CERCEPICCOLA (CB) – Palazzo Ducale Carafa
Nonostante l'antichità del centro, abitato già al tempo dei
Romani, le prime notizie certe riguardanti Cercepiccola risalgono al 1324,
quando il paese aveva ben quattro proprietari. Nel 1397 Andrea di Capua, Conte
di Altavilla, salì al potere del feudo e trasmise il comando ai suoi
discendenti; i Gaetani, successero ai di Capua e a loro volta vendettero il
feudo a Giambattista Carafa, il quale ne fu feudatario fino al 1566. Gli
subentrò Scipione Carafa e, dopo il governo di suo figlio Ottaviano, il feudo passò
di proprietà al nipote Giambattista, il quale lo vendette ai de Riccardo.
Claudio Albertino lo acquisì nel 1636 e lo governò fino al 1645, anno in cui il
feudo fu venduto ai Mormile, dai quali il potere passò agli Almirante, rimasti
in carica fino alla fine della feudalità nel XIX secolo. L’unico dato che molto
spesso manca quando si tratta di far conoscere la struttura e la storia dei
castelli molisani e’ senza dubbio la data di edificazione, per la mancanza dei
documenti a disposizione. Per la datazione ci si basa dunque su una accurata
analisi della struttura muraria o analizzando lo stile utilizzato nel corso
della costruzione. Tale problema non sussiste per il Palazzo Ducale, dato che i
documenti pervenutici attestano che la sua edificazione nel 1571. L'edificio, che
si erge, imponente e maestoso, al
centro del paese, fu eretto per volere di Scipione Carafa, che nel 1566
ricevette il feudo dal Duca di Montecalvo ossia Giambattista Carafa. Esso costituirebbe
il risultato di un ampliamento del vecchio castello, del quale rimane una torre
quadrata. Ha una struttura a pianta quadrangolare estesa su quattro livelli; i
torrioni angolari, anch’essi di forma quadrata, sono tuttora intatti, di cui
uno di dimensioni maggiori rispetto agli altri e avente la funzione di mastio. L’ingresso
rivolto verso la chiesa di San Salvatore è caratterizzato da un portale in
pietra con arco a tutto sesto che conduce sino al cortile. La parte destra del
palazzo nonostante sia in parte demolita conserva ancora degli archi a
tutto sesto che appartenevano alla scuderia. Il palazzo non presenta balconi o
loggiati ma solo una succcessione di finestre le cui dimensioni cambiano a
seconda dei piani. Le finestre del terzo piano sono di dimesioni maggiori
rispetto a quelle del primo piano; ciò fa supporre che al terzo piano risiedessero
i padroni mentre al primo la servitù. L’interno del palazzo non può essere
visitato perchè è divenuto residenza privata. Gli anziani del paese narrano che
un tempo a Cercepiccola vi era un tunnel all’interno del palazzo ducale che
permetteva agli abitanti di raggiungere velocemente le campagne limotrofe in
caso di pericolo. La foto del palazzo è presa dal sito www.archart.it, ad opera di Giovanni
Lattanzi.
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