venerdì 18 maggio 2012

Il castello di sabato 19 maggio




TORRICELLA IN SABINA (RI) – Castello Brancaleoni

Il centro di Torricella in Sabina risulta nell’XI secolo tra i possedimenti della potente Abbazia di Farfa. Nel Registro Farfense il paese si trova già menzionato dal 1019 come "portione de ipso castello quod dicitur Torricella" (fu un certo Tedmario, figlio di Giasone, a donare il castello al monastero farfense) così come è citato nel 1047, nel 1059, nel 1066, nel 1079, nel 1086 sempre come Castellum Turricellae, forse in omaggio alla forza feudale della torre, eretta da parte dei primi feudatari. E' pur vero che, in un antico libro parrocchiale, il sigillo porta ancora il motto "Turris Celiae" a conferma della leggenda sulla bella Celia, secondo la quale una giovane donna venne qui rinchiusa e fatta morire di fame perché si era rifiutata di sposare un signorotto locale. Con certezza si sa che l'attuale torre è un resto di un castello dei Brancaleoni, nobili originari di Ferentino, i quali probabilmente l’avevano ricevuto in feudo molto tempo prima, unitamente ai castelli sabini di Frasso, Ginestra e Stipes. Torricella passò poi ad un’altra nobile famiglia, quella dei Cesarini, quando nel 1444 i fratelli Francesco e Paolo Brancaleoni donarono insieme ad altri beni che possedevano in Sabina – una parte del castello alla sorella Simodea, detta anche Semidea, andata sposa nel 1441 ad Orso Cesarini. Fu eretto allora (addossato alla primitiva torre), il palazzo che ancora oggi possiamo vedere; ci sono alcune pergamene dalle quali risulta la donazione di una parte del castello e di alcuni beni in Oliveto fatta nel 1466 da Francesco Brancaleoni a Gabriele Cesarini, figlio di Orso e di Simodea. Due secoli più tardi passò al ramo Sforza Cesarini, i quali rimasero proprietari della torre e del palazzo, principali edifici del borgo antico, fino alla prima metà dell’Ottocento. Il tozzo torrione circolare con alta base a scarpa, che fa cintura alla chiesa parrocchiale e che ne racchiude l'abside, ebbe nel medioevo una funzione militare per protezione alle invasioni barbariche.

Nessun commento: