SAN SEBASTIANO CURONE (AL) – Castello Visconti-Giani
Diverse fonti storiche concordano nell'affermare l’esistenza
a San Sebastiano di un edificio fortificato come sede di un presidio
stabilitovi forse dai Visconti di Tortona. Nel secolo XIV cominciò ad essere
frequentata la strada mulattiera che da Piacenza portava a Genova. Collocato a
circa metà del percorso, San Sebastiano divenne progressivamente un importante
luogo di tappa. In un periodo non precisabile fu costruito in posizione
dominante rispetto a uno dei primi agglomerati di case dell’attuale via
Piacentina, un robusto edificio come sede di un presidio militare per
sorvegliare e proteggere il traffico delle carovane provenienti da Genova. Tale
edificio con una parte a guisa di torrione e con gli angoli costituiti da
grosse pietre squadrate con lo scalpello, conserva ancora oggi parecchie
feritoie e le mensole in pietra che sostenevano le torrette di guardia per le
sentinelle: una verso la val Curone e l’altra verso la val Museglia. Quando il
territorio tortonese fu unito al Piemonte e quando scomparve la Repubblica di
Genova, cessò anche la funzione di S. Sebastiano come posto di confine dello
stato di Milano con la suddetta Repubblica per cui nella prima metà del secolo
XIX il vecchio fortilizio venne adattato ad abitazione subendo in seguito
modifiche ed aggiunte. L'attuale costruzione, a pianta quadrata e
caratterizzata dalla torre di spigolo - anch'essa quadrata, prende il nome da
Ulderico Giani a cui si devono gli importanti lavori di ristrutturazione
effettuati nel primo dopoguerra. Oggi tale edificio è ancora conservato nei
robusti muri esterni, ma l’interno non ha più nulla di antico e si presenta
come una casa di paese dell’Ottocento.
Nessun commento:
Posta un commento