EBOLI (SA) - Castello Colonna
Fu edificato sopra un preesistente fortilizio longobardo e offriva, grazie all’imponente struttura muraria, protezione alle popolazioni locali, dominate prima dal Longobardi e poi dai Normanni. Fu ricostruito all’inizio della dominazione normanna ed è ricordato nei documenti come “Domus domini imperatoris in Ebulo” e considerato uno fra i più importanti del Medioevo. La sua ricostruzione risale alla seconda metà dell’XI secolo, probabilmente all’epoca del dominio feudale del primo signore di Eboli, Guglielmo d’Altavilla, fratello di Roberto il Guiscardo, Principe di Salerno. Eboli non rimase a lungo fedele ai Normanni. Ai tempi delle lotte tra Tancredi d'Altavilla ed Enrico VI di Hohenstaufen, parteggiò vigorosamente per gli Svevi, rivelando contemporaneamente l'importanza politica, economica e sociale che aveva ormai raggiunto. In effetti il passaggio dai Normanni agli Svevi fu acquisito con una mossa politica abile che tese a saldare le realtà economiche in atto - attività tessili, tintorie, grano, edilizia - ad una visione politica più avanzata. Con gli Svevi il castello divenne luogo preminente; con diploma imperiale nel 1219 Federico II riconobbe Eboli in demanio regio sotto la sua protezione e la invitò al Parlamento di Foggia nel marzo 1240, come quarta fra le città della provincia (le altre erano Salerno, Amalfi e Policastro). Nella rinnovata stabilità, si riscontra una marcata attività edilizia: è significativo che l'elenco delle fortezze da riparare del 1230-31 non la citi come detentrice di un castello ma addirittura - e ciò si pone a conferma di quanto è stato detto nei riguardi del castrum normanno in quanto episodio di ricetto militare - come luogo in cui si trovano delle domus domini imperatoris, le quali possunt reparari, vale a dire il castello, reso ricco palazzo imperiale, e un'altra domus nel contado, luogo di caccia e riposo, come è noto da un registro del 1239. Certo, non troviamo in Eboli nessun monumento che possa avvicinarsi alla maestosità architettonica pugliese, ma i richiami si avvertono ugualmente. Sul lato a nord - ovest della cinta del castello, verso S. Pietro, rimane un portale ad ogiva (all'apparenza finestra, ma sembrerebbe più un ingresso secondario al castello dalla cinta, che risale al XIII secolo), con l'arco a filari di mattoni su due grossi conci; anche se il cotto è poco frequente nell'architettura sveva maggiore. Le torri quadrate del castello portano agli angoli pietre sagomate e giustapposte, del genere dei castelli di Lagopèsole e Solofra, con saettiere semplici di uso normanno. Le torri cilindriche richiamano - sia quella a nord-ovest sulla cinta, sia l'altra immediatamente a ridosso della prima - la forma sveva classica del Castell'Ursino a Catania. All'interno del castello, al tempo della primitiva costruzione del fortilizio longobardo, fu edificata anche la chiesetta di San Marco, menzionata per la prima volta in un documento del 1309, oggetto, attraverso i secoli, di numerosi rifacimenti. Secondo i documenti storici, alla fine del '400 al tempo del feudatario Matteo Acquaviva, duca d'Atri, vi funzionava una "officina grafica ebolitana" in cui operò Bernardo Silvano che pubblicò a Venezia, nel 1511, il "Liber Geographiae" di Claudio Tolomeo, dedicato al signore di Eboli. Una fonte del 1640 ci informa che il castello fu ingrandito e fortificato e ne illustra l'imponente conformazione irregolare e imponente con quattro torri, due normanne a forma quadrilatera e due sveve a forma cilindrica sul lato occidentale. Intorno al 1760, l'interno del castello venne impreziosito da un'imponente scala marmorea progettata dall'architetto napoletano Luigi Vanvitelli. Un altro restauro ci fu nel 1930 ad opera del barone Romano Avezzano che acquistò il castello e lo abbellì. Il complesso, attualmente casa circondariale, è comunemente identificato come Castello Colonna in quanto nel XV secolo subì consistenti restauri per conto, appunto, di Antonio Colonna, nipote del Papa Martino V. Per altre notizie, suggerisco questo link: http://www.change.org/p/ministero-di-grazia-e-giustizia-restituzione-del-castello-colonna-alla-popolazione-ebolitana
Fonti: http://www.comune.eboli.sa.it, http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_di_Eboli, http://www.comunitalia.net/il_castello_colonna_sc_2168.htm,
Foto: da http://www.comune.eboli.sa.it/dettagli.aspx?c=1&sc=36&id=52&tbl=contenuti e da http://www.massimo.delmese.net/56612/una-delegazione-di-sel-in-visita-al-carcere-di-eboli/
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