TIRANO (SO) - Castello Omodei e Torre Torelli
Indicato anche come "Castello del Dosso" o
"Castellaccio", il castello di Tirano è indubbiamente uno degli
edifici più antichi della città. Esso è posto per ragioni strategiche in
posizione dominante sull'abitato e sin dal medioevo ha svolto la funzione di
principale baluardo di difesa della città e della sua vallata. È ricordato in
una pergamena del 1073 sul pendio del monte Trivigno più a ovest del successivo
castello di Santa Maria. Della sua storia sappiamo che esso era già presente
nel 1140 quando proprietario dello stabile era il vescovo di Como, Ardizzone,
che ne fece residenza per i prelati comaschi quando questi si trovavano in
visita in Valtellina. Il castello fu dimora temporanea del vescovo fino al
1300, quando saliva in Valtellina per controllare l’amministrazione dei suoi
beni e riscuoterne le rendite. Successivamente passò nelle mani della nobile
famiglia degli Omodei. Smantellato dai Grigioni quando presero possesso della
città, esso non venne più ricostruito e giace ad oggi allo stato di rudere.
Comprendeva anche una chiesa dedicata a San Vigilio. Nel 1624 fu bruciato dalle
truppe papali per fermare l’avanzata francese. Oggi rimangono resti della torre
(aveva circa 6 metri di lato e un’altezza più che doppia) e di alcuni muri con
feritoie.
Edificata nella prima metà del XIX secolo, la Torre Torelli è un chiaro esempio della diffusione del gusto neogotico in Italia, tipico del periodo. La struttura è corredata da doccioni a forma di drago di stile medioevale. Da qualche anno (2010) la Torre non è più della famiglia Torelli. I discendenti del celebre patriota e statista protagonista del Risorgimento lombardo e delle Cinque Giornate di Milano l'hanno venduta all'impresa tiranese di Natale Berandi, la stessa che ha realizzato il parcheggio interrato nell'area Torelli e ha curato il recupero del palazzo storico. Gli spazi all'interno della torre sono consistenti. «Non è una scatola vuota, ma ci sono cinque piani e un seminterrato che si possono utilizzare» fa sapere l'impresario di Tirano. Fatta costruire dal conte Luigi Torelli, la torre doveva essere inizialmente uno studio privato. In realtà nel corso dell'800 e del 900 è stata utilizzata come filanda per l'allevamento del baco da seta. Posta sulla strada statale 38 in uno degli ingressi di Tirano (quello che guarda verso Bormio), a pochi metri dal palazzo della famiglia Torelli, durante la seconda guerra mondiale è diventata un presidio nazifascista. Dal dopoguerra l'edificio è rimasto inutilizzato.
Edificata nella prima metà del XIX secolo, la Torre Torelli è un chiaro esempio della diffusione del gusto neogotico in Italia, tipico del periodo. La struttura è corredata da doccioni a forma di drago di stile medioevale. Da qualche anno (2010) la Torre non è più della famiglia Torelli. I discendenti del celebre patriota e statista protagonista del Risorgimento lombardo e delle Cinque Giornate di Milano l'hanno venduta all'impresa tiranese di Natale Berandi, la stessa che ha realizzato il parcheggio interrato nell'area Torelli e ha curato il recupero del palazzo storico. Gli spazi all'interno della torre sono consistenti. «Non è una scatola vuota, ma ci sono cinque piani e un seminterrato che si possono utilizzare» fa sapere l'impresario di Tirano. Fatta costruire dal conte Luigi Torelli, la torre doveva essere inizialmente uno studio privato. In realtà nel corso dell'800 e del 900 è stata utilizzata come filanda per l'allevamento del baco da seta. Posta sulla strada statale 38 in uno degli ingressi di Tirano (quello che guarda verso Bormio), a pochi metri dal palazzo della famiglia Torelli, durante la seconda guerra mondiale è diventata un presidio nazifascista. Dal dopoguerra l'edificio è rimasto inutilizzato.
Fonti: http://it.wikipedia.org, articolo di L.Begalli su http://www.laprovinciadisondrio.it/stories/Homepage/235768_tirano_la_torre_torelli_ceduta_a_imprenditore/,
http://www.castellomasegra.org/saggi/Scaramellini.pdf,
http://www.pgstirano.it/sito_vecchio/tirano/tirano1.html
Foto: di kvz su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/84403/view
e di Roberto Ganassa su http://www.clickalps.com/Photo-w4017-la-torre-del-castello-del-dossotirano.html.
La foto della Torre è invece presa da www.paesidivaltellina.it
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