venerdì 31 ottobre 2014

Il castello di sabato 1 novembre






MONALE (AT) – Castello Scarampi (di Mimmo Ciurlia)

Imponente costruzione di impianto medievale, domina il territorio circostante dall’alto, offrendo un magnifico panorama sulle Alpi. Un documento del 1161 parla del castello che sorgeva al culmine del Bricco di San Giovanni, descrivendolo come una costruzione dotata delle più moderne difese dell'epoca. Da allora, insieme con il feudo di Monale, anche il castello passò nelle mani di vari proprietari, seguendo le alterne vicende della storia. Fu dei Montenatali, del Vescovo di Asti, del Comune di Asti (a cui lo assegnò il Barbarossa), passò ai Gardini, fu teatro delle lotte fra ghibellini e guelfi. Venne distrutto  nel 1305 durante l’attacco fatale da parte dei guelfi capeggiati da Guglielmo di Mombello e successivamente riedificato dagli Asinari per essere poi ceduto agli Scarampi, ricchi banchieri astigiani che ne conservarono a lungo la quota maggiore. Nel 1796, soppressi i feudi, gli Scarampi rimasero proprietari del castello. Le ultime rappresentanti della famiglia Scarampi di Monale furono due sorelle, Paola ed Adele. Adele, donna di grande bellezza e spirito, sposò il Conte Carlo Gani, diplomatico, filantropo già console di Spagna a Torino, portando in dote con sè il castello, e da allora l’edificio appartiene alla famiglia Gani. Proprio i Conti Gani, restaurarono la costruzione secondo il gusto del tempo, evidenziando l'aspetto medievale piuttosto che quello settecentesco. Quasi isolato sul costone orientale della collina l'imponente castello domina la valle fondendo la forma austera del medioevo con l'armoniosità del Settecento. Costruito in mattoni, massiccio, su pianta ad "U", è circondato da un giardino cintato, in parte pianeggiante, ricavato nel XVII secolo spianando un versante della collina sulla quale è stato costruito. La merlatura bifida, che orlava cortili e torri, è stata otturata da un sopralzo, ma è ancora ben visibile su tutto il lato sud ed in altre zone. Ben conservato è il doppio fregio a denti di sega, che corre sotto la merlatura lungo le facciate sud ed est e che costituisce motivo peculiare di questa ed altre costruzioni della zona. All'interno sono ben conservate le cantine, i sotterranei e le pitture di alcuni soffitti di epoca relativamente tarda (a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo), il parco caratterizzato da alberi secolari ed un viale di olmi e frassini che termina con una balaustra da cui si spazia a 180° sulle Alpi. All'interno troviamo il Salone del camino che conserva un grande camino decorato; la Biblioteca, con centinaia di volumi antichi, ha un soffitto stupendamente affrescato, la Sala da Pranzo con la boiserie del XVIII secolo e gli stemmi di famiglia conferiscono a quest'ambiente un fascino particolare. Nel cortile interno, molto suggestivo, troviamo un pozzo ed un roseto nella parte centrale. Il castello Scarampi è stato inserito nel sistema dei "Castelli Aperti" del Basso Piemonte. Ha inoltre un suo sito web: http://www.castello-scarampi.it/


Nessun commento: