CASTELVERRINO (IS) - Palazzo baronale
Il paese di Castelverrino fu formato durante il regno di Roberto d’Angiò. I
loro discendenti detennero il feudo fino al 1326, anno in cui divenne titolare
del feudo Simone Dalla Posta. Pochi anni più tardi il feudo divenne territorio
del re, il quale lo donò alla propria consorte, che morì nel 1345.
All'interno di uno spazio di non più di un centinaio di
metri quadrati si apre il portale del
palazzotto baronale,
che una volta fu il castello della famiglia Dalla Posta, poi dei
Cantelmo, dei Sancia, dei Carafa di Forlì del Sannio fino alla metà del
Cinquecento, quindi di Ugo Pagano duca di Terranova, dei Caracciolo di
Santobuono baroni di Agnone ed infine del possidente Diego Cigliani, che ne fu
l'ultimo proprietario feudale. L'edificio fu totalmente trasformato
nell’Ottocento post-unitario. In prossimità dello stesso vi è una
torre
circolare angioina, ultima rimasta del sistema di difesa
castellano, con la parte apicale troncata per fare da terrazza. Due
piccolissime feritoie settecentesche oggi ricordano che questi palazzotti,
finite le contese feudali, erano importanti per la difesa dai briganti.
Particolare interesse architettonico riveste un
campanile,
quadrato nel suo impianto e con l’accesso diretto sulla piazzetta del paese, che
sembra tirarsi fuori del perimetro per allungarsi su due registri e permettere
così alle campane di essere la voce più alta del paese, anche più di quella del
castello. Questo campanile, secondo la tradizione longobarda, non è attaccato
alla chiesa, ma ne costituisce il riferimento sicuro per ricordare a tutti che
i titolari di quel luogo (cosa abbastanza insolita) sono i santi apostoli
Simone e Giuda Taddeo.
Fonti: http://www.comune.castelverrino.is.it/storia-tradizioni/arte-e-monumenti.html,
http://www.castelverrino.com/2.htm, http://www.francovalente.it/2007/09/14/castelverrino
Foto: entrambe da http://www.castelverrino.com
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