CHATILLON (AO) – Castello Passérin d'Entrèves (o
castello di Chatillon)
Collocato in pieno centro del paese, a ridosso della chiesa parrocchiale, e immerso
in un bel parco, l’edificio si presenta ai visitatori con una lunga ed
interessante storia che pare risalga all'epoca romana, poiché il nome stesso di
Châtillon, che trae origine da "castrum" (castello), indica una
località in cui sorgeva un accampamento. Nel luogo in cui si eleva l'attuale
castello, doveva quindi esserci una fortezza romana. Dopo essere passato tra le
mani di diverse famiglie nobiliari, alla fine del XIV secolo il castello
divenne proprietà dei Visconti di Aosta, in seguito divenuti Signori di
Challant. Nel 1400 Jean de Challant lo fece ingrandire. Di quest'epoca
rimangono ancora la sala dell'archivio con il soffitto in legno e gli affreschi
delle pareti, simili a quelli del castello di Fénis. Nel 1435, François di
Challant, si fece autorizzare dai Savoia a fare testamento a favore delle
figlie. Catherine ne divenne dunque l'erede, ma gli altri membri della famiglia
richiesero nuovamente l'intervento del Duca di Savoia che, allora, nominò nuovo
erede Jacques de Challant, nipote di Jean, e dichiarò ribelli Catherine e il
suo sposo Pierre d'Introd. I due, decisi a resistere, fortificarono il castello
di Châtillon, ma poco dopo dovettero arrendersi all'esercito di Jacques, che
demolì le mura di cinta e danneggiò seriamente il maniero. Da Jacques il
castello passò a Louis che lo restaurò completamente. Nel 1502 Philibert di
Challant fece decorare l’interno della cappella tutt’ora esistente e nel 1678
Georges de Challant vi fece rappresentare l’effigie della Sacra Sindone
sull’arcata di vetro, a ricordo di una sosta della reliquia durante il
trasferimento da Chambéry a Torino dove si trova ancora oggi. Durante le
invasioni francesi del 1691 e del 1704 le truppe si installarono nell’edificio
con conseguenze disastrose sia per la costruzione sia per gli alberi del parco
e nel 1717 Paolina Solaro di Govone, moglie di Georges-François, intraprese la
terza ricostruzione del castello. Modificato e ampliato, non solo cambiò il suo
aspetto esterno ma divenne anche molto più confortevole. A Paolina si deve
anche la realizzazione del viale dei tigli e del giardino alla francese. Nel
1770 la Contea passò a François-Maurice che morì un anno dopo la nascita del
suo unico figlio Jules-Hyacinthe. Quest'ultimo ne divenne quindi l'erede
universale sotto la tutela della madre Gabriella Canalis di Cumiana; ma il 2
maggio 1802, all'età di sette anni, anche l'ultimo dei discendenti dei Challant
morì. Nel 1814, dopo 18 anni di vedovanza, Gabriella sposò Aimé Passerin d'Entrèves,
discendente di una famiglia originaria di Firenze che, verso il 1400, a causa
delle lotte fra Guelfi e Ghibellini, si era stabilita sulle montagne della
Valtournenche. Nel 1841, dopo la morte della moglie, Aimé ereditò tutto il
patrimonio degli Challant. I suoi discendenti fecero eseguire altri lavori: la
demolizione della torre esagonale situata all'ingresso e del ponte levatoio, sostituiti
con l'edificio del custode, la serra e le stalle. Fecero inoltre costruire una
torretta finestrata per illuminare la grande scalinata che conduce al piano
superiore e delimitarono il parco con una recinzione. L'ultimo Passerin
d'Entrèves che abitò il castello di Châtillon fu Ettore-Onorio, nato a Torino
nel 1914. È possibile visitare solamente il parco in quanto il castello, abitato
in alcuni periodi dell'anno, è di proprietà privata. Il castello è uno dei più
antichi della Valle d’Aosta, malgrado conservi poco dell'aspetto originario di
castello medievale e nulla delle strutture preesistenti sul promontorio. Si
presenta come un complesso compatto di pianta rettangolare, con due torri che
sporgono a ponente e un ulteriore struttura a levante, detta torre orientale,
per la foresteria e la cappella. Per approfondire, consiglio la visita del
seguente link: http://it.wikipedia.org/wiki/Castello_Passerin_d’Entrèves_(Châtillon)
Foto: di Jacques Bottel su www.flickr.com e di
Patafisik su http://it.wikipedia.org
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