonio Gesualdo. E fu con Luigi II
Gesualdo che Caposele raggiunse il suo grande vigore, tanto da ottenere nel
1494 il titolo di "Universitas" cioè di
Comune autonomo
in grado di eleggere liberamente un sindaco per alzata di mano dei suoi
abitanti e di amministrare la giustizia. Un grande privilegio questo dato ai
sudditi, che, nel frattempo,
scelsero anche un santo patrono,
San Lorenzo, per la chiesa madre ed uno
stemma per il proprio comune. Nel
XVII sec. il territorio di Caposele passò ai Ludovisio che l'acquistarono e
rivendettero più di una volta. Tutto ciò spesso li costrinse a lasciare il
castello. Allora comunità religiose e confraternite occuparono l'intera zona, aumentarono
le chiese e famiglie di estrazione ed origine diversa si affiancarono sempre
più ai casali intorno alla Chiesa e alle proprietà private. Il castello, definitivamente
mutato in dimora gentilizia nella
seconda
metà del XVI, fu poi abbandonato in seguito ai gravi danni subiti dal
corpo di fabbrica centrale per l’evento sismico del 1694, in seguito al quale
rimasero in piedi solo un torrione quadrangolare (il cui basamento piramidale
in trachite è l’elemento più antico) e parte delle mura perimetrali. Purtroppo
altri eventi tellurici hanno danneggiato ulteriormente la struttura castellana che,
dopo un lungo periodo di degrado e abbandono, oggi a quanto pare è stata
restaurata, come si evince dalla seconda foto che ho trovato su internet. Altre
notizie si possono trovare visitando il seguente link:
http://www.avellinoturismo.it/castelli-in-provincia-di-avellino/il-castello-di-caposele.html
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