lunedì 8 ottobre 2012

Il castello di lunedì 8 ottobre





LONGANO (IS) – Castello

Non vi sono notizie specifiche riguardanti la sua fondazione, né si conosce alcun nome dei proprietari o di coloro che un tempo vi dimorarono. La collocazione del castello, attualmente in stato di rovina, permetteva il controllo sul centro abitato che conserva ancora i caratteri dell’insediamento medievale; un recente scavo ha portato alla luce alcune cisterne e un camminamento seminterrato. Oggi tra i ruderi del maniero sono ben visibili la base scarpata della torre cilindrica che guarda verso Isernia e sul lato opposto si ergono le strutture murarie di quella che doveva essere un'altra torre, sulla quale si scorgono i fori dei travicelli. Di particolare interesse sono i sotterranei, che si snodano al di sotto dell'attuale piano di calpestio. Ad essi è difficile accedere per via della folta vegetazione di cui è ricoperto e per l'impervia ubicazione dell'ingresso a strapiombo sulla roccia. Sicuramente l'esplorazione di tali ambienti ipogei potrebbe chiarire alcune questioni inerenti la fondazione dell'intero complesso e la sua articolazione. Le tracce murarie di un probabile recinto, appena leggibili, consentono solo ipotesi sull’andamento delle cortine esterne del castello. Delle due torri superstiti quella più alta presenta un evidente rinforzo del muro primitivo con una camicia di rinfianco. L’interpretazione dei resti architettonici non è facile a causa dei numerosi crolli e asportazione di parti. Interessanti sono i resti di alcuni tratti di muratura che presentano fori di alloggiamento di barre lignee. Al di sotto del castello si sviluppa il borgo caratterizzato da stradine e case, accostate l’una all’altra, che originariamente rappresentavano le “residenze” nonche’ le botteghe della gente che concedeva servizio ai feudatari. E’ presente una strada maggiore che permette di raggiungere il castello lungo la quale si incontrano le parrocchie; lungo questa strada le case sono ormai in un pessimo stato. Si ipotizza che il castello facesse parte del sistema di “castrum” realizzato in epoca longobarda. Nel XIII secolo esso acquisì le caratteristiche tipiche dell’architettura militare angioina. A tal riguardo vi èa la testimonianza storica del 1269, anno in cui Carlo d'Angiò lo concesse in feudo a Bertrando Bucca. Verso la fine del XIII secolo, Longano passò alla famiglia Capuano. Con la morte di Tommaso Capuano, avvenuta nel 1284, il feudo venne assegnato in dote alla figlia Francesca, in occasione delle sue nozze con Filippo di Luparia, la quale nel 1330 lo permutò con Morrone e Castiglione. Si successero quindi nel possesso del feudo le famiglie d'Isernia, Gaetani, d'Evoli, Ruffo e Spinelli. Nella seconda metà del XV secolo, Longano giunse ai Galeota, come testimoniato dall'Ametrano, secondo cui nel 1488 ne risultava titolare Niccolò Galeota. Altri testi storici parlano anche della signoria dei Pandone tra la metà del XV secolo e il 1525, ma purtroppo non vi sono fonti certe che possano avvalorare questa tesi. Anche il Masciotta, ad esempio, parla della famiglia Galeota come titolare del feudo all’incirca nello stesso periodo. La prima metà del XVI secolo vide come nuovi signori di Longano i Perez, mentre qualche anno dopo tornarono nuovamente in possesso del feudo i Gaetani. Camillo Gaetani, nel 1541, vendette il territorio a Fabrizio del Tufo a particolari condizioni. Nel frattempo Niccolò Maiorana si era fatto cedere dai Gaetani il diritto della retrovendita, che esercitò contro il del Tufo, e nel 1544 vendette il feudo riscattato a Berardino di Somaya per la somma di 4500 ducati. Era questa una famiglia originaria della Toscana che dette vari titolari al feudo, tra cui si ricordano: Berardino, che lo acquistò; Carlo - che il 25 febbraio del 1577 stipulò delle Capitolazioni con l'università; Berardino, vivente nel 1544; infine Isabella, ultima della famiglia, con la quale si estinse il cognome, che sposò un de Franchis. Erede del feudo fu il figlio, Geronimo de Franchis, che ebbe il titolo di Duca di Longano. Tra la seconda metà del XVII secolo  ed i primi del XVIII, si successero ancora nella titolarità del feudo le famiglie Vigliena e Galluccio. Dal 1744 il feudo di Longano passò ai de Filippis. L'ultimo passaggio feudale è quello che vide subentrare Girolamo Zona quale nuovo titolare del feudo, per acquisto dai de Filippis. Gli Zona erano originari di Zuni, vicino Calvi in provincia di Caserta. Il Comune di Longano, attuale proprietario del bene, ha elaborato una proposta di un progetto per il recupero del patrimonio storico monumentale e naturalistico della zona. Il progetto prevede anche un intervento sul castello con il consolidamento delle torri e di tutte le murature esistenti. Una delle due foto di accompagnamento alle notizie sul castello (la seconda) è stata presa dal sito www.archart.it

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