GAMBERALE (CH) – Castello
Situato nella parte più alta del centro storico a Piazza
Castello, domina tutto l'abitato. La struttura, di origini longobarde, venne
innalzata su una preesistente chiesa, chiamata di San Michele. Si raggiunge
percorrendo una ripida via del paese; dal cortile si può vedere il grandioso
panorama della valle del Sangro e dalla parte opposta, la serra dei Tre monti,
culminante nel monte Secine. Di impianto originario risalente al XIII secolo,
il castello nel 1320 fu valutato per 5 once, 29 tari e 19 grani. Nel XVI
secolo, troviamo le decime degli anni 1308, 1309, 1323, 1326 date dai clerici
Gamerarii, de Gamerario e Gamararus. Verso la metà del XV secolo, il paese
passò sotto il dominio di Raimondo di Anichino. Nel XVI secolo, fu governato da
Giovanni Maria Annecchini. Successivamente, passo sotto la proprietà di
Giovanni Crispano, poi venduto a Giuseppe Melucci per 500 ducati. In seguito il
marchese Odoardo Benedetti, patrizio aquilano, divenne feudatario del paese. Il
14 aprile 1777, il feudo di Gamberale appartenne ai Mascitelli di Atessa,
ultimi baroni. Una iscrizione posta sulla facciata principale del castello
riporta che l'edificio è stato restaurato nel 1881 grazie a Pasquale Bucci. Altri
restauri furono necessari in seguito alla danni arrecati dalla II guerra
mondiale e dal terremoto del 1984. Proprio gli ultimi lavori gli hanno
conferito l'attuale aspetto pseudo-medievale. Le grondaie fanno penetrare
tracce di umidità all'interno. Le facciate esterne sono intonacate di bianco
che fanno da contrasto alle parti in pietra. La torre è provvista di merlatura
in pietra. Attualmente, all'interno, una delle sale è adibita a sala riunioni comunale.
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