sabato 29 gennaio 2011

Il castello di sabato 29 gennaio



ORZINUOVI (BS) - CASTELLO DI SAN GIORGIO

Denominato Rocca San Giorgio, era una vera e propria cittadella militare la cui costruzione ha avuto inizio nel 1477 per iniziativa della Repubblica Veneta, sotto il cui controllo Orzinuovi passò definitivamente dopo la pace di Lodi nel 1454. Già in età comunale Orzinuovi, per la sua posizione strategica, era un borgo fortificato voluto dal comune di Brescia con delibera del 1193(Castrum Orceorum Novarum). Della grandiosa fortezza veneziana a pianta poligonale, eretta su un importante confine occidentale, è rimasta solo una parte. A testimonianza del dominio della Serenissima sono miracolosamente sopravissuti alla iconoclastia giacobina tre bei leoni marciani a tipologia andante, scolpiti nella bella pietra di botticino: sono ancora murati sulle due porte urbiche e sul palazzo municipale. Un quarto leone marciano, nella tipologia in 'moleca', è murato nel basso torrione a lato del castello. Il castello, come è visibile oggi, è il risultato dell'assemblamento di parti, con funzione e datazione assai diverse tra loro. La fase più antica è rappresentata dalla torre (XIII sec.) che, dalla originaria funzione di porta di accesso al borgo, è poi stata inglobata negli edifici successivi, come maschio della fortezza. Ad essa vennero progressivamente addossati gli altri corpi di fabbrica, trasformando l’antico passaggio dapprima in uno spazio chiuso con valenza di ridotto fortificato, e successivamente in un edificio quadrangolare, con muri difensivi dotati di ampia scarpa e un apparato fortificatorio provvisto di beccatelli. L’ulteriore ampliamento del complesso, motivato dalla crescente importanza di Orzinuovi come postazione "di confine", favorì il riassetto complessivo dell’intera fortificazione nel 1477.
La Rocca venne dotata di 4 torri circolari (restano visibili solo le due meridionali) e nuovi perimetrali provvisti di scarpe ancor più solide e accentuate. Sempre in questo frangente vennero previste due porte urbane di accesso al borgo, dette anticamente “porta di sotto” o di S. Giorgio (la meridionale, da cui partiva la strada per Cremona) e “porta di sopra” o di S. Andrea (la settentrionale, da cui partiva la strada per Brescia). Dal 1700 il fortilizio perse la sua importanza strategica, passando dapprima sotto il dominio francese, poi sotto quello degli austriaci; furono questi ultimi ad abbattere alcune parti di mura perchè ritenute pericolose. Nel XIX secolo fu acquistato dal Comune e venne utilizzato prima come carcere, poi come istituto scolastico. Dal febbraio 1995 il Castello è stato interessato da lavori di conservazione e restauro, con l'obiettivo di renderne funzionali gli spazi (quelli al piano terra e al primo piano in funzione di mostre temporanee). Esso infatti ora accoglie rinomate mostre ed alcuni suoi locali ospitano la sede del Parco Regionale Oglio Nord.

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