MONALE (AT) – Castello Scarampi (di Mimmo Ciurlia)
Imponente costruzione di impianto medievale, domina il
territorio circostante dall’alto, offrendo un magnifico panorama sulle Alpi. Un
documento del 1161 parla del castello che sorgeva al culmine del Bricco di San
Giovanni, descrivendolo come una costruzione dotata delle più moderne difese
dell'epoca. Da allora, insieme con il feudo di Monale, anche il castello passò
nelle mani di vari proprietari, seguendo le alterne vicende della storia. Fu
dei Montenatali, del Vescovo di Asti, del Comune di Asti (a cui lo assegnò il
Barbarossa), passò ai Gardini, fu teatro delle lotte fra ghibellini e guelfi. Venne
distrutto nel 1305 durante l’attacco fatale da parte dei guelfi
capeggiati da Guglielmo di Mombello e successivamente riedificato dagli Asinari
per essere poi ceduto agli Scarampi, ricchi banchieri astigiani che ne
conservarono a lungo la quota maggiore. Nel 1796, soppressi i feudi, gli
Scarampi rimasero proprietari del castello. Le ultime rappresentanti della
famiglia Scarampi di Monale furono due sorelle, Paola ed Adele. Adele, donna di
grande bellezza e spirito, sposò il Conte Carlo Gani, diplomatico, filantropo
già console di Spagna a Torino, portando in dote con sè il castello, e da
allora l’edificio appartiene alla famiglia Gani. Proprio i Conti Gani,
restaurarono la costruzione secondo il gusto del tempo, evidenziando l'aspetto
medievale piuttosto che quello settecentesco. Quasi isolato sul costone
orientale della collina l'imponente castello domina la valle fondendo la forma
austera del medioevo con l'armoniosità del Settecento. Costruito in mattoni,
massiccio, su pianta ad "U", è circondato da un giardino cintato, in
parte pianeggiante, ricavato nel XVII secolo spianando un versante della
collina sulla quale è stato costruito. La merlatura bifida, che orlava cortili
e torri, è stata otturata da un sopralzo, ma è ancora ben visibile su tutto il
lato sud ed in altre zone. Ben conservato è il doppio fregio a denti di sega,
che corre sotto la merlatura lungo le facciate sud ed est e che costituisce
motivo peculiare di questa ed altre costruzioni della zona. All'interno sono
ben conservate le cantine, i sotterranei e le pitture di alcuni soffitti di
epoca relativamente tarda (a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo), il
parco caratterizzato da alberi secolari ed un viale di olmi e frassini che
termina con una balaustra da cui si spazia a 180° sulle Alpi. All'interno
troviamo il Salone del camino che conserva un grande camino decorato; la
Biblioteca, con centinaia di volumi antichi, ha un soffitto stupendamente
affrescato, la Sala da Pranzo con la boiserie del XVIII secolo e gli stemmi di
famiglia conferiscono a quest'ambiente un fascino particolare. Nel cortile
interno, molto suggestivo, troviamo un pozzo ed un roseto nella parte
centrale. Il castello Scarampi è stato inserito nel sistema dei "Castelli
Aperti" del Basso Piemonte. Ha inoltre un suo sito web: http://www.castello-scarampi.it/
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