SASSETTA (LI) – Palazzo Ramirez de Montalvo
Detto anche "castello", si trova lungo la fortificazione del borgo
antico, dietro la chiesa di Sant'Andrea Apostolo. L'edificio, che domina Sassetta,
risale al
XVI secolo quando la famiglia Ramirez de Montalvo ebbe in feudo
l'intero borgo, ma venne sui resti dell'antichissimo castello Orlandi. Il
castello di Sassetta sorse, probabilmente come contrafforte per la difesa della
costa tirrenica dalle incursioni dei pirati saraceni, certamente prima del
Mille. Ne furono feudatari gli
Orlandi della Sassetta, ramo degli
Orlandi Pellari, una delle potenti famiglie pisane che facevano risalire la
loro discendenza fino ai sette baroni ai quali l’imperatore Ottone I affidò la
Toscana nell’inverno del 961, dopo la sua incoronazione a Roma. Gli Orlandi
furono feudatari della Selva Palatina di Migliarino, di Col leviti in Val di
Fievole, di Pescia, e del castello della Sassetta in Maremma. Nel corso del
1400, dopo la morte del Duca Gian Galeazzo Visconti, quasi tutta la Toscana
cadde sotto il dominio di Firenze; l’antica rivale Pisa fu, già nel 1406,
ceduta da Gabriele Maria Visconti, e conseguentemente anche Sassetta,
territorio pisano, entrò nella sfera d’influenza fiorentina: ma non per questo
cessò la fedeltà a Pisa degli Orlandi della Sassetta, che non persero occasione
per partecipare ad ogni tentativo di ribellione ed insurrezione. Già nel 1433
Ranieri di Tommaso Orlandi fu condannato a morte ma la condanna fu poi sospesa
e quindi annullata nel giugno 1434. Con l’avvento al potere dei Medici, le cose
cambiarono e gli Orlandi mantennero buoni rapporti con i futuri Granduchi, in
particolare con Lorenzo il Magnifico, con cui intrattennero un intenso carteggio.
Nel 1475 Iacopo Orlandi fu nominato Cavaliere e Capitano delle milizie
fiorentine, e la sua casata visse una fase positiva e ricca di prestigio.
Dopo la morte del
Magnifico (1492), la calata di Carlo VIII (1494) provocò la
cacciata dei Medici ed una crisi interna allo stato di Firenze, che portò ad
agitazioni e ribellioni in tutta la Toscana; nel 1501 Ranieri di Pietro Paolo
fu inviato a combattere la ribellione di Pisa,e non esitò a passare ai pisani
assediati.
Ranieri
fu stimatissimo guerriero: i suoi balestrieri sconfissero i Fiorentini
a San Regolo, ed anche dopo la sconfitta di Cascina del 1499, il vincitore
Paolo Vitelli, rifiutò di imprigionare il nemico Ranieri, dichiarando di “non
voler esser bargello di un soldato valente e da bene”. Per questo episodio il
Vitelli fu processato e decapitato dai fiorentini il 1 ottobre 1499. Successivamente,
per aver mancato di presentarsi ad una convocazione della Signoria Fiorentina, Ranieri
fu dichiarato ribelle insieme al fratello Geremia ed esiliato il 15 ottobre 1516;
il feudo fu confiscato ed il castello distrutto. Gli Orlandi, condannati
all’esilio e destinati a non tornare più a Sassetta, non si rassegnarono alla
perdita del feudo e tentarono di allearsi, per via matrimoniale, ai potenti
vicini
Conti
della Gherardesca, ma fra le famiglie scoppiò un litigio,
motivo di un duello nel quale Geremia Orlandi uccise il cognato Fazio della
Gherardesca. Ranieri scrisse numerose lettere a maggiorenti dell’epoca, in
particolare a Giovanni dalla Bande Nere ed al nuovo
Papa Leone X
(membro della famiglia Medici) per chiedere interventi in suo favore e la
restituzione del castello della Sassetta. Incontrò, però, la durissima
opposizione della signoria fiorentina, che respinse inappellabilmente ogni
possibilità di revisione della sentenza. Nel
1563, il feudo fu concesso ad
Antonio
Ramirez de Montalvo, nobile spagnolo, ed ai suoi discendenti in
perpetuo. I Montalvo erano
originari della Spagna e si erano trasferiti a corte a
Firenze al seguito di Eleonora da Toledo; qui ricevettero onori e importanza,
tanto che Antonio Ramirez di Montalvo divenne uno dei più fidati cortigiani di
Cosimo I de' Medici,
ricevendo in premio un grande palazzo fiorentino e il feudo di Sassetta. I
Ramirez de Montalvo tennero la signoria di Sassetta fino all’abolizione dei
feudi, nella seconda metà del sec. XVIII, assumendo in seguito il titolo di
marchesi e godendo solo i diritti di padronato sulla chiesa parrocchiale. Il
palazzo di Sassetta venne ristrutturato nel
XVIII secolo. Sulla facciata
resta un grande
stemma familiare in pietra.
Il Palazzo Montalvo è
stato dichiarato inagibile nel 2005, pertanto al momento è possibile visitare
soltanto l'area esterna. Oggi è di proprietà comunale e si spera di poterlo
ristrutturare affinchè le sue stanze possano ospitare “L’Accademia delle Arti Applicate”, una scuola per eccellenze, gestita e
diretta da nomi di spicco tra le autorità nei campi dell’enogastronomia,
dell’arte, dell’agronomia e della storia. Chissà come andrà a finire...
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