CLETO (CS) - Castello in frazione Savuto
Costruito nel sec. XIII dalla famiglia Pietramala,
sotto il dominio Angioino, di questo castello feudale si conosce ben poco,si
conosce ben poco sia riguardo ai castellani che si susseguirono al potere, sia
riguardo ai rimaneggiamenti che certamente subì nel corso dei secoli. Circa i
castellani, si pensa siano stati gli stessi che ebbero il comando del castello
di Cleto visto che Savuto apparteneva al medesimo feudo. Il maniero ha
garantito un efficace controllo del territorio ed ha contribuito alla difesa
del Regno, soggetto al pericolo di invasioni esterne. Edificato sulla sponda
settentrionale del fiume, è posto a guardia delle vie di comunicazione che dal
mare salgono verso l’interno, quelle stesse vie percorse sotto le bandiere
verdi dell’Islam dai guerrieri che puntavano su Martirano, “tappa
importantissima e ponte di passaggio delle grandi invasioni saracinesche nella
Calabria interna, durante il secolo X”, come testimonia Oreste Dito. Del
castello, oggi esistono solo i ruderi dei muri perimetrali e il portale di età
rinascimentale. Il feudo di Savuto ha accolto genti provenienti da paesi
diversi e grazie a quel flusso di popolazione, attorno al castello, si è
sviluppato un abitato che nel passato è arrivato a contare circa mille
abitanti. Oggi il centro storico, diventato frazione del Comune di Cleto, è
popolato da poche famiglie. A testimonianza di questa predisposizione
all’accoglienza, resta una lastra di marmo fatta collocare sulle mura del
castello dalla nobildonna Eliodora Sambiase, moglie di Ascanio Arnone, Regio
Tesoriere di Calabria Citra dal 1555 al 1559, con un’iscrizione in latino che
lo studioso Rocco Liberti ha così tradotto: “Eliodora Sambiase, già giovane
sposa unita al marito Arnone, offre templi a Dio, limpide acque e orti
verdeggianti alle ninfe e il castello di Savuto come albergo a chiunque ne
abbia bisogno”. I caratteri di questa iscrizione dedicatoria risultano poco
chiari perchè sbiaditi nel tempo. Adiacenti al castello vi sono i ruderi
dell'oratorio medioevale.
Fonti: http://it.wikipedia.org, testo "I
castelli della provincia di Cosenza: itinerari tra i paesaggi castellani"
di Vincenzo Condino, http://www.mediaforme.net/?p=4469, http://www.agriturismomanfredi.com/i-dintorni/
Foto: da http://lameziavacanze.altervista.org/hub/6941 e da http://www.mondimedievali.net/
Nessun commento:
Posta un commento