BLERA (VT) – Castello Torlonia in frazione Civitella Cesi
Civitella risulta già esistente nel 1256 e sottomessa dai condomini di
Tolfa Vecchia a Corneto (Tarquinia) e più tardi nel 1283 e 1300. Nel XIV secolo
Giovanni di Capranica dell'Anguillara aveva diritti su metà del feudo, come
rilevabile in un atto del 1363, di conferma di tutela a Francesca sua vedova
anche se di lì a poco divenne proprietà degli Anguillara di Ceri e ben presto
decadde. Nella prima metà del sec. XVI fu ereditata come tenuta (casalis)
da Caterina di Fabio dell'Anguillara, sposata a Stefano Margani, che il 24
agosto 1554 (istr. Curtius Saccoccius) la vendette insieme a Monte Monastero
–anch’esso ormai tenuta- al Cardinale Federico Cesi. Costui restaurò e ripopolò
il castello di Civitella ottenendo nel 1557 da Paolo IV alcuni privilegi come
quello per l’acquisto del sale. La frazione di Civitella Cesi prende il nome
proprio dall'illustre cardinale. Il l2 maggio 1678 Federico, Angelo e Pier
Donato Cesi vendettero Civitella a Giovan Battista Borghese, che il 4 giugno
dello stesso anno la cedette a Nicolò Pallavicini. Innocenzo XI il 6 giugno
1678 l'eresse a principato. Nei primi anni del XIX secolo, Civitella Cesi passò
in possesso della famiglia Torlonia, che ne curò il completamento e l'assetto
urbanistico, restaurò la chiesa e ristrutturò completamente il castello,
riprendendone lo stile medievale. L'edificio è ancora oggi di proprietà privata.
La conformazione della fortezza e il perimetro murario che la difendeva
risalgono all'originario impianto medioevale e seguono l'andamento del pianoro.
Caratteristico è l'arco merlato d'accesso, che immette alla piazzetta dove si
erge la facciata principale del castello, difesa da un piccolo fossato. L'aspetto
attuale è frutto dei rifacimenti eseguiti nel corso dei secoli; la parte
retrostante, invece, parrebbe rispettare maggiormente l'impianto originale. Sul
fronte si ravvisano ancora tracce di una decorazione a graffito, secondo una
moda in voga dalla metà del XV secolo che permetteva di creare con poca spesa e
rapidamente effetti coloristici e architettonici, eseguiti togliendo parti di
intonaco fresco apposto sui muri. Gli spazi si distribuiscono intorno a una
corte interna, che doveva essere anch'essa decorata: sono stati notati infatti
resti di decorazioni floreali e lo stemma della famiglia Cesi. Le decorazioni
hanno permesso di datare i rifacimenti come eseguiti poco dopo l'anno 1554,
quando la famiglia Cesi acquisì il castello e dovette probabilmente
trasformarlo da maniero difensivo a dimora signorile.
1 commento:
su un testo che ho a casa, ho trovato che una particolarità del castello di Civitella Cesi è la presenza di un fossato con ponte levatoio ancora funzionante
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