lunedì 6 ottobre 2014

Il castello di lunedì 6 ottobre






SOLOPACA (BN) – Palazzo Ducale Ceva Grimaldi

Le prime citazioni documentate risalgono però al XII-XIII secolo dove il centro abitato è citato con diverse denominazioni. Nel 1198, nel registro dei defunti di una confraternita di Benevento, era annotata la morte di un certo "Petrus marandu de Casali Sancti Johannis de Surrepaca". Un altro defunto di Surrepaca venne annotato nello stesso registro nel 1208. È opinione diffusa tra gli storici che Solopaca nacque come casale (centro minore o frazione) di Telesia probabilmente dopo la distruzione portata alla città telesina dalle incursioni saracene e dal successivo terremoto degli anni 846-848 d.C. A sostegno di tale tesi ci sono alcuni articoli degli Statuti di Telese, scritti tra il 1197 e il 1250 dal notaio Antonello di Cerreto Sannita. In questi Statuti si fa menzione ai casali dipendenti amministrativamente da Telese: "Sancti Salvatoris” e Cavarum, Sorropache ei Sancti Johannis, Pullianj et Sale, Veneris, Ragete". Nel 1268 Solopaca, insieme con Telese, fu data da Carlo I d’Angiò a Guglielmo Belmonte, grande ammiraglio del regno. A seguito del terremoto del 1349 e delle conseguenti nascite di mofete ed esalazioni di vapori sulfurei, Telese a poco a poco si spopolò incrementando la popolazione dei comuni vicini come Solopaca. In quel periodo la cittadina si divideva in più rioni: Capriglia, Precusi e Telesini. Il primo è ritenuto tradizionalmente il più antico anche se il Pescitelli, storico locale, confuta tale tesi dato che in diversi documento è citato come "Terra nova" ad indicare che fu l'ultimo in ordine di tempo ad essere costruito. Il secondo deriva il nome da un cinta di mura con i quali i cittadini si dotarono. Il terzo prende il nome dai profughi di Telese scampati alle devastazioni di quella città. Nel XIV secolo fu feudo dei Monsorio che la ebbero sino alla fine del XV secolo salvo una breve parentesi la vide feudo dei Normanni Sanframondo. Dal 1487 fu un possedimento dei Lagonessa per poi passare ai Ceva Grimaldi che acquistarono Telese e Solopaca nel 1574. I Ceva Grimaldi governarono la cittadina per due secoli con il terrore, eseguendo perquisizioni e carcerazioni arbitrarie, corrompendo i magistrati comunali ed eseguendo torture e pene corporali. Nel 1662 il duca Antonio Ceva Grimaldi allarmò la cittadina per aver perso il suo anello di smeraldo. Un certo Pompeo Petrucci, mercante proveniente da un paese vicino, trovò l'anello e lo consegnò al duca ma questi invece di ringraziarlo ordinò che gli si dessero "mille mazzate a carne ignuda". Un altro grave episodio avvenne nel 1727 quando una donna, dopo torture disumane perpetrate dalle guardie del duca, fu costretta a dichiararsi colpevole di un reato col quale non aveva nulla a che fare. Il terremoto del 5 giugno 1688 provocò ingenti danni alla cittadina. Ultimi feudatari furono i di Sangro che ressero Solopaca sino all'eversione della feudalità nel 1806. II Palazzo Ducale è situato nella parte alta del paese, tra il Casale di San Martino e Gasai Capraria. Fu costruito tra il 1672 e il 1673, ma completato solo nel 1682, anno in cui vi si trasferirono i Ceva Grimaldi, duchi di Telese e baroni di Solopaca. In esso fu ordita la famosa "Congiura di Macchia" del 1707, contro il viceré spagnolo di Napoli ed a favore delle armi austriache. II palazzo fu adibito nel corso degli anni successivi a dimora signorile, palazzo di giustizia e carcere. Nel 1986 è stato acquistato dal Comune di Solopaca e attualmente, in alcuni locali nell’angolo ovest, ospita la sede della Pro-Loco. Situato sul Corso Umberto I, ha una caratteristica facciata decorata a "rinzaffo". In questo video si parla anche del Palazzo Ducale: http://www.youtube.com/watch?v=UH4zi10wEuo
Foto: da www.mondimedievali.net e di intoinside su http://it.wikipedia.org

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