TORTONA (AL) – Castello (o Forte San Vittorio)
Edificato sul colle Savo su una preesistente rocca romana, può essere
considerato il vero protagonista dei 25 secoli di storia tortonese. Dapprima
costituì la difesa fortificata dei magazzini-granai di Teodorico, nei secoli
successivi fu avamposto dei domini viscontei e sforzeschi, fortezza spagnola e
roccaforte savoiarda. Venne ripetutamente assediato e più volte distrutto, ma
sempre ricostruito e via via variamente rafforzato fino a divenire, nel 1773,
per opera dell'ingegnere militare Bernardino Pinto, su incarico di Vittorio
Amedeo III, una superba fortezza. Quello che ne rimane, dopo la distruzione
voluta da Napoleone nei primi mesi del 1801, sono alcuni resti della cinta
muraria e la torre campanaria della chiesa del forte (dedicata al Beato Amedeo
di Savoia), divenuta il simbolo della città. In precedenza nella zona del
Castello sorgevano l’antica Cattedrale e le fortificazioni della città che
resistettero al Barbarossa e che furono smantellate nel sec. XVII dalle
soldatesche di Carlo V e dai fulmini. Collocata all'interno del Parco del
Castello, la torre è circondata da vaste aree verdi e vialetti alberati. Proprio
quest'anno ne è stato deciso il restauro. Il prestigioso monumento sarà oggetto
di un intervento che sarà realizzato grazie alla sottoscrizione di una
convenzione tra comune e soprintendenza competente. Il progetto esecutivo per
la definizione dei lavori di restauro e valorizzazione della Torre è al momento
in fase di stesura. In futuro dunque l'edificio sarà nuovamente agibile e forse
potrà essere visitabile ed essere utilizzato come punto panoramico sul
Tortonese e la Pianura Padana, come avveniva fino a 40 anni fa quando tanta
gente saliva le scale dell’ex portale della Chiesa “Beato Amedeo". I
lavori potrebbero iniziare già entro la fine dell’anno.
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