sabato 12 maggio 2012

Il castello di sabato 12 maggio




VOLTIDO (CR) – Corte Casalini in frazione Gattarolo Cappellino

Appartenente al monastero benedettino di Nonantola nel corso del X secolo, le vicende di Voltido dipesero spesso da quelle dei centri vicini come Piadena e Drizzona. Nel trecento il borgo fu coinvolto nelle lotte tra le fazioni guelfa e ghibellina durante le quali venne devastato. Negli anni a seguire parecchi feudatari si succedettoro su queste zone, lasciano grandi testimonianze architettoniche: i più importanti furono i Sanseverino, e verso la fine del Seicento, gli Araldi. Le testimonianze storiche più importanti sono legate alle ville e alle corti rurali dei grandi signori che qui dominarono, e che si incontrano nelle estese campagne. L’esempio più importante di queste residenze è Villa Casalini, costituita da un nucleo seicentesco e da una corte rustica che ingloba i resti di una precedente fortezza, di cui è ancora visibile un torrione. Il complesso rurale, isolato nella pianura a mezzogiorno di Piadena è composto dai soli edifici rurali che costituiscono la corte. Nell'angolo nord occidentale della corte rustica si innalza una torre, presumibilmente quattrocentesca, di cui si hanno pochissime notizie. L'edificio presenta il caratteristico impianto quadrato delle torri lombarde di pianura fino ad una altezza di circa sette metri, dopodiché si evolve con una pianta a spigoli smussati verso mezzogiorno, forse dovuta ad una rielaborazione sei-settecentesca attuata contemporaneamente alla costruzione della villa. Ne nasce un insieme curioso, che non ha riscontri sul territorio cremonese. E’ di proprietà privata.

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