PADERNO FRANCIACORTA (BS) – Castello Oldofredi
Si erge maestoso nella piazza principale del paese.
Costruito nel X secolo per scampare alla feroci incursioni degli Ungari, autori
di frequenti scorrerie ed assedi, aveva anzitutto funzioni di ricovero per genti,
animali e prodotti agricoli, soprattutto quando i barbari perpetravano i loro
attacchi nel contado e nel paese, tanto facili da raggiungere perché della
Franciacorta Paderno è sempre stato un centro in aperta campagna. Col passare
dei secoli il ricetto trasformò via via la propria funzione in una più
prettamente militare. Il castello ebbe una vita terribilmente movimentata lungo
un arco di tempo di circa mezzo millennio: prima per le contese fra Guelfi e
Ghibellini durante le quali (1242) vi pose il proprio campo anche re Enzo,
figlio di Federico II, poi nel 1313 quando i guelfi saccheggiarono la
Franciacorta e nel 1326 fu addirittura devastato dalle armate di Azzone
Visconti, sostenuto dai ghibellini; nel 1330 subì l'attacco dei cittadini di
Brescia coadiuvati da triumplini e valsabbini. Nel 1438 nella zona
scorrazzarono le truppe viscontee di Niccolò Piccinino impegnato nell'assedio
di Brescia (e subito dopo i soldati del Gattamelata). Infine nel 1512 conobbe
uno dei suoi peggiori momenti: durante il cosiddetto “sacco di Brescia”
apparecchiato dai Francesi guidati da Gastone di Foix, Paderno fu svaligiato e
i suoi occupanti, sia militari che semplici contadini, furono uccisi a
centinaia. Dopo oltre tre secoli di abbandono, l'edificio fu restaurato nel secolo
scorso, ma in maniera poco fedele all'originaria struttura. Degli elementi
originari sono rimasti due torri angolari di forma cilindrica ed un muro con la
porta d'ingresso. All’interno delle mura è perfettamente conservata la chiesa
cinquecentesca della “Madonna in Castello”, che al suo interno ospita una
immagine molto venerata dagli abitanti. Si è conclusa una recente fase di
restauro che ha portato alla creazione di una piazza all'esterno dell'entrata
principale del Castello ed alla ristrutturazione dell'ala sinistra dello stesso
che ora ospita la biblioteca comunale e la sala civica.
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